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Shailene

Robert mi aveva chiamata scusandosi almeno un centinaio di volte per aver interrotto qualunque cosa stessimo facendo io e Theo e mi aveva quello che era successo, dal bacio con quel tale di nome David alla "chiacchierata" riguardo all'adozione.
Stavo male io per lui, però ero anche felice.
Quindi ero triste o felice?
Non lo so, purtroppo non sono mai stata coerente coi miei sentimenti, un secondo pensavo "bianco" e l'attimo dopo pensavo "nero".
<Theo?> dissi pronta a fargli una domanda di cui non volevo sapere la risposta.
<Dimmi>
<Quando tornerò a casa come faremo? Cioè io sarò là e tu sarai qui....>
<Ti sembra il caso di pensarci adesso? Manca ancora un sacco di tempo>
<Ma...>
<Ci penseremo okay?>
<Okay...>
<Perfetto, ora possiamo ricominciare da dove eravamo rimasti prima che ti chiamasse Robert?> disse indicandomi, ero nuda.
Non risposi lasciandogli carta bianca sul mio corpo.

Tornammo a casa un'ora più tardi, appena entrai si respirava quel clima di stress e tensione che ho sempre odiato, in più c'era un'afa insopportabile.
Camminai per casa aprendo tutte le finestre che trovavo, poi mi rifugiai in camera mia trascinando Theo e Robert con me.
<Com'è David?> chiesi a mio cugino-fratello, o qualunque cosa fosse.
<Ha un culo stupendo>
<Intendevo come persona...>
<Oh, beh. È molto selettivo, non parla mai con nessuno e si atteggia come un punk. Però è dolcissimo e molto simpatico>
<L'abbinamento tra "punk" e "dolcissimo e molto simpatico" è la cosa più incoerente del mondo> puntualizzò Theo giocando con una ciocca dei miei capelli...adoro quando lo fa.
<Lo so, ma non avrei potuto trovare di meglio, è una persona fantastica>
<Rob si è innamorato di un "bad boy", come nei romanzi per ragazzine> scherzai.
Rimanemmo in camera mia fino a sera, era come se avessimo un nostro piccolo mondo lì dentro, e io ci stavo benissimo.

La mattina dopo mi svegliai all'alba, mi vestii molto velocemente e andai in spiaggia a correre sul bagnasciuga, lo faccio spesso, non perché mi piaccia particolarmente sudare e stancarmi, ma perchè mi permette di staccare la spina e sentire i miei passi a ritmo della musica che ascolto con gli auricolari a tutto volume. E poi è bello correre mentre il sole sta sorgendo riflettendosi sul mare, mi da una certa idea di libertà.
A quasi tre chilometri di corsa mi fermai per una pausa e mi sedetti su un lungo tronco adagiato sulla spiaggia.
Guardai il cellulare e notai un messaggio della sera prima.

Luke:
Ciao Shailene, è da un po' che non ci sentiamo, volevo dirti che sono stato un coglione e devo chiederti scusa.

Luke. Il mio ex ragazzo. Ero riuscita a dimenticarlo e a non starci più male. E invece no, ha pensato bene di scrivermi.
Ignorai il messaggio cancellando la chat e ripresi a correre.
Quando arrivai a casa erano circa le sette e mezza, approfittai del fatto che nessuno si era ancora svegliato per farmi una doccia fredda, dicono che aumenti il metabolismo.

<Shai? Ci sei tu sotto la doccia?> chiese mio fratello Cody entrando senza bussare.
<Si e vorrei la mia privacy se non ti dispiace>
<Perché Luke ti scrive ancora? Volete fidanzarvi di nuovo?>
<CHE? Come lo sai?!>
<Ti sta tempestando di messaggi>
<Oh cazzo> esclamai appena mi resi conto di aver lasciato il cellulare sul lavandino e addirittura con lo schermo rivolto verso l'altro.
<Cody vai via!> urlai ottenendo come risposta che lui sbattesse la porta.
Finii in fretta di sciacquarmi dal balsamo e corsi gocciolante fuori dalla doccia a cancellare i messaggi di Luke. Ventisette. Ventisette messaggi.
Non sapevo cosa fare. Chiamarlo e dirgli di lasciarmi in pace o continuare a ignorarlo sperando che si stancasse e si arrendesse?
Quando ne arrivò un altro spensi direttamente il telefono in preda alla rabbia.

<Buon giorno> mi salutò Theo con un bacio sulla fronte, dopo essersi accertato che non ci fosse nessuno nei paraggi. Avevo ancora l'accappatoio e i capelli fradici, lui invece era in costume, pronto a uscire con tanto di ombrellone e telo da mare.
<Buon giorno>
<Sei andata a correre?>
<Si>
<Che brava ragazza. Ti va di venire in spiaggia dopo?>
<In realtà ho appena fatto la doccia. Quindi no. Però tu puoi andarci senza di me se vuoi>
<Mi mancherai>
<Ci vediamo più tardi>
Mi chiusi a chiave in camera mia e riaccesi il telefono.
Squillò nove volte la notifica dei messaggi, sempre lui.
Rimasi col telefono in mano a guardarlo per non so quanto tempo, poi digitai il suo numero e premetti "chiama".

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