CAPITOLO 17

267 8 0
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

DAVID

Avevo appena riportato Veronica all'istituto, era ormai sera e non vedevo l'ora di tornarmene a casa.

Sapevo di stupirla con il picnic. Una volta mi aveva confidato che le piaceva stare all'aria aperta, ma con quello che aveva passato e abitando a Manhattan, non era mai riuscita a godersi la natura.

Poi mi era saltato in mente di farle guidare l'auto, non so a cosa stessi pensando, non l'avevo mai fatta provare a nessuno, nemmeno a mia sorella.

Tutto sommato era andata piuttosto bene, per essere stata la sua prima esperienza, aveva seguito perfettamente i miei consigli e le mie dritte ed era riuscita a non combinare disastri.

Quella piccoletta era piena di sorprese.

Mentre parcheggiavo la macchina nel vialetto del mio loft, sulla 1st Avenue, notai la Mercedes di mio fratello minore e l'Audi del mio migliore amico.

Entrai in casa e come pensavo, li trovai stravaccati nel mio divano, a bere birra e a discutere su qualcosa.

Non era la prima volta che succedeva, mio fratello James aveva la seconda chiave dell'appartamento, non sapevo nemmeno io come. Non che mi desse fastidio averlo in casa, ma a spesso la privacy non esisteva proprio.

In loro compagnia c'era anche mia sorella.

"Hey amico, ben tornato!" Mi salutò Derek.

"Vedo che ci siete proprio tutti, ma non l'avete una casa voi?" Dissi alzando gli occhi al cielo, scherzosamente.

"Volevamo farti una sorpresa fratellone, non vengo qui da una vita!"

Abbracciai Nicole, erano almeno due mesi che non la vedevo, io impegnato con il lavoro e lei con il secondo anno di college.

"Mi sei mancato Dave."

"Anche tu Nikki."

La guardai per alche secondo.

Era sempre stata la mia sorellina da proteggere, anche ora, nonostante andasse al college e stesse crescendo.

I capelli castani le cadevano fino alle spalle, i grandi occhi verdi mi osservavano incuriositi e pieni di gioia e un grande sorriso si estendeva sul suo viso.

Era la più timida e tranquilla dei tre, avevamo un bellissimo rapporto e spesso veniva da me per confidarsi e avere un parere. Adorava anche James, ma con lui era più amore-odio, il quale molte volte sfociava in vere e proprie litigate.

Mio fratello James aveva cinque anni in meno di me, era il cazzone della famiglia, gli piaceva far sempre battute, divertirsi e farsi una ragazza a sera; speravo che prima o poi mettesse la testa a posto. D'altronde potevo capirlo, avevo avuto anche io la sua età ed era un bel ragazzo, con gli occhi azzurri e il ciuffo sbarazzino, dalla risposta sempre pronta e dalla battuta facile, le ragazzine stravedevano per lui.

BE BRAVE, LIVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora