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Theo

Shailene cambiò discorso visibilmente preoccupata da quello che avevo appena detto.
Non avevo fretta di confessarglielo, nè mi aspettavo che ricambiasse i miei sentimenti, però non potevo credere che lei fosse così testarda da non capire che mi ero innamorato di lei.
Stava solo ignorando la cosa.
È bellissimo poter stringere la sua mano sempre più fredda della mia.
<L'avevi mai vista Londra da qui?> mi chiese interrompendo i miei pensieri.
<Si, un paio di volte>
Si avvicinò alla ringhiera per vedere meglio.
<Non trovi che sia bellissimo?>
Non risposi, non amo affacciarmi da quell'altezza.
<Oddio scusa!! Scusa, scusa scusa!> dise ricordandosi che soffro di vertigini.
<Tranquilla> le porsi il sorriso migliore che riuscii a fare.
<Sei sicuro di non voler scendere?>
<Non scenderemo finché tu e Robert non avrete visto abbastanza>
Strinse più forte la mia mano e mi abbracciò con il braccio libero.
Preso alla sprovvista trattenni il respiro per un momento prima di ricambiare il gesto di affetto.
<Ti voglio bene, Theo. Grazie di tutto>
<Grazie a te, piccola Shai, anche io ti voglio bene>
Non era vero, non potevo accettare il fatto di poterle dire solo un semplice "ti voglio bene".
<Piccola Shai?>
<Mi sono accorto abbracciandoti che sei bassina rispetto a me, e quindi ti ho chiamata Piccola Shai>
<Io non sono bassa, sei tu che sei esageratamente alto> rise staccandosi dal mio abbraccio.
<Che ne dite? Abbiamo visto abbastanza?> chiese Robert dopo aver finito di fare le sue solite centinaia di foto al panorama.
Scendemmo dalla torre.
<Ora?>
<Andiamo a fare shopping!!!> propose Shai battendo le mani.
<Scordatelo>
<Oh, dai Robert, accontentami almeno stavolta!>
<Assolutamente no!>
<Solo un paio di negozi!>
<Su, Rob, che vuoi che sia?>
<Tu non la conosci, se entra in un negozio non esce più!>
<Io credo che tu stia esagerando>
<Mi contraddici sempre, uffa. E va bene, ma solo un paio di negozi!>
<Grazieeee! Prometto che sarò rapida!>
Purtroppo aveva ragione Robert, Shai ci trascinò letteralmente nel primo negozio, ammirò ad occhi sbarrati almeno la metà di tutti i vestiti che c'erano, cercò la sua taglia, ovviamente introvabile, e infine si dilungò nei camerini a provarsi e riprovarsi i capi indecisa su quale le stesse meglio.
Non comprò molto, credo che abbia speso meno di trenta sterline, strano per una ragazza con in mano un portafogli pieno di soldi.
Se pensavo che le avevamo promesso di entrare in due negozi, e che in quasi un'ora ne aveva visto solo uno, sarei scappato volentieri.
Entrammo nel secondo negozio, questa volta di souvenir.
E lì la perdemmo di vista mentre vagava come una pazza alla ricerca della "calamita perfetta da attaccare al frigorifero" e delle "cartoline in cui si vede il panorama"
<Ti avevo detto che non era una buona idea> mi rinfacciò Robert dando un'occhiata a delle tazze con la scritta "I Love London" stampata in corsivo.
<Io la trovo buffa>
<Sai, da quando la conosci non la lasci sola un secondo, sei sempre con lei>
<Mi stai dicendo che sei geloso?>
<Anche. Ma non è quello il punto>
<E qual'è?>
Alzò lo sguardo incrociando il mio.
<Dovresti dirglielo>
<Cosa? Non ti seguo...>
<È chiaro come il sole che te ne sei innamorato> disse tutto d'un fiato come se volesse togliersene il peso.
<Parla piano! Non voglio che lo sappia, potrebbe rimanerci male, per lei siamo solo cugini>
<Si ma...>
<Eccomi! Possiamo andare adesso> esclamò Shai alle mie spalle facendomi sobbalzare.
<Ehm...okay...> risposi ancora in preda al panico che possa aver sentito qualcosa.
<Ti ho spaventato?>
<No, tranquilla> guardai Robert <Ne riparliamo> gli mimai con le labbra scandendo il più possibile le parole.
Vagammo ancora per la città, chiacchammo, scattammo delle foto e infine salimmo su un autobus a due piani, il grande sogno di Robert.
<Perché in America non ce ne sono di questi?> si chiese Rob camminando per il secondo piano dell'autobus, nonostante gli avessi appena detto di star seduto.
L'autobus frenò a un semaforo e Robert perse l'equilibrio cadendo col sedere a terra.
Mi misi a ridere come un disperato mentre Shai lo aiutava a rialzarsi.
<Cosa ridi!?>
<Fratello, ti avevo avvertito di sederti, o sbaglio?>
Emise un grugnito.
<Lo prendo come un "Si Theo avevi ragione tu, come sempre">

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