Edimburgo

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Glasgow, una città grigia, industriale e dai toni freddi, oserei dire quasi glaciali, era l'esatto opposto di quella che ai nostri occhi ci apparve come la città che nutre la fantasia. Avevamo già fatto il check-in ed eravamo arrivate in centro, accolte da tantissime persone e meravigliosi scorci su viuzze e quartieri fatti di pietra.

– "Concordi con me che Edimburgo si deve far visitare e non dobbiamo decidere noi i posti da vedere?"

– "Ok, lasciamo che sia lei a guidarci"

Perdersi tra le strade di Edimburgo è la scelta migliore da fare, perché la città offre l'opportunità di seguire il filo conduttore dei propri interessi e stupire qualunque sia la meta da raggiungere. Inoltre, una stessa strada percorsa in un senso all'andata sarà diversa se percorsa dal verso opposto: questa è pura stregoneria.

– "C'è sempre qualcosa di nuovo da ammirare che mi è sfuggito prima. Succede anche a te di notare qualcosa che all'andata non hai visto?", mi chiese Milly.

– "Non solo, mi sembra addirittura che la strada sia diversa rispetto a quando ci siamo passate pochi minuti fa", risposi.

– "Un po' come le scale di Hogwarts: tenete d'occhio le scale, a loro piace cambiare!"

– "Non è un caso che la zia Rowling abbia scritto la saga qui"

– "Inesauribile fonte d'ispirazione"

– "Che poi come fa ad essere così stupenda questa città e a non sembrare cupa con tutti questi edifici in pietra scura e il cielo coperto?"

– "Magia"

– "Stiamo usando troppo spesso questa parola in riferimento alla Scozia, non trovi?"

– "Ne hai un'altra per descriverla?"

– "No"

– "Allora vada di magia"

Avevamo appena imboccato Victoria Street e lo sguardo di Milly si era illuminato.

– "Questa è la Diagon Alley", esclamò.

Victoria Street sembrava davvero uscita da un libro, esempio lampante di come talvolta la realtà superi la fantasia.

– "Ammira Hogwarts, invece", esclamai.

Il Castello di Edimburgo è arroccato su una collina, e all'occhio di un fan di Harry Potter, non può che fare un certo effetto.

– "Ho i brividi", rispose la mia amica.

Cenammo in un pub del centro prima di rientrare nella nostra penultima guest house. Ebbene sì, purtroppo il viaggio stava per concludersi, ma noi eravamo determinate a goderci quegli ultimi due giorni, assaporandone ogni emozione e godendoci ogni respiro senza farci prendere dalla malinconia. Cosa che alla sottoscritta non riuscì benissimo e dopo tanto trattenere, esplosi sulla Calton Hill. Ma non roviniamoci il viaggio ora, in fondo ci restano ancora due giorni da ripercorrere con gioia e spensieratezza prima di quel momento.

Cara Scozia, il diario di un'avventuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora