Il pub dove decidemmo di cenare la prima notte a Glasgow si chiama Tibo e si trova in Duke Street, un paio di traverse a sinistra rispetto a dove alloggiavamo.
Il locale era piccolo ma molto accogliente. Il materiale predominante era il legno. Legno di ogni forma e colore è stato utilizzato per arredare quel posto. Il bancone dell'angolo bar e i tavoli erano di un legno chiaro ben levigato con qualche nervatura scura qua e là, mentre gli sgabelli e le sedie di un legno scuro come trasandato.
Ciò che rendeva accogliente e particolarmente attraente quel locale era il tocco di vivacità che era stato dato grazie all'installazione di una serie di luci rosse e gialle intorno al bancone e intorno alle vetrate.
Ordinammo i nostri rispettivi piatti e scambiammo qualche parola con il simpatico cameriere indiano che ci serviva.
Mi sentivo bene. Provavo una sensazione di benessere fisico e mentale che di solito non provo mai durante le mie solite giornate prive di stimoli. Questo mi portò a credere che finalmente mi trovavo nell'esatto luogo in cui ero destinata ad essere. Lo confidai a Milly: - "Provo una sensazione di appagamento, mi sento come se appartenessi a questo posto. Non parlo di Glasgow, ma in generale. Mi sento come se fossi stata destinata ad essere qui. Trovarmi esattamente in Scozia è una cosa che doveva succedere, era scritto. Mi sento come una calamita attratta dalla sua metà, tanto da finire per combaciare perfettamente insieme"
- "Ti senti come se avessi seguito e trovato il tuo filo rosso", aggiunse Milly.
- "Spiegati meglio", la guardai accigliata. Quella fu la prima volta che sentii parlare della leggenda del filo rosso.
- "Si tratta di una credenza giapponese: la leggenda del destino", Milly proseguì il racconto per illuminarmi sull'argomento in questione.
- "Questa leggenda narra che ogni essere umano nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore o anima gemella che dir si voglia. Le due persone così unite, sono destinate a incontrarsi, non importa il tempo che dovrà passare, le circostanze o le distanze che le separano. Il filo rosso, lunghissimo e fortissimo, non si spezzerà mai. Sarà lo stesso destino a tenerlo saldo e unito finché queste due persone non si saranno incontrate"
La sensazione di benessere che stavo provando si accentuò maggiormente dopo quella scoperta, irradiandosi così tanto da illuminare anche i miei occhi.
- "Vuol dire che ho trovato l'altro capo del mio filo rosso", confidai soddisfatta.
- "Era attaccato alla Scozia"
- "Esatto!", risposi compiaciuta.
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Cara Scozia, il diario di un'avventura
AventuraDa Glasgow a Edimburgo, passando per Fort William fino all'incantevole Isola di Skye. Il racconto di due amiche e del loro legame che supera i confini del tempo per consolidarsi nel presente, durante il viaggio che ha cambiato le loro vite. Pronti a...