Caro Louis,
é passato davvero molto tempo dall'ultima lettera, troppo. Frequentavo ancora il liceo all'epoca mentre oggi sono ho ben quarantasei anni, pensa un po' quanto tempo può essere trascorso! Mi dispiace, e non poco, di averti abbandonato nel corso di questi anni ma nella mia vita non c'é stato spazio per niente che fosse al di fuori della famiglia; tuttavia non ti ho dimentica, no, non avrei mai potuto. Il tuo ricordo, infatti, é stato un costante compagno di vita nei primi tempi. Ci sono davvero molte cose che vorrei raccontarti ma temo che non basterebbe una settimana per dirti tutto quello che mi sta passando per la mente in questo momento. C'é una tale confusione nella mia testa che ho paura di combinare un pastrocchio con questa lettera, ti prego non volermene a male, amico mio, se viene fuori una schifezza.
Intanto comincerei col dirti che del Vecchio Harry é rimasto ben poco: la routine schiacciante di tutti i giorni, la vita familiare e il lavoro sono riusciti a raddrizzare perfino un folle come il tuo vecchio amico, ci puoi credere? Non mi riconosceresti mai oggi, o forse sì ma solo se mi guardassi col cuore piuttosto che con gli occhi.
Ho accumulato un paio di chili sulla pancia ma, grazie alla palestra alla quale mi sono iscritto da poco, vengo ancora considerato un uomo mediamente in forma; i miei capelli non sono più ricci come una volta ed ora fra un capello e l'altro spunta qualche filo d'argento poco desiderato e il mio viso non é più roseo come prima e porta qualche segno dovuto all'età.
Vivo a Londra, con tutti i soldi che ho guadagnato sono riuscito a comprarmi una bella villa inglese nel quartire più lussuoso della città; é una villa su due piani, con cinque camere da letto, cinque bagni, un grande salone, una camera da pranzo, una grande cucina, uno studio e una piccola porzione da destinarsi alla servitù. La casa la riconoscerebbe chiunque perché é l'unica casa grigia nel quartiere, le altre infatti sono tutte bianche. É stata mia moglie a volerla così, é lei quella che si dedica alla cura della nostra dimora e che ha voluto a tutti costi che si differenziasse dalle altre.
Non ci crederesti mai ma sono diventato un rinomato neuro-psichiatra e sono primario al "King's College", l'ospedale più importante della città. Guadagno molto bene e mi posso permettere lussi come un motoscafo, una casa al mare che sta in Costa Azzurra e vacanze varie. Per arrivare dove sono arrivato non é stato facile, sai, ho dovuto resettare la mia mente e lavorare sodo, per non dire studiare come un matto. Una volta diplomato, infatti, sono stato ammesso all'Università di Cambridge dove ho studiato per tre anni medicina; durante questi tre anni mi sono trasferito lì e, per non gravare troppo su mia madre, ho fatto dei lavoretti che mi hanno insegnato cosa é la vita vera. Credo sia stato in quel momento che il Vecchio Harry abbia fatto il primo passo verso il Nuovo, abbandonando così tutte le cattive abitudini in modo definitivo. Poi sono andato a fare la specializzazione a Yale, un'importante università americana, e per entrarvi ho dovuto dare letteralmente il mio massimo. Una volta aver finito il mio percorso di studi ho iniziato a girovagare un po' in cerca di un posto in cui potessi servire. Il mio primo lavoro da neolaureato é stato presso il "Necker", un ospedale parigino. Non mi chiedere come abbia fatto a finire lì che proprio non saprei dirtelo.
Sono rimasto a Parigi per ben dieci anni e mi sono fatto pian piano un nome, come si suol dire. Dopo due anni dal mio arrivo in quella città ho incontrato in un locale Eleonor, che il Destino ha portato in Francia. É stato un incontro del tutto casuale che ha fatto rinascere la nostra amicizia che il tempo e la distanza avevano seppellito. Da cosa é nata cosa e dopo nove mesi di fidanzamento lei é rimasta incinta del nostro primogenito così l'ho sposata. Abbiamo messo su casa e famiglia in pochissimo tempo e ci siamo creati un nostro piccolo mondo che funzionava perfettamente. Nel cuore della notte di tre anni fa, tuttavia, mi hanno chiamato al telefono dicendomi di correre a Londra perché mia madre aveva avuto un ictus. Abbiamo fatto subito le valigie e siamo corsi. É sopravvissuta a quello ma ha riportato gravi danni e, poiché mia sorella vive in India, sono stato costretto a trasferirmi per un periodo lì con mia madre, almeno finché non si riprendeva. Questo é stato un gran brutto colpo per la mia famiglia che ha rischiato di frammentarsi, alla fine però io ed Eleonor abbiamo deciso di mettere al primo posto NOI e quindi tutti mi hanno raggiunto prima che il nostro piccolo nucleo si sfaldasse.
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L'ANGELO CADENTE // Larry Stylinson AU (completa)
Fanfiction❝Non sospetti niente finché i vostri sguardi si incrociano per la prima volta; é solo allora che tutto acquista senso. Anche l'essere stato chiuso in una clinica psichiatrica per quattro anni.❞ © 2014 by Virginia della Torre. Tutti i diritti ri...