Due giorni.
Due giorni che il mio migliore amico mi stava evitando.
Due giorni in cui avevo cercato in tutti i modi di parlargli e ogni volta si dileguava con qualche scusa, dopo aver spiaccicato si e no due monosillabi.
Alla fine, dopo l'ennesimo tentativo, avevo smesso di provarci. Se avesse voluto parlarmi, sapeva dove trovarmi.
Quel giorno c'era stato un cambio di piani: ero andata al Macy's con Alex invece che con David.
Era stata un'idea della mia migliore amica e non mi dispiaceva affatto condividere quell'uscita con lei ogni tanto.
Parlando del più e del meno, avevamo fatto una colazione a dir poco abbondante. Il mio dottore ne sarebbe stato felice, visto che non ero abituata a mangiare molto ed ero stata rimproverata per questo.
Rientrammo appena in tempo per iniziare le lezioni, avevo già avvisato David che sarei passata per il controllo subito dopo.
Salutammo Claire e andammo in classe.
Nonostante il comportamento di Matt, stavo bene. Mi sentivo bene, il cuore non dava problemi, ero capace di aprirmi più di prima e spesso riuscivo ad avere il sorriso per tutta la giornata.
Stavo cambiando e non la consideravo una brutta cosa.
Ci sedemmo nei soliti posti, notando che il nostro migliore amico non ci fosse, come negli ultimi due giorni.
La guardai tristemente. Rispose con un'alzata di spalle allo stesso modo, come per dire 'non so che farci'.
Ascoltai distrattamente Miss Gomez spiegare. Finita l'ora e mezza mi alzai e andai dalla mia insegnante, poteva sapere qualcosa sul perché Matt non fosse presente.
"A quanto pare ha un lavoro, credo da quel suo amico, l'altro giorno l'ho sentito parlare con il Direttore. Ha chiesto il permesso di poter continuare a vivere qui finché non avrà uno stipendio regolare all'officina. E' successo tutto abbastanza in fretta, non capisco perché. Comunque sono felice che abbia deciso di costruirsi finalmente una sua vita, fuori da questo posto, se lo merita. Come tutti voi."
La ringraziai, non sapendo cos'altro dire.
Non me l'aspettavo, non pensavo volesse farlo.
E se fosse stata tutta colpa mia? Dopo quello che ci siamo detti mi era sembrato triste e stanco, forse voleva allontanarsi da me. Ma perché? Dovevo scoprirlo.
Trovai la mia migliore amica e le raccontai tutto. Ne fu sorpresa, quindi non ne sapeva niente nemmeno lei. Ero sicura che in qualche modo sarebbe riuscita a parlargli, con le buone o con le cattive, con lei non aveva scampo.
Andai nell'ufficio di David per la solita visita.
Durante il controllo capì che qualcosa non andasse.
"Tutto bene? Ancora problemi con Matt?"
Gli avevo raccontato l'accaduto e mi aveva detto di dargli tempo. Sosteneva che facesse fatica ad accettare i cambiamenti, come me, e che il suo arrivo avesse scombussolato, oltre che la mia vita, anche la sua. Doveva solo rendersi conto che il nostro rapporto non sarebbe mai cambiato.
"Se n'è andato. Voglio dire, in teoria vive ancora qui ma in pratica, oltre ad evitarmi, ha cominciato a lavorare da Jake. Questo significa che non sarà qui come prima. Non l'ha detto a nessuno ed è successo tutto così in fretta. Non lo capisco."
"Prima o poi dovrà parlarti, non può evitarti per sempre. Vedrai che risolverete la cosa, è solo un brutto periodo, passerà."
Annuii.
"Scusa, devo sembrarti una stupida. Sto sempre a piagnucolare per qualsiasi cosa e poi vengo da te a sfogarmi. Sarai anche il mio medico, ma non il mio terapista. Mi dispiace."
"Hey tranquilla. Quando voglio so essere anche un bravo psicologo." Rise.
Quant'era bello.
Mi ritrovai a fantasticare sui suoi fantastici occhi blu, sul suo sorriso, su di lui.
Ma che sto facendo? Veronica, svegliati!
Passò qualche secondo di silenzio. Sembrava che anche lui fosse in un altro mondo.
Si schiarì la voce.
"Ho letto la lista che mi hai portato. Direi che sono tutte cose fattibili, ottimo lavoro! Che ne dici di metterne in pratica qualcuna?"
"Adesso dici?" Chiesi euforica.
"Adesso. Allora... Con cosa vuoi cominciare?"
Ci pensai qualche secondo e senza esitare, dissi:
"Direi con il luna park! Può sembrare infantile ma..."
"Non è infantile. E' qualcosa che desideri fare e ne vale la pena, è divertente!"
"Posso portare anche Alex? Sono anni che vuole andarci."
"Sicuro! Anzi, sai che ti dico? Chiedo il permesso al Direttore e programmiamo una giornata fuori con tutti gli altri bambini. Credo proprio si divertiranno, hanno bisogno di uno svago migliore di quello che offre questo posto."
Fu così che due ore dopo io, David, Alex, Miss Gomez e altri due dottori con i bambini, più altri cinque ragazzi più o meno della mia età, ci ritrovammo a partire per il luna park.
Ero emozionata, non potevo crederci. Stava iniziando un nuovo capitolo della mia vita.
Finalmente mi sarei riscattata di tutto il dolore provato in diciassette anni.
Ci dividemmo in due furgoncini: il primo con David alla guida, io, Alex, Chris, Jennifer, Hanna, Eve e Charlotte; il secondo con tutti gli altri.
Ci aspettava una giornata incedibile, ne ero certa.
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Buonasera ♥ Come state? Scusate l'enorme ritardo ma sono abbastanza sotto pressione per la sessione estiva che si avvicina e devo dare quattro esami lol
Come vi è sembrato il capitolo? Vi è piaciuto? Secondo voi come sarà la giornata al Luna Park? PICCOLO SPOILER: ci sarà un bel momento tra ... e ...
AHAHAHAH
Commentate e lasciate una stellina, mi raccomando :)
Al prossimo capitolo, spero di riuscire ad aggiornare al più presto!
Un bacio ♥
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BE BRAVE, LIVE
RomanceVeronica Summers diciassettenne. Vive in orfanotrofio da quando ha dieci anni. Soffre di una patologia cardiaca che non le permette di vivere come vorrebbe. Ha lottato per tanti anni. La vita è dura e la voglia di mollare è tanta. Ed è proprio in...