David

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Il sole entra dalla finestra della mia stanza,un profumo di caffè invade le mie narici.
Stropiccio i miei occhi e sbadigliando mi alzo dal mio comodo letto.

Apro la finestra della mia stanza e sentendo gli uccellini cinguettare,ammiro lo splendido cielo della mattina.

Prendo il mio telefono,per vedere l'orario e mi accorgo che sono le 13:40.

-Mattina un corno- urlo

-È tardissimo- dico e un mal di testa comincia a farsi spazio in me.
Ricordo subito la serata,La nonna,l'amica,Taylor,Trisha,l'alcohol,David.

Mi fermo ripensando al bacio e alle parole dette da quest''ultimo.
Sento le gote arrossarsi e il cuore battere più veloce.

Ha detto veramente quelle cose?O è stato uno stupido sogno?

Prendo di nuovo il telefono per vedere se ci sono messaggi,ma oltre ai messaggi dei miei genitori e qualche like su instagram,non trovo nulla.

L'ho definitivamente sognato.

Corro in bagno a sciacquarmi e darmi una rinfrescata prima di scendere a fare il pranzo.

Due occhiaie regnano padrone sul mio viso e un pallore quasi verdognolo fa da contorno.

-Sono distrutta- sussurro,mentre con una mano reggo la mia testa.

Dopo essermi lavata,scendo in cucina e trovo la mia nonna indaffarata a preparare il pranzo.

-Buongiorno nonnina- le dico schioccandole un bacio sulla guancia rosata.

-Buongiorno bocciolo, non è tardi?Ieri ti sei divertita con Taylor vero?- sorride lei mentre gira nella padella,quella che ho capito essere,pasta con i gamberetti.

-Sì,siamo stati con dei suoi amici- dico,omettendo l'incontro di David.

-Sono felice ti sia divertita- sorride lei.

-Come mai questa pasta nonna?- le chiedo abbracciandola.

-Volevo fare qualcosa di particolare oggi- sorride.

-Vengono a pranzo Clarette e suo nipote- afferma calma.

-Cosa- mi irrigidisco
-Perchè?- chiedo.

-Ieri siamo state così bene,che l'ho invitata- dice felice.

-Vatti a cambiare,saranno qui a momenti- continua.

Salgo velocemente le scale e scelgo un outfit,almeno decente,da indossare.

Opto per dei jeans bianchi a vita molto alta e un top bianco a strisce nere su,le converse nere e qualche accessorio.
Faccio delle trecce ai lati dei miei capelli e trucco leggermente gli occhi,con del mascara.

-Tesoro,scendi,sono arrivati- urla dal piano di sotto,la nonna.

Faccio un grande sospiro e scendo mettendo un sorriso falso su.

Appena scesa saluto tutti cordialmente e mi siedo al tavolo.

In silenzio,guardo il telefono per vedere se ci sono messaggi da parte di David,ma niente,non trovo niente.
Sbuffo mentre verso un po' d'acqua nel mio bicchiere.

-Cos'hai tesoro?- chiede la nonna attirando l'attenzione dei due ospiti.

-Niente,solo un po' di mal di testa- dico abbassando lo sguardo.

-Sì,ieri forse è scappata una birra di troppo- sorride lui,capendo di avermi lasciato sola tutto il resto della serata,non curandosi di dove e come stessi.

Faccio un leggero sorriso falso e volto lo sguardo,sperando non facciamo altre domande.

Messaggi:

^Oggi pomeriggio,alle 4:30 nella gelateria ok?^
~David.

Dopo aver visto il messaggio mi alzo di scatto e dico
-Scusate davvero,ma devo andare a casa della mia amica di scuola,sta poco bene- mento.

Corro a prepararmi,per quello che sarà a tutti gli effetti un appuntamento.
Il primo in realtà.

Chiamo immediatamente Charlotte.

-Char,ho un appuntamento con David,o quasi- dico

-Cosaaaa?- urla

-Mi ha mandato un messaggio,dove diceva di vederci nella gelateria dove ci siamo incontrati- dico velocemente.

-Ma non mi ha detto cosa indossare,non è niente di formale no?- chiedo

-Ma ovviamente no,però vestiti carina e fammi sapere tutto,ora vado che ho il corso di spagnolo- chiude la telefonata in fretta

Mi faccio una doccia e scelgo i vestiti.

Decido di indossare dei jeans strappati sul ginocchio,delle converse nere alte,una maglia bianca e sopra un giubotto.
Trucco i miei occhi con del mascare e sulle labbra metto un rossetto nude.

Lascio i capelli sciolti e prendendo una borsetta nera,esco.

-così carina vai ad trovare la tua amica?- sullo stipite della porta,trovo Taylor, com un sorrisetto malizioso e cattivo.

-Non sono affari tuoi- rispondo acida.

-Ti accompagno,l ho detto già a tua nonna- sorride ancora.

-Non c'è nessun bisogno,grazie,come se avessi accettato- e correndo via esco da casa.

Cammino per le strade di Washington,a quest'ora non molto affollate.

Entro nella gelateria e lo vedo.

Lo saluto con la mano sorridendo,ma poi mi accorgo che non è solo.

Ci sono altri cinque ragazzi e ragazze sedute al tavolino.

Non voleva stare solo con me.

Spazio Riservato:
Ciao ragazze/i,ecco il capitolo di mercoledì,scusate,ma stando al mare ho avuto dei problemi con la connessione.
Questo capitolo non mi piace per niente,spero di rifarmi con gli altri che pubblicherò.
Grazie per aver letto.Grazie per i commenti e per le stelline.Vi voglio bene
-Αmber🌺

Il Figlio Del Presidente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora