GENNAIO
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Lunedì: Come da programma, sono tornato.
La cosa strana é che una grande parte di me ne é stata felice, sai. Forse respirare l'aria di prigione per troppo tempo ti fa perdere il gusto di essere libero: libero di mangiare quello che vuoi, libero di dormire fino a tardi la domenica indisturbato, libero di scegliere cosa indossare, di decidere se andare in Chiesa la Domenica oppure no, libero di andare dove vuoi, di dire quello che pensi... Tu non potrai certo capirmi perché, dopotutto, ami troppo la libertà per dimenticarne il sapore e sei qui da poco in confronto a me... e ti auguro di non scoprirlo mai, Harry. Davvero.
Martedì: Ti ho aspettato, ti ho aspettato tutto il giorno.
Mi avevi detto che saresti tornato il 2, ho atteso impazientemente tutto il giorno seduto su una vecchia e scomoda seggiola posta di fronte alla finestra della mia cella. Non sai che delusione, ma non ti biasimo.
Mercoledì: Ho fatto delle analisi del sangue, a mio avviso non si fidavano di me.
Giovedì: Sei arrivato! Ero felice.
Mi hai raccontato delle tue eccitantissime vacanze di Natale che hai passato immerso fra amici. Non hai accennato a ragazze, ma sono certo che qualcuna l'hai incontrata.
Venerdì: Abbiamo giocato a carte. Prima Poker e poi Burraco. Ho vinto io alla prima, tu alla seconda.
Sabato: Hai giocato con me e il tuo compagno di stanza a calcio.
Potrei dire che é proprio il tuo forte... ma pazienza. Mi hai fatto divertire e ridere.
Domenica: É rivenuto il prete, basta con queste confessioni.
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Lunedì: Abbiamo chiacchierato molto sulle vite passate, ti ho detto di me e tu per la prima volta mi hai parlato di te e non ciò che ti stava intorno, come i tuoi amici.
Mi hai lasciato sconcertato quando hai detto cosa ti era successo, mi sarei messo a piangere di fronte a te se ma ho preferito trattenere le lacrime e farti forza fingendo che non fosse una tragedia.
Martedì: Faceva freddo, molto freddo.
Abbiamo pregato le infermiere di servirci la cioccolata calda che davano a quelli con lo stesso problema di Diana e ce l'hanno data, alla fine.
Sei proprio un cattivo ragazzo.
Mercoledì: Ti hanno tenuto sotto chiave i medici tutto il giorno, forse non si fidavano neppure di te.
Giovedì: Ho pianto pensando a cosa avessi subito, eri stato troppo dettagliato nella descrizione.
Il mio cuore si é frantumato nel sentire quelle parole... tanto da desiderare di essere con te nel momento della "cosa" per consolarti.
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L'ANGELO CADENTE // Larry Stylinson AU (completa)
Fanfiction❝Non sospetti niente finché i vostri sguardi si incrociano per la prima volta; é solo allora che tutto acquista senso. Anche l'essere stato chiuso in una clinica psichiatrica per quattro anni.❞ © 2014 by Virginia della Torre. Tutti i diritti ri...