-Figliolo devo parlarti, riguarda -Alessandro-Appena arrivato a casa Alessandro si gettò sul divano, era troppo esausto per raggiungere la sua camera o per lo meno era troppo stanco per pensare che ce ne fosse il bisogno.
Si era da poco steso che venne raggiunto dalla sorella.
Senza che nessuno dicesse niente lui alzò leggermente la testa per farle spazio e lei lo face adagiare sul suo grambo per poi accarezzargli i capelli e il collo.
Gli sembrava ancora di sentire le mani di Noah che lo toccavano in quel punto e non voleva che quelle della sorella potessero cancellare quel ricordo. Per questo spostò le dita di lei più in alto fino a farle affondare nella chioma castana.-Devi fare attenzione-
-Com'è andata?-
-Dalla padella alla brace-
-Addirittura?-
-Non c'è fine al peggio-
-Non rispondermi per proverbi o ti prendo a schiaffi-
-Sono troppo carino, non rovineresti mai questo bel faccino-
-Hai ragione; è da un po che non sfruttiamo questi bei occhioni-
-Non ho intenzione di accompagnarti di nuovo in una discoteca-
-Ma come? Con te farei il pieno, dai, lo sai che poi mi sarà più difficile e che ci saranno momenti di digiuno... non vorrai mica che smetta di nutrirmi o che sembri deperita?-
-Sono sicuro che non hai di questi problemi-
-Lo so, hai proprio ragione, sono troppo bella per non attirare uomini, non che le donne non mi piacciono ma mi dispiace poi accanirmi su di loro-
-Allora vai da sola-
-No! È da tantissimo che non andiamo insieme e che non esibisco il mio bel pulcino-
-Non mi va e basta-All'improvviso si fece cupa
- Cosa c'è Zoe?-
-Sono a digiuno-
-Da quando?-
-Molto prima di venire qui-Il ragazzo si alzò di scatto.
-Com'è potuto succedere?-
-Dovevamo prepararci, il trasloco la faccenda del branco e il mio non essere lupa-
-E va bene ma solo questa volta-
-Oh grazie tesoro-
Zoe strinse forte a se Alessandro quasi soffocando col seno prosperoso il castano.-Andremmo a comprare qualcosa di carino per l'occasione. Sai volevo farti provare un paio di pantaloni in pelle per strizzare quel bel sederino-
Accompagnò l'affermazione con una strizzata decisa alle sue natiche.
-Tu invece dovresti mostrare questo bel davanzale-
Per ripicca lui fece la medesima cosa col suo seno.
-Non ho bisogno che tu me lo dica e poi non fare l'etero con questi commenti-
-Ragazzi smettetela di fare i bambini-
-Ma ha iniziato lei-
-Non controbattere-Zoe gli fece una linguaccia e stava per palpargli nuovamente la natica ma lui l'anticipò pizzicandole un fianco.
Il ragazzo si alzò e corse in camera e venne seguito dalla ragazza.
Era più grande, dimostrava 27 anni, procace e esuberante ma in maniera maliziosa e ambigua. Sarebbe andata d'accordo con Sara anche se lei era più spontanea e genuina.-Bocconcino fai attenzione per favore-
Lui le si avvicinò e l'abbraccio
-Ho bisogno di coccole-
-Tutte quelle che vuoi-I due si stesero sul letto.
-Puzzi di sudore-
-Ho fatto parecchia attività fosica, è simbolo di virilità-
-Non me ne frega una minchia adesso ci andiamo a lavare-E fu così che si trovarono nella vasca, lei che gli lavava la schiena e lui che giocava con la schiuma
-Adesso si che profimi-
-Sorellona sono davvero stanco-
-Vieni qui adesso ci sono io-Lei allargò le bracci e Alessandro si appoggiò con la schiena al suo petto.
-Mio piccollo laoch per te ci sono io, non c'è bisogno che ti affatichi. Chiudi gli occhi-
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omega
RandomAlessandro si è trasferito molte volte e ha avuto modo di farsi una propria idea delle persone, dei branchi e della gerarchia che lo governa. Le cose però sembrano cambiare quando il suo essere omega diventa il trampolino di lancio verso la vita che...