Fairy Pools

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Prima di partire la mia vicina di casa mi disse: -"Sai Nico che in Scozia, non so dove, ci sono le piscine delle fate. Proprio questa mattina ho visto delle foto: sono meravigliose. Dovresti andarci"

Ignoravo l'esistenza di queste magiche piscine naturali. Feci una rapida ricerca e rimasi estasiata dalla bellezza che traspariva dalle foto in giro per il web.

- "Se non riusciamo ad arrivare a Portree, cerchiamo almeno di vedere le Fairy Pools", proposi a Milly.

- "Facciamo che sarà tutto un work in progress. Vedremo lì", mi rispose lei.

Skye si avvicina alla mia precisa idea di luogo sano e pulito: non un'auto, nulla che si potesse avvicinare minimamente a qualcosa di sporco ed inquinante.

Gli unici esseri viventi, testimoni che su quell'isola ci fosse stata vita, erano le pecore. Greggi di pecorelle si sparpagliavano in lungo e in largo su quelle immense distese di prati verdi. Per distinguerle le une dalle altre, ogni gregge aveva un suo personale colore. Ogni pecora aveva una macchia colorata sulla sua lana per far sì che non si confondesse con le pecore del gregge vicino.

- "Oltre al verde, al grigio e al marrone, questa è la prima volta che vediamo dei colori più vivaci in Scozia", indicai le pecorelle che tranquille e beate mangiavano la fresca erbetta e mi immersi nei piacevoli scenari naturali che l'isola ci stava regalando.

Raggiungere le Fairy Pools si rilevò essere un'impresa ardua e complicata. Ad un certo punto ci inoltrammo così tanto nella vegetazione più selvaggia dell'isola da rendere addirittura difficile la guida in stradine sterrate e ad una corsia.

- "Assurdo! Ho paura che la strada sia sbagliata"

Milly era così concentrata che non mi rispose. Per un bel tratto continuammo a preoccuparci in silenzio. Prima o poi da qualche parte saremo pure sbucate.

- "VAFFANCULO JAMIE! VAFFANCULO ZIA GABALDON! VAFFANCULO A NOI E A QUESTA DANNATA OSSESSIONE PER IL CERCHIO DI PIETRE! È per colpa di Outlander se ci siamo perse nel nulla!!!" All'improvviso Milly esplose.

Non riuscii a trattenermi e iniziai a ridere. Ridevo forte. Avevo le lacrime agli occhi.

- "Non ridere!!! Se non fossimo rimaste così dannatamente ammaliate da quella serie non saremmo mai venute in Scozia"

- "Sì, ma ci saremmo perse una gran bella opportunità"

Milly si voltò verso di me accigliata e pian piano perse quello sguardo preoccupato, i lineamenti sul suo viso si addolcirono.

- "Hai ragione", dovette ammettere.

La perseveranza e la caparbietà non ci fecero demordere e ben presto fummo ripagate degnamente dalla natura scozzese.

Dopo un bel tratto di strada in cui le uniche forme viventi eravamo solo io e la mia amica, di punto in bianco ci ritrovammo in una radura straripante di gente.

- "Credo che siamo arrivate", espressi la mia ovvietà.

- "Parcheggiamo e seguiamo quelle persone"

- "Concordo"

Il sentiero che portava alle Fairy Pools era molto insidioso. L'aria che si respirava apriva i polmoni però. Intorno a noi si estendeva l'immensità senza confini della natura scozzese. L'orizzonte era impercettibile, tutto si confondeva con la natura circostante.

Raggiungere le Fairy Pools ben presto divenne un'impresa per via del percorso sempre più intricato, ma non potevamo tornare indietro, non dopo aver incrociato sul nostro cammino allegre famigliole che lasciavano arrampicare i propri figlioletti su rocce bagnate a picco su piccoli dirupi.

- "Se ce la fanno loro, dobbiamo farcela anche noi"

- "Pensa se qui venissero a fare scampagnate delle famiglie italiane"

- "Già immagino una madre italiana..."

- "Attento a dove metti i piedi! Se cadi di sotto e sei ancora vivo, giuro che ti ammazzo io!" Milly si dilettò ad imitare una delle tante mamme che popolano le nostre zone. Io risi pur sapendo quanto vere fossero quelle affermazioni.

- "E, invece, guarda questi giovani genitori: lasciano i propri figli correre liberi, incuranti dei pericoli"

- "Non ti nascondo che a vederli, avverto una leggera ansia"

Nel lungo tragitto verso le Fairy Pools non trovammo solo allegre famigliole ma anche molti fotografi che cercavano l'angolazione perfetta per lo scatto perfetto. Le fotografie se scattate nel momento giusto e catturando le esatte sfumature di colore, possono rendere molto più rispetto a quando qualcosa la si osserva dal vivo con i propri occhi.

Per quanto riguarda il caso specifico delle Fairy Pools è stato così: le foto catturano la loro bellezza meglio rispetto a quella che io abbia potuto percepire ammirandole da vicino. Nulla da togliere e da dire, invece, al panorama unico e stupendo che faceva da cornice a queste magiche piscine naturali.

Quando ho voglia di sentirmi parte di qualcosa, di sentire che anche la mia vita ha un senso su questa terra, mi basta chiudere gli occhi e catapultarmi con la mente su una di quelle cascate mentre vengo risucchiata ed inghiottita dall'ammirazione verso l'immensità intorno a me: è questo l'incanto e la magia delle Fairy Pools.

Lefoto possono rendere in bellezza, accentuando i colori e stimolando lafantasia. Ma la realtàaccende i sensi e amplifica la percezione, in questo caso non c'è più bisogno di stimolare lafantasia.

Cara Scozia, il diario di un'avventuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora