prologo

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Gli animali vivono in branco.
Il branco è una forma di organizzazione più o meno complessa che comprende un numero variabile di individui al fine di assicurare protezione a ciascun membro.
Essere membro di un branco vuol dire vivere un giorno in più.
Essere membro di un branco è necessario.

La piccola cittadina di montagna era un luogo tranquillo, un posto da cartolina. Era costituito da un modesto centro, abitato da poche famiglie che risiedevano lì da diverse generazione. Poi vi era una riseva, un estesa riserva di molti ettari di terreno. La zona commerciale era ridotta all'essenziale, quel posto si potrebbe pensare vivesse dunque di turismo. Purtoppo il forte senso di protezionismo radicato negli abitanti unito al vivo sentimento di appartenenza al luogo facevano dell'accoglienza un obbligo fastidioso più che un piacere. Si può dunque dire che l'atteggiamento dei molti era vagamente ostile nei confronti dei forestieri; loro non possedevano l'odore delle vette e la loro pelle non emanava sentore di erba fresca.
Ovviamente ogni caso ha le sue eccezioni.

Da pochi giorni il vento portava nuovi profumi e di conseguenza alcune persone si sentivano irrequiete.
La tensione serpeggiava tra le persone senza escludere e anzi accanendosi sui giovani che in quel periodo sembravano pronti a scattare per un non nulla.
Alla casa del vecchio John quindi si alternavano con estrema frequenza visite di persone agitate e in fermento. L'attesa di qualcosa, di un qualcosa di sconosciuto, mettava in apprensione le famiglie che non sapevano come comportarsi.
L'uomo si era seduto nel secondo salottino, sulla sua poltrona rossa, vecchia e dal grande schienale. Il tessuto era leggermente sbiadito sulla seduta, ma a tutti coloro che si recavano lì in cerca di rasserenanti notizie trasmetteva un senso di familiarità che era già di per se un buon modo di calmare gli animi.
Si diceva dunque che si susseguivano tra loro, ad un ritmo martellante, visite al caro John. Tutti chiedevano se ci fossero delle notizie del quale dovevano essere messi al corrente e la risposta era sempre lo stesso perentorio no. La domanda succesiva era se ci fossero novità in arrivo e allora la risposta era un secco si, le persone si alzavano e se ne andavano consapevoli che da li a poco si sarebbe tenuta una riunione per chiarire la situazione. Salvo qualche reazione più concitata di altre lo svolgersi del colloquio era il medesimo.
L'uomo non era di molte parole e odiava ripetersi, questa volta però si era preparato al fatto inevitabile che non avrebbe potuto evitare quell'onere; quindi si era messo l'animo in pace chiedendo alla moglie di accompagnare la gente da lui quando si sarebbe presentata e di fargli trovare da lì alla prossima settimana sempre un bicchiere, del ghiacchio e una buona bottiglia di liquore.
Era davvero stressante dover trascorrere così tante ore del proprio tempo, dunque aveva davvero bisogno di qualcosa per calmarsi quando la sua pazienza davanti all'ansia crescente del proprio interlocutore sembrava esaurirsi.
Dopo meno di 5 incontri però aveva chiesto alla moglie di asssisterlo per poter lasciare a lei le interazioni con gli altri che non trovava necessarie, quasi tutte tranne le due sopracitate risposte alle sopracitate domande.
Inoltre i baci tra una seduta e l'altra funzionavano ancora meglio del bicchierino di rum per calmarsi.
Dopo 7 giorni di questa estenuante routine si tenne la tanto attesa riunione.

-Cosa succede, perché il capo non ha ancora sputato il rospo?- un giovane uomo aveva posto la domanda senza aspettarsi davvero una risposta che però non si fece attendere
-Che vuoi che ne sappia, avrà avuto le sue buone ragioni-
-Non c'è bisogno di scaldarsi tanto, basta aspettare ancora qualche minuto e sarà tutto chiaro-
Il primo a prendere parola sentì il bisogno di farsi sentire ancora
- Certe cose sono troppo urgenti-
Da lì in poi il vociare non aveva fatto che crescere fino a che ogni persona all'interno della sala, compresi quelli più coinvolti dalla conversazione, non percepirono il proprio capo avvicinarsi; e questo avvene qualche metro prima che l'uomo fosse davanti alla porta.
Appena questa fu aperta con passo deciso e fiero, con schiena ritta e mento alto John avanzò e si sedette al suo posto sul palchetto dell'aula congressi.
La postura era solida, non rigida ma monumentale e imponente, i piedi larghi quanto le spalle, le braccia lungo i finchi e lo sguardo che si fermama su tutti i presenti imponendo l'ascolto.
Quando la gente si avvicinava alla fonte del rumore questo aumentava nel suo caso invece scemava, era perfettamente consapevole dell'effetto che faceva e se ne compiaceva altamente.
-Sarò breve. Tra un mese verrà qui una nuova famiglia composta da un uomo sua moglie e i loro due figli. Gli adulti sono già stati ammessi, del fratello minore si occuperà mio figlio e in base alle sue scelte mi muoverò. I genitori sono già stati informati delle modalità-
Conoscendo l'avversione di tutte le persone riunite verso gli sconosciuti non è difficile immaginarsi cosa successe.
-E chi avrebbe deciso che era giusto che questi cittadini con la puzza di smog addosso potessero unirsi a noi?-
Ne seguì un ringhio gutturale e potente che fece tremare tutti
-Io- John era furente -Qualcuno mette forse in dubbio le mie decisioni-
Colui che aveva posto quella domanda così azzardata porse il collo in segno di sottomissione. Per un attimo, e forse anche di più, sembrò non bastare per aquietare gli animi ma ancora una volta l'intervento di Anne fu providenziale e calmò il marito.
-Bene e ora se non ci sono altre cose di cui sentite il bisogno di voler discutere-
E qui il sottinteso arrivo prima della frase stessa "Se qualcuno vuole ancora lamentarsi se la vedrà con me" -Direi che abbiamo concluso-
Quel che accadde dopo non è molto importante: si susseguirono infatti supposizioni sull'aspetto, il carattere e le inclinazioni delle persone che da lì a poco sarebbero venuti a vivere in quel piccolo paesello con loro. E se non si speculava su di questi allora ci si limitava a borbotare qualche lamentela sui fututi problemi che sarebbero scaturiti dalla convivenza.

Ma nessuno avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe davvero successo in seguito

....

-Figliolo sei pronto?-
-Papà possiamo farcela da soli, sono sicuro che se ci diamo una possibilità, una sola...-
-Tesoro siamo solo in quattro, per i primi tempi forse potremmo farcela ma poi inizierebbero i problemi, è nell'unione la forza, ricordi?-
-Si lo so ma-
-Niente ma. So che per te è difficile. Non lasceremmo che le cose degenerino di nuovo, prenderemo tutte le precauzioni necessarie-
-Ok se per sopravvivere non possiamo fare altro ci uniremo al branco-

La notte prima della loro partenza, il ragazzo rivolto alla luna nel tentativo di darsi forza lasciò uscire tutta l'aria che aveva nei polmoni. Non avrebbe pianto, non si sarebbe lasciato prendere dallo sconforto.
E così carico di quelle convinzioni si lasciò cullare dal vento e ululò alla luna donandole tutto se stesso.

i lupi vivono in branco
Essere membro di un branco vuol dire vivere un giorno in più.
Essere membro di un branco è necessario.

piccolo angolo sclero

Chiedo scusa se i primi capitoli sembrano un po noiosi ma è per introdurre i personaggi. Più avanti ci saranno parecchie scene hot ma anche divertenti (almeno spero) e altre più sentimmentali

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