"Ti sei mai sentito annegare nell'aria e non nel mare più profondo?"--- --- ---
"Voglio proprio vedere cosa farai quando le creepypasta ti separeranno da Jackie... "
Quella dannata frase la tarntassava giorno e notte come un disco rotto ed non ne poteva più, alcuni giorni prima Jill aveva iniziato a parlare, come a suo solito, di cose che non le interessavano ma faceva finta che lo fossero ma la situazione prese una brutta piega, la clown ha iniziato a parlare di come sono arrabbiate le creepypasta con "il suo Jackie" e come era felice quando stava con loro, la ragazza ha iniziato a immaginare Jack insieme alle altre creepypasta felice e, a modo suo, scherzoso ma da ciò che le ha detto non era contento di essere comandato e emarginato solo perché aveva 'perso' la sua scatola.
Poi la clown le ha chiesto cosa farebbe lei quando separeranno Jack da ella, non sapeva cosa rispondere in quel momento e cercava una risposta con il passare dei giorni ed è giunta alla conclusione che doveva allontanarsi da lui prima che si affezioni troppo, solo che, anche se lo vorebbe, si era già affezionata a quel clown, anche se era un pò strano.Da quella confessione sono passati giorni e sembra che Jill non abbia mai detto nulla dato che ha ripreso fare ciò che faceva sempre, cioè romperle le scatole ogni volta che ne aveva la possibilità, ed del risveglio di Jack ancora nulla, la ragazza si limita a fare le solite commissioni che faceva da quando era arrivata qui ed man mano, oltre al clown, si stà affezionando anche a quei bambini che vede ogni giorno.
Racconta loro delle storie, anche se sà che molte di esse già le sanno, si prende cura di loro facendoli mangiare e bere, anche se questa cosa è abbastanza difficile dato che il cibo si deve prendere nel mondo reale ed Jill molte di quelle volte non voleva andarci facendo preparare alla ragazza pochi piatti per i bambini ma li ritrovò condividere il pasto con gli altri anche quando non ce ne era bisogno.Molte volte rimaneva a guardare il volto dormiente di Jack e alcune di queste si ritrovava a parlargli come aveva passato la giornata o ad accarezzargli il viso delicatamente, ma poi tutto finì con il risveglio della creepypasta in questione che non sospettava nulla se non il motivo del perché la ragazza non gli ha rivolto niente se non uno sguardo gelido come il ghiaccio.
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Rimasi a letto per un pò di giorni sotto ordine di Jill in modo da riprendere le forze, anche se non c'era bisogno, Alexa veniva ogni giorno per cambiarmi le ferite e quando apro una conversazione con lei o non mi parla o fà in modo da farmi capire che non vuole parlarmi, come quella volta che strinse la benda fino a farmi uscire di nuovo il sangue e dovette cambiarla di nuovo, vorrei tanto sapere cosa sia successo tra le due ma una non vuole parlarmi e l'altra cambia sempre argomento.
Dopo alcuni giorni, stanco di stare al letto e di non sapere nulla, mi alzo dall'oggetto in questione per poi dirigermi, difficilmente, dato che non cammina chi sà da quanto tempo, verso la porta e camminare per il corridoio del tendone principale, arrivato alla meta mi appoggio su una sbarra di ferro per riprendere aria e guardo il cerchio di bambini che sono seduti per terra ed ascoltano la ragazza raccontare una storia, mi avvicino a loro e, quando mi notano, tutto si blocca quasi come si fossero trasformate in statue di ghiaccio, la ragazza si alza subito dal suo posto e mi spinge lontano dai bambini che tornano ai loro posti.
"Che ci fai qui, Jack? Dovevi stare al letto."
Sbuffo annoiato, per poi ricevere un'occhiataccia da Alexa ciò mi fà divertire, il suo viso arrabbiata è una visione da non perdere, avvicino il mio viso al suo continuando a tenere il sorriso divertito sulle labbra e noto un pò di rossore tingersi sulle sue guance.
"Vuoi veramente che vada a letto? O mi vuoi far compagnia?"
Il suo viso diventa più rosso fino a quando mi fà girare ed mi spinge verso la mia stanza mentre farfuglia cose senza senso, il silenzio venne sostituito dalla voce di Jill che mi chiamava mentre usciva dalla mia stanza, appena mi vide subito corse verso di me ma mi sentivo freddo, anche se mi stava abbracciando, come se mi mancasse qualche tocco, anzi, quel tocco, delle mani di Alexa sulla mia schiena.
Quando venni lasciato dall'abbraccio, mi girai per guardare la ragazza ma di lei nessuna traccia, voglio proprio capire cosa le prendeve.--- --- ---
Se ne andò lasciando i due abbracciarsi tranquilli, non capiva cosa fosse quella strana sensazione che si era impossessata di lei, capiva solo che aveva tanta rabbia ma voleva essere indifferente per non farla vedere.
Forse, ma dico forse, quella strana sensazione che stava provando era... Gelosia.
Angolo ⓜⓔⓔ
C'è!!! Finalmente!!!
In poche parole: ce l'ho fatta!!!
(Sembro Ash quando cattura un Pokémon in questo momento)
Non avevo proprio idee su come continuare questa storia, chi sà come finirà... Secondo voi Alexa stà iniziando a provare ad qualcosa oltre il semplice affetto? Ma ovviamente non vi dirò nulla!W la suspance!
Bay bay!!!
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In the box [Laughing Jack]
Fanfiction"Non ridargli la scatola o te ne farai padrone, non girare la manovella o lo chiamerai e te ne pentirai. Laughing Jack non scherza mai" Alexandra, orfana da quando ne ha memoria, si ritrova, nel bel mezzo della notte, a girovagare per l'orfanotrofi...