CAPITOLO VENTUNO - La Parte Minuscola.

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Caro Louis, 

oggi é stato il "Primo Giorno" di scuola dopo tanto tempo e ancora stento a credere di essere riuscito a tornare alla mia vita. É stato un grande giorno ( ovviamente non mi riferisco minimamente alla parte didattica ), tutta la scuola mi ha accolto calorosamente e tutte le ragazze volevano parlare con me ed é stato fantastico essere al centro dell'attenzione dell'istituto intero per almeno una volta. Mi viene la pelle d'oca solo a parlarne! 

Sono le sei del pomeriggio ora e sono rientrato a casa da pochi minuti perché i miei amici hanno insistito molto perché andassimo a prenderci qualcosa da Starbucks. Dalle premesse che ho fatto potresti pensare che sia felicissimo ( e forse lo sono pure ) ma torno a dire quanto avrei voluto averti qui con me. O meglio, anche se non fossi morto comunque non ti avrei vicino perché vivi da tutta altra parte ma la gioia nel chiamarti e nel raccontarti tutto l'avrei avuta. E la chiamata avrebbe conferito tutt'altro sapore al giorno, sarebbe stata come la ciliegina rossa e brillante che rende un dessert già fantastico ancora più delizioso. 

Mi manchi tanto... Anzi, a mancarmi di te sono tutte le cose che non abbiamo fatto quando potevamo e che non faremo mai perché non potremo. Suona contorto, lo so, ma sono certo che tu abbia capito esattamente ciò che ti voglio dire. E forse, a dirla tutta, a questo punto non mi manca niente di quello che siamo stati ( perché in fondo non siamo stati un granché ) ma rimpiango ciò che saremo potuti essere. Questo suona invece molto egoistico, in effetti lo é. 

Ad esempio, oggi una ragazza molto figa ( ma di quelle che attizzerebbero pure un capriolo ) di nome Chelsea si é avvicinata a me e mi ha salutato, ci siamo scambiati due parole e poi anche i numeri di telefono. E mentre tutto questo accadeva io non ho pensato minimamente a te. Dopo però, appena se ne é andata, ho sentito una grossa fitta al cuore e allora ho iniziato a pensare al mio caro, vecchio e defeunto amico Louis e mi sono innervosito. É da stamattina che ti penso e ogni secondo che passa sono sempre più rabbioso e sai perché? Sono furioso perché questo non sarebbe accaduto se tu ci fossi stato, se tu non avessi commesso quella GRANDISSIMA stronzata io non avrei fatto il "provolone" con quella zoccola e avrei passato il mio tempo approfondendo la conoscenza di quella parte minuscola del mio animo che si emozionava ogni qual volta ti incontrassi. Ma siccome tu non ci sei più io non lo farò e venerdì prossimo andrò ad una festa con questa ragazza. E sai con chi ce l'ho? Ce l'ho con il mondo e con questa merda di destino che ti hanno prima sbattuto in una cella ( uso i tuoi termini ) e risucchiato via! E in questo momento ho voglia di urlare a squarciagola e mandare a fanculo tutti ma sono costretto a limitirarmi scrivendo una lettera schifosa piena di parolacce che mi aiutano a sfogare questa rabbia fottuta! 

.... A volte mi domando a cosa serva scrivere queste lettere se tanto tu non le puoi leggere... Mi chiedo se non sia una totale perdita di tempo... e mi rispondo di sì. 

                                                                      Harry

L'ANGELO CADENTE // Larry Stylinson AU (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora