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Shailene

<Theo...> gli sussurrai appena vidi che chiudeva gli occhi.
<Dimmi> biascicò.
<Stai già dormendo?>
<Quasi>
La distanza fra noi due è era di pochi centimetri, Theo sembrava un angioletto addormentato.
Il suo viso leggermente contratto fu l'ultima cosa che vidi prima di chiudere lentamente gli occhi e addormentarmi.

<Papà? Dove sei?> sento una voce dietro di me.
È una bambina, si guarda intorno, ha addosso un vestitino azzurro, i capelli raccolti in una treccia.
Quella bambina sono io.
<Dove sei?> dice di nuovo, piangendo.
Un uomo vestito di nero si sta allontanando sempre di più senza mai voltarsi.
<Dove vai?>
Vorrei andare a consolarla, ma è come se io fossi la spettatrice di un orribile film.
Non mi posso muovere, se urlo non mi sente.
Come se un vetro fosse frapposto fra me e ciò che vedo.
<ASCOLTAMI!> urlo invano.
<NON ANDARE VIA!> urlo allora all'uomo.
Lui si ferma un secondo.
Non si gira.
<RESTA!>
Davanti a lui comprare una porta, la apre ed esce sbattendola.
Urlo battendo le mani contro il vetro che mi separa da tutto ciò che vedo.
Continuo a urlare.
Qualcosa mi scuote per le spalle.
Vedo tutto più sfocato, l'immagine di sta dissolvendo.
<Shailene?> una voce. Ma non è mio padre.
Ci penso su un momento.
È...

<SHAILENE SVEGLIATI!>
Scattai a sedere ansimando.
Theo mi guardò preoccupato, aveva una mano sulla mia spalla sinistra.
<Cosa...>
<Stai bene?>
<No> mi presi la testa tra le mani.
<Un incubo?>
Annuii.
<Tuo padre>
Annuii di nuovo.
<Vieni qui>
Mi indusse a sdraiarmi di nuovo infilando un braccio dietro le mie spalle.
Ricambiai l'abbraccio appoggiando la testa sulla sulla sua spalla, con la fronte appoggiata all'incavo del suo collo.
<È la terza volta che un tuo abbraccio mi fa stare meglio, non voglio diventi un'abitudine>
<Vuoi che ti lasci andare?>
<Assolutamente no>
Sentii un movimento della sua mascella, stava sorridendo.
Non so cosa me lo faccesse pensare, ma credetti che lo scopo del suo continuo avvicinarsi  fosse proprio abbracciarmi.
Sicuramente mi sbaglio.
<Oggi è andato tutto storto, ora riposati> mi disse accarezzandomi un braccio.
<Qualcosa è andato per il verso giusto>
<Cosa?>
<Tu> sussurrai.
Sorrise di nuovo.
Finalmente mi addormentai senza dovermi più svegliare.

<Che sta succedendo qui!?>
Aprii gli occhi.
Robert era in piedi sulla soglia della porta che collega le due stanze e che io avevo lasciato aperta.
<Perchè siete nello stesso letto abbracciati!?>
<Calmati, mi ha solo ospitato. Il mio letto era occupato dalla tua roba> spiegò Theo.
<Rob, ti prego dimmi che non stai pensando...> dissi inorridita.
<Dato che siete entrambi vestiti, no. Ma comunque non capisco perché siate così...attaccati>
<Ho avuto un incubo, mi ha abbracciata per consolarmi>
<Solo questo?>
<Si...solo questo> ripetè Theo alzandosi dal letto e uscendo dalla stanza.
<L'hai fatto arrabbiare> sentenziai guardando Robert con il miglior sguardo di rimprovero che mi riuscì.
<Sarà andato a farsi un giro>
Robert si sedette sul mio letto a fianco a me.
<Devo confidarti una cosa che non riesco più a tenere solo per me>
<Ma perché oggi avete tutti dei segreti da confidarmi?>
<Che?>
<Niente, dimmi>
<Può sembrare strano, ma credo di essermi preso una cotta per...Theo>
Smisi di respirare per un attimo dalla sorpresa.
<Come?>
<Non farmelo ripetere, per favore>
Sono ormai sei anni che sono a conoscenza della bisessualità di mio cugino, non avevo mai trovato niente di strano nel vederlo uscire anche con dei ragazzi, ma certo non mi sarei mai aspettata che si innamorasse di suo fratello.
<Bel casino...> pensai ad alta voce.
<Comunque dovrò distrarmi e innamorarmi di qualcun altro>
<Certo, è tuo fratello...e non credo gli piacciano i maschi...>
<Non solo per quello, anche perché lui è chiaramente innamorato perso di te>
<Di me? Assolutamente no!>
<Ti sta sempre attaccato...>
<Non è vero, mi è solo stato vicino in una giornata difficile>
<C'è qualcosa di strano nel modo in cui ti guarda o ti parla>
<Stai delirando. Hai la febbre?> gli sentii la fronte.
<Non scherzo, Shai>
<Ma è mio cugino! Non avrebbe senso>
<Per lui non siete cugini però e...>
<Ora basta, tra noi non c'è niente. Non voglio più parlarne> sbottai con un cenno secco della mano per liquidare il discorso una volta per tutte.
<Okay. Ma non lo trovi neanche carino?>
<Robert, basta>
<Io trovo che sia mooolto carino>
Lo guardai male.
<Okay scusa, la smetto> sorrise.
<Dici che dovremmo andare a cercarlo?> ruppi il silenzio dopo una breve pausa.
<Non lo so>
<Io ci vado> affermai convinta alzandomi dal letto.
Nella hall non c'era. Guardai in giro per l'hotel.
Provai a guardare al bar. Niente.
Lo cercai alle panchine subito fuori dal l'hotel e nel parchetto lì vicino. Ancora niente.
La macchina non c'era più.
E se fosse... No, io non ci ritorno là.
<Shailene! Non voglio dover cercare anche te, potevi anche aspettarmi!> gridò Rob correndomi dietro.
<Tu dovresti rimanere in camera>
mio fratello che cerchiamo, io vengo con te. È poi non lascio mia cugina in giro da sola per Oxford>
<Guarda che so badare a me stessa>
<Ma io sono un adulto responsabile di te, quindi poche storie>
Sbuffai. <So dov'è, ma è un po' lungo arrivarci a piedi>
<E allora mettiamoci in marcia subito>
Trovai davvero dolce la determinazione che aveva Robert nel volerlo ritrovare.
In altre circostanze, e se non fossero fratelli, li avrei visti bene insieme.
Feci mente locale per ricordarmi la strada fino alla casa abbandonata.
Ci mettemmo quaranta minuti, ma riuscimmo ad arrivare.
La porta d'ingresso era socchiusa.
<Theo?> lo chiamai aprendola una volta trovato il coraggio di entrare.
<Theo, sei qui?> mi fece eco Robert.
<Shai? Rob? Come diavolo mi avete trovato?>
<Mi ricordavo la strada. Ora tu mi dici che cavolo ti salta in mente!? Ti ho cercato ovunque! Mi hai fatta preoccupare!>
<Scusa... Volevo staccare un po', non volevo ti preoccupassi. Anche se forse sono andato via così all'improvviso...>
<Che cos'è questo posto?> chiese Robert.
<Poi ti spiego>
<Ragazzi andiamo via di qui? Per favore, non mi piacciono gli spazi chiusi>
<Certo>
In macchina Theo raccontò a Robert la "magnifica storia della casa abbandonata", io li osservavo dal sedile posteriore.
Cominciai a guardare Theo da un'altra prospettiva, dopo la chiacchierata con Robert.
Decisi di ignorare le parole di Robert e godermi il resto di quella pesante e interminabile giornata che finalmente volgeva alla fine.

Buon anno❤️

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