Cap 23 Voglio tutto

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Dopo aver visto Alessandro uscire affiancato da Marck aveva seguito lo zio senza ben prestare attenzione a dove stessero andando.

Più ci pensava e meno sapeva come interpretare l'improvviso interesse del lupo nei confronti del piccolo omega. In parte se ne sentiva rassicurato perchè in questo modo Alessandro avrebbe avuto qualcuno in grado di proteggerlo qual'ora si fosse trovato in difficoltà, però non poteva fare a meno di vederlo anche come una minaccia, un'altra persona con cui contendersi le attenzioni del moro.

Invece di arrovellarsi il cervello in quelle supposizioni forse avrebbe dovuto fare un passo indietro, Marck non era sembrato troppo preso e non aveva fatto niente che lasciasse presagire un interesse profondo, si era limitato a seguirlo dopo scuola e prima a gettare un'occhiata nella sua direzione durante il pranzo; questo gesto però poteva essere stato indotto da lui che invece lo aveva osservato tutto il tempo e aveva così creato curiosità.

Mentre ragionava e si chiedeva se fosse giusto o no preoccuparsi si trovò davanti allo sgabuzzino degli inservienti

-Bene "nipote" ora lascio tutto nelle tue mani-

Non aveva avuto neanche il tempo di controbattere che l'altro si era voltato per andarsene, dopo qualche passo però lo vide fermarsi.

-Mi raccomando non fare il furbo o Giorgio me lo riferirà-

-Ma dai, sai quanto quel bidello mi detesti-

-Certo che lo so, così sarò sicuro non batterai a fiacca e non te la svignerai-

-Sei insopportabile-

-E tu un idiota provocatore. Te la sei cercata-

-Te la farò pagare-

-Siamo solo all'inizio della scuola, nove mesi sono lunghi-

-Sei un demonio-

-Ringrazia che non ne faccio parola con tuo padre-

-Lo verrà a sapere con tutto il tempo che passo a scuola al di fuori del normale orario scolastico-

-Allora dovrai inventarti una scusa più avvincente di quella che hai riservato a me-

Dopo quell'ultima frase Frank se ne andò.

Maledetto lui e i suoi competi inamidati.

Tra uno sbuffo e un'imprecazione Noah afferrò una pezza e la guardò sospettoso. Avrebbe davvero dovuto pulire? Sperava che da un momento all'altro quell'ataxofobico sarebbe apparso da dietro l'angolo gridando "Scherzavo" e dandogli così il permesso di raggiungere il suo scricciolo.

Non si meritava certamente di stare lì come un carcerato costretto ai lavori socialmente utili.

-Anche io amo l'ordine ma non svalvolo alla minima minchiata fuori posto-

A proposito di pulito avrebbe dovuto fare una piccola tappa alla stanza di Alessandro per controllare se fosse ancora in quello stato pietoso e tanto che si trovava lì poteva approfittarne un po' per.... Beh approfittarne e basta.

Dopo aver guardato ancora la pezza lercia la poggiò su una mensola sperando di non doverla prendere nuovamente e afferrò una scopa, inutile dire che i successivi minuti furono un tripudio di doppi sensi.

Mentre impugnava la lunga asta (Davvero? Non pensava che sarebbe giunto il giorno in cui avrebbe messo nella stessa frase impugnare e asta , senza contare che l'asta non era la sua) e mentre stava sperando iniziasse a muoversi da sola (Sempre peggio, adesso voleva che quel lungo affare si muovesse nelle sue mani) arrivò il bidello.

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