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Shailene

Una sera io e Theo stavamo seduti sulle altalene del parchetto vicino a casa, parlavano del più e del meno.
<A cosa pensi?> gli chiesi notando lo sguardo vuoto che aveva.
<A Luke>
<Perchè? Ti ha minacciato?>
<No. Solo che non riesco a capire perchè tu non me lo abbia detto>
Fiutai una certa tensione nel suo tono di voce.
Il mio sesto senso mi diceva che avremmo discusso.
<Non pensavo che avrebbe cercato di ricontattarmi. Per me quel pezzo della mia vita era chiuso> replicai con tono calmo.
<Ma quando ti ho chiesto cosa avessi non volevi dirmelo>
<Theo, qual'è il problema?>
<Non ti fidi di me>
<Io credo che tu stia esagerando. Mi fido di te, ma non volevo che tu sapessi di Luke. Non mi piace parlarne>
<Credevi che fossi geloso?>
<Forse un po', ma...>
<Io non ti picchierei mai>
<Non ho mai pensato che mi avresti picchiata>
<Shai, questa cosa mi tormenta da giorni. Ogni volta che ti vedo mi viene in mente l'immagine di lui che ti picchia>
Feci un respiro, ma non bastò a calmarmi.
<Se non riesci a guardarmi senza immaginarti questa scena, allora credo che tu non debba proprio vedermi per un po'> dissi alzandomi dall'altalena.
<Aspetta...>
<Theo non ho voglia di arrabbiarmi con te, lasciami andare a sfogarmi>
Non disse una parola, solo "merda!" quando fui abbastanza lontana.

Il primo litigio, non era stato neanche troppo brutto o violento verbalmente, ma era il primo.
Di solito sono pacifica, odio litigare più di qualunque cosa al mondo, ma lui ormai si era messo in testa che non mi fidavo di lui.
Mi mandava in bestia.
Tornai a casa e mi chiusi in camera.




Theo

Mi resi conto di quanto fossi stato stupido e tirai un pugno alla struttura di legno che teneva appese le altalene.
<Ah!> urlai guardandomi le nocche rosse.
Rimasi immobile rimuginare su quanto fosse appena successo, invece di cercare una soluzione per fare pace con lei.
<Theo?> mi voltai e vidi Robert mano nella mano con un ragazzo che supposi fosse il Dave di cui ci aveva parlato.
<Ciao>
<Hai una faccia che non mi piace, dov'è mia cugina?> chiese allarmato.
<Ho fatto un mezzo casino>
Prima di rispondermi si girò verso Dave scusandosi in anticipo perchè sapeva già che avrebbe dovuto dedicare del tempo a me.
<Devo picchiarti subito o vuoi prima dirmi cosa hai fatto?>
<Dato che non mi aveva mai raccontato di Luke mi sono messo in testa che lei non si fida di me e l'ho fatta incazzare>
Sospirò.
<Sei un cretino. Non devi dire mai a Shailene che non si fida di te, sai benissimo che ti ama e non penserebbe mai una cosa simile. Non ne parla mai con nessuno perchè solo il ricordo di quel pezzo della sua esistenza la fa stare male>
<Lo so, me ne sono reso conto tardi>
<Ora scommetto quello che vuoi che si è chiusa in camera e non la tireremo più fuori>
<Cosa devo fare?>
<Scusarti sinceramente. E sottolineo SINCERAMENTE>
Aspettai che Robert congedasse Dave e ci incamminammo verso casa.




Shailene

Non è che te la stai prendendo troppo per una cazzata? Pensai con la faccia affondata nel cuscino.
No vaffanculo non doveva dirmi che non mi fido di lui.
Sentii bussare alla porta. <Chi è?>
<Shai puoi uscire da lì?>
<Vai via Theo>
<Shailene esci o scassino la porta> minacciò Robert battendo tre volte la mano sulla porta.
<Non voglio> risposi.
Qualche minuto di silenzio, pensavo fossero andati via. Poi sentii il rumore di una serratura che si apre e Robert irruppe in camera mia con una forcina in mano.
<Dov'è Theo?>
<Ho pensato che è meglio se ti parlo io prima che lui faccia altri casini>
Mi sedetti a gambe incrociate, come per dire "ti ascolto".
Mi disse, in poche parole, che Theo era stato un coglione, ma io avevo esagerato ad arrabbiarmi così. Robert era capace di farmi ragionare come nessun altro al mondo, quando mi chiese di poter portare Theo in camera mia e di ascoltare le sue scuse accettai senza pensarci.
Entrò a testa bassa, quando la alzò per guardarmi notai che aveva gli occhi pieni di lacrime.
Theo? Piange? Pensai sentendomi un po' in colpa.
Era strano vedere il mio "supereroe dall'accento inglese" piangere.
<Shailene, mi dispiace> aveva anche la voce di uno che sta per scoppiare a piangere.
Mi sentii davvero in colpa.
<Vi lascio soli> disse Rob dando una pacca sulla spalla di Theo prima di uscire e chiudere la porta.
<Siediti> gli dissi indicando il letto.
Obbedì.
Non potei fare altro che abbracciarlo scoppiando a piangere anche io, rimanemmo in quella posizione così tanto che mi si addormentarono braccia e gambe.






*STO SCLERANDO*
Oggi ho ricominciato la scuola. E niente sono stata là due ore. VI PREGO DITEMI CHE SIAMO ANCORA A GIUGNO E IO STO SOGNANDO.

Non ne avevo voglia di vedere quelle teste di cazzo dei miei compagni.
Spero che mi rapiscano gli alieni.
Detto ciò. Adiós.

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