"When I say you I feel in love, and you smiled because you knew."---
Passarono due settimane, Jack ha ripreso del tutto le sue forze ed delle creepypasta, così ha detto che si chiamano Jack, non c'è traccia, sembra che abbiamo perso le speranze di trovarci ma quella strana sensazione che avevo da quel giorno non se ne vuole andare, è come una spina nel fianco, ti dà sempre fastidio ma nel mio caso mi mette solo paura.
Ho cercato di mantenere la calma quando c'era Jack nei dittorni, non volevo che si allarmasse, ma mi era estremamente difficile.Da qualche giorno Jack inizia a fare la guardia in modo da scappare appena avvista uno di 'loro', ma a volte lo ritrovavo dormire fuori casa appoggiato alla porta e allora prendevo io il suo posto nel mentre che dormiva, dopotutto riuscivo a guardare al buio come un felino ed mi era difficile non scorgere qualcuno nell'ombra.
Proprio come un felino che insegue la sua preda o che cerca di proteggere la sua famiglia dai vari pericoli...
Quella sera il cielo era ricoperto di stelle e riesco a scorgere alcune costellazioni, la luna era piena e illuminava tutta la zona, così rende facile il mio lavoro, Jack, come le altre due notti, stà dormendo appoggiato alla porta di entrata ed io gli sono accanto, ha il sonno leggero quindi cerco di non fare rumore o almeno ci provo.
Dopo un pò riesco a vedere la luce del sole, dietro alla casa, che sorge senza problemi, prendendo il posto alla luna e al cielo ricoperto di stelle come un mantello blu con milioni di diamanti.Chiudo per un secondo gli occhi e mi ritrovo capultata in un altro mondo, quello dei sogni dove abita Morfeo il dio dei sogni.
' Era tutto buio, apparte per la luce che proviene da una casa, una donna stava camminando per quella strada e nel mentre teneva fra le sua braccia un cestino da pic-nic, sembrava che lo stesse cullando o che stesse cullando chi era all'interno di quel cestino.
Delle urla si sentirono provenire dalla casa dove proveniva la luce, delle sagome vennero accoltellate da una che rideva malatamente, la donna sentendo quelle urla si rifugiò dietro a un muretto assistendo tutta la scena, quando le urla furono cessate ella si avvicinò alla casa e posò il cestino vicino alla porta di entrata di essa.
Delle parole sussurrò:
"Stai lontano dal pagliaccio bianco e nero, ti dico solo questo bimba mia."La donna si allontanò prima che arrivasse la polizia e trovasse quel cestino, dentro di esso c'era una neonata, una scatola bianca e nera e una lettera. Portarono la neonata in un orfanotrofio... '
{In pratica ho riscritto quasi tutto il prologo. ;P}Mi svegliai in un bagno di sudore, ero nella stanza dove Jack mise un materasso per dormire lì, il cucciolo stava ancora dormendo e di Jack nessuna traccia.
Misi una mano sopra al viso e sospirai, cos'era quel sogno?
Un ricordo? Forse, dopotutto c'era la scatola e la lettera, ma chi era quella donna? Mia madre? Quante domande!!!"Stai lontano dal pagliaccio bianco e nero, ti dico solo questo bimba mia."
Con pagliaccio bianco e nero sicuramente intendeva Jack, ma perché dovrei stargli lontano, sapevo che era pericoloso ma non capivo il motivo di tanta agitazione. Tante paranoie per niente, era solo un sogno dopotutto, no? E allora perché ne sto facendo un dramma?
Sospiro di nuovo e mi alzo lentamente dal materasso, mi avvicino alla porta già apperta, è socchiusa, la apro completamente e scendo al pian terreno, non è nemmeno qui Jack, dove è cacciato?! Sbuffo e ritorno sopra, ma un rumore mi fà fermare appena salgo un gardino, mi giro lentamente {tipo horror} e sospiro sollevvata a vedere che non era niente di preoccupante solo uno spostamento di vento.
Un rumore di passi...Pov L. Jack...
Sono uscito dopo aver appoggaitao Alexa sopra al materasso che era nei paraggi, mi soffermo molto in città per uccidere qualche moccioso, dato che per quasi due settimane (!!!) non ho potuto sfozarmi troppo.
Compro del cibo ai due, dato che a nessuno piace le caramelle, ma come fanno??!! Ed ora io mi ritrovo a girovagare per trovare un negozio di alimenti.Ho una strana sensazione, come se stesse per succedere qualcosa di molto spiacevole, inizio ad incamminarmi, con passo veloce, verso la catapecchia per poi entrarci e controllare che sia tutto apposto.
È tutto al suo posto, ma qualcosa mi arriva all'occhio, una macchia di sangue, qualcuno è stato qui e o è stato ferito da Alexa o Alexa è stata ferita, mi avvicino alla macchia e controllo il sangue.
Cazzo!! È di Alexa!Corro subito al piano superiore ed entro nella camera del materasso, lì trova Alexa svenuta sopra al materasso e Jeffrey Alan Woods guardarmi con un ghigno sul volto mentre io lo guardo malissimo.
"Ma guarda guarda chi abbiamo qui, il nostro vecchio e caro Laughing Jack, dovevi vedere l'espressione che ha fatto appena mi ha visto, puro terrore, peccato che non ho puttoto ucciderla, il giocattolino si muove troppo e ho sbagliato mira. Ora è solo svenuta, ma per il momento."
Il tutto lo dice con una voce sadica e divertita, voleva farmi arrabbiare e ci stava riuscendo, non esprimevo la mia rabbia esteriormente ma all'interno ero in fiamme, come si permetteva anche solo di toccarla e assaggiare il suo sangue?! Lei è MIA!!!
ANGOLO ⓜⓔⓔ
E si!! Sono cattiva, chi sà come và a finire, sicuramente non bene ma chi sono io per decidere il destino le mia mani si muovono da sole e io non ci capisco una mazza di quello che scrivo.
COMUNQUE!!!!
Ho pubblicato la storia su Ticci Toby, e sì dopo tanti 'amba-raba-cicci-coccò' finalmente ci sono riuscita, ah!! Ho dovuto fare pure 'carta-sasso-forbici' con la mia coscienza per decidere.
Se ve lo chiedete, si, sono pazza!!
Una pazza che però alla mezzanotte si scatta e non capisce più niente, come si avessi la sbrozza, io sono così, eeehh che ci posso fare.COMUNQUE... {Ho seri problemi con la parola "comunque"}
Vi ordino di andere a leggerla, anche se sono ancora al 1° capitolo, e spero vi piaccia, dato che mio padre dice che mie storie sono monotone :3, voi che dite?
Bah!!!
Prima che vi dica pura dove sono nata e i miei problemi, concludo qui il capitolo e spero che vi sia piaciuto.Bay bay!!!
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In the box [Laughing Jack]
Fanfiction"Non ridargli la scatola o te ne farai padrone, non girare la manovella o lo chiamerai e te ne pentirai. Laughing Jack non scherza mai" Alexandra, orfana da quando ne ha memoria, si ritrova, nel bel mezzo della notte, a girovagare per l'orfanotrofi...