Cap.16.5

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La ragazza quel giorno era sul solito albero a guardare il punto in cui il clown monocratico è scomparso, oggi facevano due anni che è diventato cenere e quasi le veniva voglia di ritornare indietro ed non commettere quel fatidico errore, l'errore di aver messo in pericolo e che ha ucciso Laughing Jack, da quel giorno Jill la evita come se fosse peste ma gli sguardi di fuoco non mancano.
Rimase a guardare quel punto per un bel pò, i ricordi le passavano avanti facendo diventare invisibile il presente, era come se ci fosse uno specchio davanti a lei che le faceva vedere tutto il suo passato, quel doloroso passato, cercava di distruggere quello specchio ma il vetro era troppo resistente ed ogni occasione era buona per farle rivedere un capitolo di esso.

Si riprese quando sentì dei passi correre velocemente lontano dalla pianura in cui c'era l'albero dove era seduta, l'abero crebbe il giorno dopo la scomparsa di Jack proprio nello stesso punto in cui il suo corpo era steso, privo di forze, la ragazza si guardò intorno prima di scendere, con un salto, dall'albero e inseguire la strana figura, incappucciata, davanti a lei, era agile ma sembrava che nella corsa non se la cavava... Prese una scorciatoia che faceva arrivare davanti alla figura ma essa era scomparsa, quasi come se si fosse teletrasportata, si guardò di nuovo intorno prima di ritornare dall'albero.

Il fisico della figura le era familiare ma non si ricordava a chi potesse appartenere.

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Nel mentre la figura incappucciata seguì la ragazza, silenziosamente, che si dirigeva verso l'albero in cui la vide prima.
Aveva corso un grande pericolo, se l'avesse preso poteva dire addio al piano e non voleva far arrabbiare quell'uomo, anche se lo odiava non poteva fare nulla, i suoi poteri erano ancora deboli ed usarli in quelle condizioni richiedeva molte energie, già è un miracola se poteva usare il teletrasporto senza alcun sforzo, si nascose e si mise a guardare la ragazza che, dall'ultima che l'aveva vista, era molto cambiata.

Non si aspettava che diventasse una creepypasta ma forse Slendy l'avrà costretta per fare in modo che il passato non la perseguitasse ancora ma riusciva a vedere i suoi occhi, prima di un verde da far invidia il più bel smeraldo, essere cupi, tristi e tormentati.
Quando gli dissero che doveva pedinarla, dopo essere ritornato in vita, era stato felice di rivederla ma i piani erano MOLTO diversi da quelli che si aspettava, non poteva farsi vedere da lei se non per un caso di emergenza ma con sempre il cappuccio alzato, era straziante!
Si passò una mano fra i capelli corvini tirandoli lievemente cercando di non pensare quell'uomo che gli stava, già dalla prima volta che lo vide, sulle palle ma molti di loro dicevano che era così per via delle regole e non perché è così di carattere, ritornò a guardare la ragazza notando che non era salita sull'albero ma era rimasta ai suoi piedi e lo guardava in tutta la sua grandezza.

"Perché?"

Disse lievemente, la figura aguzzò l'udito per capire cosa stesse dicendo la ragazza.
Quando la rivide era insieme a Puppeteer che cercava do consolarla da un motivo a lui sconosciuto, la maggior parte delle cose non se le ricordava e pian piano i ricordi ritornavano, sempre più dolorosi di quelli prima, si ricordava la prima volta che la vide e quando erano in città dopo aver superato il bosco, ma poi cosa successe? Perché non se lo ricordava? Che cos'è che lo bloccava?

'Tempo al tempo'

Diceva sempre il suo compagno più fidato, quello che era insieme all'altro uomo, di lui si ricordava tutti i momenti passati con lui ma perché quelli con la ragazza non riusciva a ricordarli?
Si guardò le mani fasciate dalle solite bende e si accorse che le unghie stavano crescendo pian piano, la pazzia non lo prendava più sotto la sua ala ormai non riusciva più a richiamarla nemmeno quando vedeva quei stupidi mocciosi giocare ai parco giochi.
Aveva molte domande senza risposte e lui le voleva subito!

"Perché è scomparso? Poteva guarire velocemente ed invece ha deciso di lasciarmi sola, perché?"

Le parole della ragazza lo risvegliarono dal suo stato di trans ed inconsciamente si mise a piangere seguito da lei, si appoggiò al tronco dell'albero e scivolò su di esso ritrovandosi seduto per terra a continuare a piangere silenziosamente mentre la ragazza si lasciava ad un pianto pieno di urla che gli fecero più male delle ferite fisiche.
Come avrebbe voluto andare da lei e asciugargli quelle dolorose lacrime, proprio come fece quel giorno...
Ed ecco un altro pezzo del puzzle ritrovato, anche in quel momento non poteva fare nulla ma si ricordava che c'era Jill al suo fianco ed in quei giorni erano diventate grandi amiche, perché non c'era? Cosa era sucesso quando lui era assieme a quell'angelo?
Lo aveva pregato per farlo ritornare sulla terra ma per farlo doveva ritornare uno spirito benevolo e rinseguire lo stesso percorso che ha fatto con Isaac, era straziante anche quello.

"Mi dispiace... Mi dispiace, Alexa... Mi dispiace tanto."

Sussurrò lui, la ragione per cui la ragazza si era messa a piangere...
Laughing Jack è tornato!

Angolo ⓜⓔⓔ

ODDIO!!! *Piange* ... Ma che fine ho fatto fare a questi due! *Si asciuga, determinata, le lacrime*
*Nota che i lettori la stanno guardando male, molto male*

Suvvia ragazzi e ragazze, ve l'ho detto che non sarà questa la fine del libro, perché mi guardate in quel modo?
Avrete sicuramente capito dall'inizio che la figura misteriosa era Laughing Jack, non è così?
Sul fatto della memoria non saprei che dire... Mhhh... Lo fatto per sfizio! *Tutti cadono a terra come negli anime* Non potevo mica rendere le cose facile, eh!

COMUNQUE!!! Come ho detto sul libro di Ticci Toby, queste '.5' saranno il 'futuro' di Alexandra senza Laughing Jack mentre nell'altra saranno i ricordi di Denny.
E detto questo, buon ferragosto!!

Bay Bay!!!!!!!

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