Caro Louis,
proprio non ce la faccio ad addormentarmi. Sono passati all'incirca tredici minuti da quando ho finito l'altra lettera, l'ho riposta sul pianale della mia scrivania ripromettendomi che domani l'avrei imbustata decentemente e messa nel cassetto insieme a tutte quelle che ti ho scritto fin'ora. Sono tante, sai! Sono proprio tante! Non ho ancora avuto modo di contarle ma so con certezza che sono tante!
Mi sarebbe piaciuto poterle spedire a te, scrivere con la consapevolezza che tu le legga é tutta un'altra cosa! Sarebbe molto più motivante che invece scrivere sapendo che fine faranno, chiuse dentro una scatola di latta messa nel cassetto che a sua volta viene chiuso a chiave con la vana speranza che tu possa essere tipo un fantasma o qualcosa di simile ad un'entità vagante e onnipresente... assurdo, vero? Scriverti avrebbe tutto un sapore diverso, più dolce, più accattivante. Scriverti risulterebbe meno pesante. Ma lasciamo stare... infondo era così che evidentemente sarebbe dovuta andare... solo, che peccato sai! C'é voluto così tanto per legarci e così poco per perderci... troppo poco.
La mia camera é in realtà una mansarda perciò il soffitto é irregolare ed é in discesa, ci sono dei punti in cui devo gattonare per raggoungerli, e proprio sul soffitto c'é una piccola finestrella scricchiolante ed instabile dalla quale però sono solito mirare le stelle; te lo dico unicamente perché stasera il cielo é aperto, blu scuro e pieno di stelle meravigliosamente luccicanti. E io le guardo, adoro guardarle. Un cielo come questo non si vede da tanto tempo, così brillante, così vivo. Sembra quasi fatto apposta, sai! Che per caso ci sia sotto il tuo zampino?! Magari...
C'é una calma indescrivibile, é stupendo stare qui. Quella finestrella é la mia salvezza, la mia scala verso il cielo... e ti confesso che guardato il cielo da questa prospettiva, coricato sul letto attraverso il vetro della mia finestrella, mi sento più vicino a te. Mi viene quasi voglia di fare un salto e arrampicarmi fino alle stelle, non sarebbe male farlo; dopo esser salito ti legerei il lenzuolo alla vita e ti trascinerei giù, strappandoti a qualcunque cosa o persona ti stia trattenendo in quel posto brutto. Anche solo pensare di farlo mi rallegra... mi infonde forza e speranza, che di questi tempi scarseggiano assai.
Dove sei, Lou'? Potrò mai rivederti? Non so più cosa pensare... Ci sarebbero un paio di cose che vorrei dirti in faccia, di persona, e che sento il bisogno di dire a qualcuno prima di esplodere. Quel qualcuno però devi essere tu necessariamente!
In questi giorni mia madre mi ha comprato una nuova chitarra acustica per tirarmi su di morale, é la quarta che posseggo. É anche la più bella perché é grande, ha la paletta color beige chiaro, la cassa é bianca al centro e nera sui bordi perciò il nero si sfuma in grigio ad un certo punto diventando sempre più chiaro mentre le corde sono di metallo normale e le finiture sono alcune nere ed altre bianche a seconda di dove si trovano; é un continuo contrasto di colori: dove la cassa é bianca le finiture sono nere e dove invece la cassa é nera le finiture sono bianche, sul grigio poi é tutta un'altra storia! Dovresti vederla, la descrizione non le rende affatto giustizia!
Come tutte le mie chiatarre, le ho dovuto dare un nome... quella blu che ho si chiama Jolene, quella nera BlackJack, quella beige e marrone classica invece Gem perché me l'ha regalata mia sorella... e questa, beh... si chiama Larry. Ti piace? Sarebbe la fusione dei nostri nomi dato che credo ci rappresenti meglio di qualunque altra cosa... bianchi, ma neri. Non sappiamo cosa siamo, chi vogliamo essere o perché ci comportiamo in un determinato modo quando vicino all'altro ma comunque ci uniamo e formiamo il grigio. Dovrei parlare al passato visto che tu non puoi più fare niente ma non me la sento, la chitarra c'é ora, ora siamo noi, non importa dove sei tu.
Le alternative erano Houis, Hais, Lorry, Lourry, Lory, Loury eccetera... ma Larry, Larry mi piace da morire! Larry é contemporaneo, é astratto quanto concreto, Larry sembra vero. ( Solo perché tu lo sappia: per le altre chitarre é stato molto più semplice scegliere un nome ).
Non vedo l'ora di usarla di nuovo, domani appena torno da scuola inizierò a comporre un testo mio, te lo prometto! Mi sento molto ispirato! Poi magari te lo farò sentire...
Ora é meglio che vada, scusa Louis per averti rubato del tempo o per aver profanato il tuo nome.
Con affetto,
Harry
STAI LEGGENDO
L'ANGELO CADENTE // Larry Stylinson AU (completa)
Fanfiction❝Non sospetti niente finché i vostri sguardi si incrociano per la prima volta; é solo allora che tutto acquista senso. Anche l'essere stato chiuso in una clinica psichiatrica per quattro anni.❞ © 2014 by Virginia della Torre. Tutti i diritti ri...