CAPITOLO 14 parte 2

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Ero sotto shock.

Mi avevano organizzato una festa a sorpresa ed io non avevo mai sospettato niente.

"Voi siete tutti pazzi!" Dissi, ancora tra le braccia di David e con le lacrime agli occhi.

"È stata un'idea di Alexandra, l'ho solo aiutata ad organizzarla." Rispose il mio dottore.

Mi staccai da lui e andai ad abbracciare la mia migliore amica.

"Davvero è stata una tua idea? Non ci credo, è incredibile! Sai che sei la sorella migliore del mondo?"

"Ho solo pensato fosse una cosa divertente da fare e poi, te lo meriti!"

Superata la sorpresa iniziale, mi guardai intorno: palloncini colorati ovunque, festoni di tutti i tipi, al centro un tavolo pieno di cose da mangiare e tutta la mia grande famiglia al completo.

I bambini stavano già assaggiando i dolci, mentre i più grandi venivano, uno ad uno, a farmi gli auguri.

Tra gli invitati notai anche lo psicologo di Alex, Claire, Bryan e persino il Direttore Morris.

Ero incredibilmente emozionata, per la prima volta nella mia vita riuscivo a sentirmi davvero amata.

"Perché non vai a cambiarti? Mettiti il vestito nuovo che hai preso oggi, ti sta d'incanto!" Mi disse Alex.

Annuii e con un "ci vediamo tra poco", salii al piano di sopra, indossai l'abito nuovo, mi sistemai i capelli e sciacquai il viso, dopodiché tornai nel salone.

Avevo di nuovo gli occhi di tutti puntati addosso e stavo morendo d'imbarazzo.

Per fortuna si avvicinò Ty, un bambino di undici anni, con un biglietto e un pacchetto rettangolare in mano.

"Buon compleanno Veronica! Questo è un regalo da parte di tutti i bambini." Disse imbarazzato.

Mi si sciolse il cuore.

Aprii il piccolo foglio: al centro c'era la scritta "AUGURI VERONICA", ai lati qualche disegno e le firme di tutti. Era la cosa più tenera che avessi mai visto.

Subito dopo scartai il pacchetto e all'interno trovai una foto che rappresentava tutti noi, era stata scattata quasi un anno prima.

Gli occhi si inumidirono e dovetti trattenere le lacrime.

"Bambini siete meravigliosi, questo regalo è semplicemente fantastico. Vi voglio bene!"

Si susseguirono altri regali: un paio di cd, un libro, dei vestiti e un profumo.

Non sapevo bene cosa fare, non mi ero mai trovata in una situazione simile, era così surreale, così li ringraziai uno ad uno.

Quando arrivai a David, mi accorsi che teneva in mano una piccola scatoletta nera, me la porse.

"È il mio regalo, spero ti piaccia." Sorrise.

Rossa in viso per l'imbarazzo, la aprii.

Trovai una bellissima collana con un ciondolo rotondo, uno di quelli che si aprivano.

All'interno la scritta ' Sii coraggiosa, vivi. '

Era la frase che mi aveva detto alla nostra prima uscita, quella a Central Park.

Lo guardai, allibita.

"Io... Wow, non me l'aspettavo. David, è...  Èbellissima!"

"Sono felice che ti piaccia. Ecco... Ero indeciso fino all'ultimo momento. Mi è sembrato giusto farti avere qualcosa che ti ricordi di essere forte, che sei forte nonostante il tuo passato. È anche una delle mie frasi preferite."

La rigirai tra le mani per qualche secondo, indecisa sul da farsi.

"Posso?" Chiese, tendendo la mano destra.

Dopo avergli passato la collana, spostò da un lato i miei capelli, facendomi rabbrividire, poi chiuse la collana attorno al mio collo.

Toccai il ciondolo e sorrisi.

"Grazie." Sussurrai.

La festa continuò con della musica, altro cibo e alcuni giochi.

Stavo scherzando con i bambini quando, improvvisamente, mi sentii osservata.

Alzai gli occhi e vidi il mio migliore amico, Matt era lì, davanti a me.

Scattai in piedi e lo abbracciai.

"Sei qui."

"Non potevo perdermi il tuo compleanno. Tanti auguri Veronica." Mormorò al mio orecchio.

"Sono così felice che tu sia qui oggi. Mi sei mancato."

"Anche tu."

"Possiamo parlare?"

Lui annuì.

Lo presi per mano e per essere più tranquilli, lo portai in giardino.

"Senti... Io..." Iniziai.

"Mi dispiace." Interruppe lui. "Sono stato un coglione, hai tutto il diritto di essere arrabbiata con me. Probabilmente ho sbagliato a dirti di essere innamorato di te, non voglio perdere la mia migliore amica per questo, però è come se mi fossi liberato di un peso, un grosso peso. So che in quest'ultimo periodo mi sono comportato male nei tuoi confronti, ammetto di essere stato anche un pochino geloso, non capivo neanche me stesso e mi dispiace di averti ferita. Io..."

"Shh. Non sono arrabbiata con te, ti ho perdonato nel momento in cui ti ho visto qui poco fa. Tu non mi perderai mai, capito? Sei troppo importante per me, non ti permetterò di andartene come hanno fatto altri. Non ti libererai presto di me, lo sai?" Risi.

Mi ritrovai stretta tra le sue braccia ed era come sentirsi a casa, protetta.

"La mia piccola." Sussurrò.

Rimanemmo in quella posizione per dei minuti.

Nel momento in cui ci staccammo, i nostri visi si ritrovarono a pochi centimetri di distanza, occhi negli occhi, azzurro contro nero.

Fu come se il tempo si fosse fermato.

Le nostre labbra si sfiorarono.

♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣

Buongiorno ♥  Come state? Finalmente è arrivata l'estate anche per me!

Vi è piaciuto il capitolo? Che dite, ne vedremo delle belle? 

Avrei bisogno del vostro parere... Manca poco alle prime mille visualizzazioni, se al raggiungimento aprissi una pagina Instagram per condividere citazioni e altro, mi seguireste? 

Fatemi sapere con una stellina o un commento,

al prossimo capitolo ♥ 

BE BRAVE, LIVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora