Devo parlare con te.

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Non voleva stare solo con me.

-Oh,tu devi essere North- sorride un ragazzo,alto e castano,venendomi a salutare.

-Sì- dico timidamente,giocherellando con le dita.

Ora sì che mi sento fuori luogo,pensavo fosse un appuntamento,ma ho frainteso tutto.

-Io sono Lukas,ma chiamami Luke,lo preferisco- sorride.

Sorrido impercettibilmente e mi siedo nell'unico posto libero.

-Sono felice tu sia venuta-sorride David passandomi un milkshake.

-Non avevo nulla da fare,quindi sono passata-mento.

Mi costa fargli sapere,che per lui sono venuta quasi correndo.

La giornata passa serenamente,gli amici di David non sembrano dei cretini,anzi,sono simpatici.

-Hey Dav,noi andiamo,ci aspetta una partita di basket domani- ride un ragazzo che ho scoperto chiamarsi Mike,mentre va via con il resto del gruppo.

Ok,siamo solo io e lui,finalmente?

-Ti sei annoiata?- chiede David,gustando il suo gelato.
É il quinto in un pomeriggio,come diavolo fa?

-No,sono stata bene-sorrido

Sono stata bene,sì é vero,ma avrei veramente voluto stare solo con lui.

-Ora per me é meglio andare via- dico alzandomi e prendendo la giacca.

-Tu,vai?- chiedo

-Non posso,se mi beccano i paparazzi sono un uomo morto,é la 5 volta in un anno,che mi trovano in situazioni strane-dice

-Che situazioni?- chiedo

-Una volta ero nudo sul mio yacht al mare e mi hanno visto,ho baciato te,ora sto in una gelateria con te e- comincia a dire.

-Prego?- chiedo

-Sono il figlio del Presidente,é normale per me- dice e immediatamente lo schiaffeggio.

-Se baciare me é così imbarazzante,non farlo,ah e già che ci sei non invitarmi a stare con te se ti vergogni di me- urlo prendendo la borsetta e scappo via.

Scappare é diventato il mio sport,l'unica cosa che mi riesce bene.
Invece di lottare e affrontare le cose,io,sono sempre qui,pronta a piangermi addosso,pronta ad abbandonare.

•••
É passata una settimana da quell' incontro e sono riuscita a fingermi malata per tutto quel tempo,per non andare a scuola.
Oggi però,mi tocca,mia nonna ha minacciato di avvertire i miei genitori di questo improvviso 'malanno' e non mi sembra proprio una buona idea:mia madre mi porterebbe in ospedale e mio padre invece mi manderebbe a scuola con un calcio nel sedere.

-Uff,mi tocca- dico alzandomi da letto per andare a fare una doccia.

I miei capelli,dopo aver passato una settimana a casa,sono un disastro.
Inutile dire che non li ho pettinati per niente e che li ho sempre legati in uno chignon a caso.

Dopo aver lavato per bene il mio corpo e i miei capelli esco dalla doccia per mettere la mia divisa.

Trucco il mio viso con del mascara e soprattutto il correttore,viste le mie occhiaia violacee.

Il Figlio Del Presidente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora