cap 20 Brian che non muore si rivede

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Quella domenica fu innaturalmente calma visto l'andazzo della settimana appena trascorsa.

La scuola era appena iniziata e di conseguenza i compiti accumulati erano davvero pochi e non c'era alcuna materia da recuperare; quindi Sara decise di organizzare un'uscita di gruppo.
Invitò tutti ma Noah, Alessandro, e Marco (dopo aver saputo dell'assenza della'Alfa) avevano declinato l'invito.
Ovviamente la ragazza era riuscita a convincere quest'ultimo ad accettare, in realtà era stato più un obbligo ma visto l'orgoglio del ragazzo eviteremo di farlo notare; mentre per gli altri due non c'era stato verso. Alessandro aveva detto di doversi ancora riprendere, cosa non vera visto che quel periodo del mese era ormai passato, mentre Noah si era limitato a fare la voce grossa dopo qualche insistenza della bionda, mettendo così fine alla discussione.
Ed è così che si giunse a lunedì.

Lunedì Alessandro fu felice di tornare a scuola, ok forse non proprio felicissimo, ma era contento di poter rivedere il branco, erano simpatici ed esuberanti ma non per questo invadenti.
Il primo giorno, quando si era nascosto in un'aula vuota lo aveva fatto in preda all'insorgere di un attacco di panico; se qualcuno gli avesse fatto scomode domande o se altri si fossero avvicinati troppo non sapeva come avrebbe reaggito. Gli piaceva la compagnia ma aveva dei pdroblemi con gli Alfa o quelli che dimostravano una certa inclinazione a quel ruolo e soprattutto odiava rivangare il passato.
Quindi aveva cercato la prima stanza vuota e ci si era tuffato dentro senza esitazione peccato che fosse servito davvero a poco, e da lì in poi era successo tutto troppo velocemente per poter anche solo pensare di mettere un freno al corso degli eventi che lo stavano travolgendo.
Mentra pensava a queste e a altre cose, come ad esempio tutti i compiti che non aveva fatto, si ritrovò  davanti scuola con ampio anticipo.
Rimase in piedi vicino alla porta dopo il cancello ascoltando musica per far passare il tempo.
Ad un certo punto sentì una cuffietta sfilarsi dal proprio orecchio.
Girò la testa e vide Brian.

-La tua è proprio una brutta abitudine-

Avrebbe voluto tirare gli auricolari dalla sua mano ma così li avrebbe rotti e sarebbe rimasto sprovvisto, era il quarto paio in sei mesi doveva darsi una regolata.

-Gli skillet? Non immaginavo che uno piccolo come te ascoltasse certa roba-

Alessandro era rigido e la postura suggeriva quanto avvrebbe voluto prendere a calci il ragazzo davanti a lui.

-Beh però pensandoci questa canzone è talmente bella che mi sarei stupito maggiormente sapendo che non ti piaceva, l'avrei preso come un affronto personale-

-Il fatto che piaccia a te non fa di una musica un capolavoro-
-Ma a te piace-
-Si-
-Allora è bella come ho detto-
-Beh si-
-E allora perché ti lamenti?-
-Non è lamentarsi ma dare un parere-
-Ma questa canzone è davvero bella-
-Non usare l'aggettivo bello in continuazione come fossi un bambino delle elementari-
-È quale aggettivo dovrei usare? Questo mi sembra vada bene-
-Non so, trova un sinonimo. Anzi lascia stare parlare con te è snervante-
-Sai tu invece sei interessante-

Brian ghignò in una maniera che fece innnervosire non poco Alessandro.

-Cosa vuoi?-
-Capisco che tu possa essere nervoso, ma la scorsa volta non sapevo tu fossi cosa della'Alfa-
L'Omega che durante il loro botta e risposta si era leggermente rilassato riacquistò tutta la sua diffidenza.

-Non sono di nessuno, e adesso vattene-
-Mi piace quando fai l'aggressivo, lo trovo eccitante eppure amo troppo le tette per esssere gay...Beh per te farò un eccezione-
-Non preoccuparti tanto non ho intenzione di venire a letto con te, mi fai schifo-
-Non mentire a te stesso-
-Mai stato più sincero-

Ok forse non era proprio onesto ma  meglio non farglielo sapere.

-Sai, c'è un gruppo di ragazze che mi segue quasi sedici ore al giorno-
-La cosa è agghiacciante-
-No, è un fan club-
-È violazione della privacy-
-Ma hanno il mio consenso-
-Infatti non mi riferivo alla tua, ma a quella dei malaugurato che hanno la sfortuna di trovarsi anche soltanto nelle tue vicinanze-
-Che melodrammatico, sai: sei così carino che potresti avere un seguito tutto tuo invece che essere geloso del mio-
-Spero vivamente che la tua sia ironia o sei più ottuso di quanto credessi-
-Sai sei davvero divertente, vorrei farmi perdonare per come mi sono comportato; ti va dunque di uscire con me-
-Neanche per sogno-
-Perfetto ti aspetto fuori scuola-
-Non ho intenzione di passare il mio tempo con te-
-Sai potremmo decidere dove andare durante l'intervallo-
-Mi dispiace ma declino l'offerta-
-E poi vorrei parlare un po con te sambri uno intressante sai?-
-Smettila di dirqe "sai" o ti mordo-

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