Per permettere il miglior inserimento possibile al giovane forestiero,o giovane forestiera, si era deciso che si sarebbe trasferito a inizio anno, forse sarebbe stato meglio presentarlo qualche settimana prima per farsi delle amicizie; ma un ingresso in pompa magna, invece che un integramento più graduale, sembrava essere la scelta migliore per John che doveva ammetterlo era davvero annoiato nell'ultimo periodo.
Egli non era il sindaco della città eppure era il capo branco. Conciliare le due cose sembrava troppo per lui e cosa più importante odiava la sola idea di dover compilare continuamente scartoffie per ogni piccolezza, preferiva agire e dare ordini evitando la burocrazia il più possibile.Il giorno tanto atteso, tra aspettative e ansie era giunto.
Noah, altra cosa che John odiava erano i nomi lunghi quindi non ne avrebbe mai scelto uno per il figlio, si stava dirigendo come al suo solito verso il liceo calcolando perfettamente il tempo del tragitto e decidendo che si sarebbe concesso un andatura che lo avrebbe fatto arrivare con un margine di sei minuti di differenza al suono della campanella. Avrebbe avuto così il tempo di salutare i propri amici controllare la classe e ritirare gli orari.
Il resto degli studenti preferiva avviarsi decisamente prima presi dal desiderio di poter rivedere gli amici e dalla voglia di accaparrarsi il posto migliore in aula. Nessuno dei due motivi lo toccava particolarmente, aveva tenuto i contatti con i propri amici intimi per tutta l'estate salvo le tre settimane sabbatiche dedicate esclusivamente a se stesso, quindi non fremeva dalla voglia di vedere nessuno di particolare e inoltre sapeva gli avrebbero lasciato i posti migliori in ultima fila; inoltre non amava trovarsi tra la massa, preferiva sovrastarla se non per lo meno separarvisi.
Appena giunse nel cortile dopo i cancelli di ferro battuto fu accolto da un gruppetto di persone, eccoli lì Marck, Sara e la sua coppia di beta Leonida e Kate. I gemelli e il loro fratellino probabilmente erano già dentro e si sarebbero visti durante l'intervallo.
-Ciao bel manzo, come stai?- Sara gli si era butta al collo a una velocità sconvolgente, quella ragazza era un tornado e per i suoi gusti troppo propensa al contatto fisico; ma a lei poteva permetterlo. Sapeva che era una parte troppo radicata nel suo essere per poterla reprimere e poi c'erano altri motivi ma non ebbe neanche il tempo di ripescarli dalla sua mente che già questa gli stava sciorinando un dettagliato resoconto di ciò che aveva fatto nel tempo in cui non si erano visti. Vennero poi interpellati Leonida e Kate che si lasciarono coinvolgere piacevolmente dall'amica nella conversazione mentre Marck se ne rimaneva nel suo ostinato silenzio salvo qualche burbero intervento.
I 5 camminavano tranquilli fino a che Noah non si fermò bruscamente per poi accelerare il passo e fermarsi nuovamente vicino al portone della scuola.
Prima non lo aveva percepito chiaramente, vuoi perché distratto dalla compagnia, vuoi il sovrapporsi di decine e decine di odori ma ora lo investiva completamente.
Era intenso e travolgente, odore di miele non uno qualunque ma di fiore di castagno. Questo era meno dolce degli altri aveva addirittura un retrogusto amaro e possedeva un intenso colore ambrato, lo sapeva perché alla madre piaceva metterlo nel latte e in una salsa che poi spalmava sulle bistecche. Sentiva anche l'odore di legno bruciato ovviamente non un legno qualsiasi ma di castagno.-Virtù nascosta e resistenza, é questo il significato del castagno nel linguaggio dei fiori-
Non si era neanche reso conto dell'arrivo di Kate e del resto della banda fino a ché non l'aveva sentita parlare.
-L'odore è troppo forte-
In quel punto era davvero intenso sembrava avvolgerlo ed entrargli dentro partendo dalle narici passando per il cuore facendoglielo accelerare per poi raggiungere lo stomaco che aveva preso a contorcersi su stesso, poi era sceso un po più giù ma non ci volle pensare.
-Probabilmente è rimasto fermo lì a lungo- A parlare era stato Leonida
-Non bastano pochi minuti per lasciare una traccia così forte- gli aveva ricordato la compagna.
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omega
RandomAlessandro si è trasferito molte volte e ha avuto modo di farsi una propria idea delle persone, dei branchi e della gerarchia che lo governa. Le cose però sembrano cambiare quando il suo essere omega diventa il trampolino di lancio verso la vita che...