"Mi chiedevano spesso:'Perché ti sei innamorata di lui?' . Io sorridevo. 'Non lo so' rispondevo: 'È successo e basta'. Poi hanno iniziato a chiedermi come fosse finata tra noi. Io non lo so. Piangevo. Non lo so. È successo e basta."
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Mi svegliai di scatto, con il fiato corto e il cuore al mille, come se avessi fatto una maratona ma non ci diedi caso e feci in fretta a vestirmi, prima a lavarmi e poi vestirmi, per poi uscire di casa salutando la mia coinquilina che mo guardò in uno strano modo, forse credeva che dovevo andare a lavoro, ma da dove usciva tutta questa ungenza se non ero in ritardo, in realtà avevo fretta per un'altro motivo, corsi verso il bosco dietro casa nostra ma prima c'erano diverse vie da sopparsare.
' Lo guardai stranita, aveva detto che era cocciuta come se mi conoscesse da molto tempo, anche se, io, non ricordo niente, non riuscivo proprio ad arrivare alla conclusione, forse era solo uno di quei sogni ricorrenti ed non ci dovrei dare peso ma se la mia coinquilina aveva fatto quella faccia quando gli chiesi di lui allora doveva esserci un motivo, un motivo a cui io non riuscivo ad arrivare, mi toccó per tre volte la fronte per poi scuotera la testa.
"Non dovevi cercarmi, ragazzina."
Ragazzina, quel termine mi fece rattristire subito ma mi venne un'enorme nostalgia per quel termine, varie immagini sfocate mi vennero in mente, cercai di focalizzarle ma mi venne un'enorme mal di testa e mi arresi, poi mi concentrati sul resto della frase, non dovevi cercarmi, ricordai la lettera che era nel pacco, dove c'era scritto che non dovevo fare ricerche sul misterioso, gli diedi ragione su quel punto, forse era meglio non scoprire nulla sul suo conto ma grazie a lui avevo capito diverse cose, come, ad esempio, la paura nei occhi di Jenny, la mia coinquilina.
Sento un peso essere tolto da sopra di me, avvicino la mano destra al viso e muovo le dita, è proprio una strana sensazione muovere un'arto quando ce l'hai fermo per un bel pò, alzo lo sguardo sul pagliaccio che adesso si stà sedendo, per terra, davanti a me, anche seduto è molto alto, quasi come... Mi venne in mente un'uomo senza volto e vestito con smoking, sbatto violentemente gli occhi, cosa ho appena visto? Un mio ricordo? E perché proprio su quello strano uomo? Concentro il mio sguardo sul clown che ora si stà grattando il retro del collo senza mai posare lo sguardo su di me.Sento uno strano rumore, quasi come se fosse uno statico, mi tappo le orecchie mentre guardo il paesaggio rompersi pian piano mentre il clown bestemmia su qualcosa o qualcuno che non ho capito, si alza subito, proprio quando una trave, che manteneva il tendone, stava cadendo su di noi, nel frattempo quello strano rumore continuava, prende la trave e la butta in un'altro punto, mi afferra le spalle.
Ci ritroviamo fuori dal tendone mentre lo osserviamo cadere insieme a tutti gli altri, il terreno stava tremando, sembrava quasi che si volesse spaccare, guardai il clown che stava dicendo qualcosa, urlai un 'Cosa?', lo vidi storcere il naso per poi urlare."Svegliati! Ed corri subito dentro al bosco! Porta con te la scatola!"
Non potei rispondere che il paesaggio scomparì insieme a lui.'
Arrivai in una radura, mi guardai intorno, molte immagini si fecero largo mentre guardavo ogni dettaglio, ed in tutte c'era il clown del mio sogno, sentì un rumore, una figura andò a finire contro contro un albero rischiando di romperlo, la riconosci, è il clown, si rialza con disinvoltura, come se quelle ferite non gli facessero male, ed si pulisce la polvere sopra al suo solito albero, rimango a fissarlo sbalordita, non credevo che fosse vero, anche con quel avvertimento, poi appare un'altra dal nulla, è l'uomo alto che avevi 'ricordato' nel sogno, feci qualche passo indietro, tenendo ben salda la monospalla della borsa, dove al suo interno c'era la scatolina, vidi che dietro la schiena dell'uomo spuntarono dei tentacoli che attaccarono il clown, mi vennero in mente altre scene, stavo iniziando a ricordare tutto ciò che era successo in quell'arco di tempo di cui avevo solo un buco nero.
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In the box [Laughing Jack]
Fanfiction"Non ridargli la scatola o te ne farai padrone, non girare la manovella o lo chiamerai e te ne pentirai. Laughing Jack non scherza mai" Alexandra, orfana da quando ne ha memoria, si ritrova, nel bel mezzo della notte, a girovagare per l'orfanotrofi...