CAPITOLO VENTISETTE - Tutto.

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Caro Louis,

approfitto di questo tempo ristretto che ho prima che sia ora di andare a scuola per raccontarti cosa é successo ieri...

Ieri mi sono incontrato con la tua amica Eleonor in un Pub a metà strada verso le quattro di pomeriggio e abbiamo cominciato a parlare, parlare davvero! É incredibile il modo in cui riesce a farmi comunicare, in un paio d'ore é riuscita a tirare fuori da me pensieri che neppure sapevo di avere.

L'argomento principale della nostra conversazione sei stato tu. Eleonor mi ha raccontato come é stato il tuo funerale, mi ha detto quante persone si sono presentate, amici che nessuno sapeva tu avessi; la funzione non é durata troppo, poi ti hanno portato a seppellirti. Mentre parlava le tremava la voce, si percepiva il suo dolore e il bene che ti vuole ( ti ha voluto, sarebbe meglio dire ) mi ha scaldato il cuore; a un certo punto non ce l'ha fatta più a trattenere le lacrime e se ne é lasciate scappare un paio nel momento in cui mi ha detto di aver gettato la terra sulla tua bara.

Il parroco inizialmente era contrario a celebrare la messa perché sei un suicida e questo genere di persone non sono ammesse nella casa di Dio ma, alla fine, tua madre ed il tuo catechista lo hanno convinto. É stata una messa emozionante, come poche. E mentre raccontava mi é venuta voglia di prenderne parte, peccato che ora é tardi! Sono in ritardo di almeno cinque mesi! Rimpiango assai di non esserci stato, te lo dovevo, te le saresti meritato eppure io non ci sono stato, l'unica persone che forse, oltre alla tua famiglia e lei, avresti voluto ci fosse non c'é stata. Potrai mai perdonarmi?

Ad un tratto é diventato troppo pure per me trattenere le lacrime e me ne sono perse alcune nel corso della narrazione, Eleonor mi ha sorriso e me le ha asciugate. É estramente materna come ragazza, mi piace tanto. Quando la scena é diventata patetica ( e a sottolineralo é stato il barista che ci ha chiesto se volessimo dei fazzoletti ) abbiamo deciso entrambi di cambiare argomento e di parlare d'altro, mi ha chiesto di me e, non so perché, le ho detto TUTTO. Non sono mai stato dettagliato in vita mia!

« Tu e Louis... insomma... » ha esordito « alla fine... sì, insomma... siete stati insieme? »

« Oh no! » ho esclamato, probabilmente aveva frainteso qualcosa detta nel mio discorso su di noi « Io e Lou'... noi eravamo solo amici. Amici con la A maiuscola, sai »

« Ah. Pensavo... »

« ho capito cosa pensavi » l'ho interrotta in modo garbato « ma no, la nostra non era una finta amicizia. Noi eravamo amici, migliori amici, compari, compagni, forse pure fratelli ma non... non quello che hai pensato. »

« Sapevi di piacergli? »

« Beh, l'ho capito dopo, quando ormai era tardi. Lou' mi ha lasciato una raccolta di fogli che lui ha definito "Malloppo" dove mi ha spiegato tutto »

« tutto? »

« tutto » ho confermato. « Ammetto di aver voluto bene a Louis come a nessun altro individuo sulla terra se non si contano mia sorella e mia madre ma... insomma, non credo di essere... essere... »

« gay? » ha fatto Eleonor

« NO! Ecco, non lo sono »

« ah, ok. Calmo però! » ha esclamato in tono spiritoso. « E con Asia, come va? » ha cambiato discorso per farmi sentire meno in imbarazzo, ero tanto rosso in viso da sembrare un concentrato.

« Sto seguendo i tuoi consigli e ci vado piano » ho risposto, « lei é diversa dalle altre. »

« Ti brillano gli occhi per quanto ti piace! »

« Ahahaha, no dai. Non esageriamo. Nessuno può indurmi a tanto, dovrebbe essere Afrodite in persona per farmi brillare gli occhi! Con quel ragazzo dal nome bellissimo, invece, come procede? »

« A gonfie vele per mia fortuna! » ha risposto ridendo « non so se é speciale o diverso dagli altri, come dici tu, ma funziona, fra noi, e questo é tutto ciò che importa. Dopo aver perso tu-sai-chi »

« chi? Lord Voldemort? Lo hai perso? » l'ho interrotta facendola ridere ancora di più

« daiii! Non farmi ridere tanto che poi tossisco e mi viene mal di gola e perdo la voce! »

« Addirittura, sei così delicata da non poter ridere? »

« e continuiii! La smetti Harry?! Dicevo » ha ripreso cercando di smettere di ridere « dopo che Louis se ne é andato avevo bisogno di qualcuno e Dick é stato tanto carino e disponibile e mi é stato vicino. Io e Louis eravamo molto più che migliori amici, non saprei neache come definire la nostra amicizia. Gli volevo tanto bene da aver fuso la mia anima con la sua e da considerare noi una sola persona. Quando lo hanno chiuso lì é stato davvero un brutto colpo per me, anche se mi avevano allontanato da lui niente mi avrebbe potuto preparare a perdere il mio angelo custode, perderlo per sempre. »

« Per sempre é davvero tanto tempo » ho detto, « troppo.»

« ...già»

« ancora non riesco a credere che lui non ci sia più » ho continuato « ancora non realizzato, sai. Cioè, so che lui non c'é ma qualcosa in me vuole credere a tutti i costi che prima o poi lo rivedrò, ed io non sono neanche particolarmente religioso e questo ti fa capire la gravità della situazione... »

« Sei strano, Harry Styles »

« io? Perché? »

« Non appena penso di averti decifrato tu cambi e mi mandi in confusione »

« in che senso, scusa? »

« Nel senso che prima fai tutto il duro, il gelido poi ti sciogli un po', dopo fai un po' lo stronzo e un secondo dopo ti trasformi in un bambino ingenuo e dolce. Non é normale, sai »

« che io non sia normale ormai avresti dovuto capirlo, lo sanno tutti »

« prima dici qualcosa che ti fa apparire freddo e un po' crudele ma poi dici la cosa più dolce e innocente del mondo »

« per caso vuoi diventare una psicologa e mi usi come cavia da analizzare? »

« no » ha sorriso « mi incuriosici, mi incuriosisce il tuo modo di chiuderti e aprirti in continuazione »

« era un complimento o cosa? »

« No, non lo era ma di certo non voleva essere un insulto. Capisco perché a Louis sei piaciuto tanto, Harry, sei diverso ma pur sempre speciale, vuoi apparire cattivo ma sei tutt'altro! »

« Ah » ho fatto

« mi hai rubato la battuta! »

Abbiamo riso.

É inutile andare avanti perché poi non mi ricordo niente. So solo che alla fine ci siamo scambiati i numeri, che quello é stato un pomeriggio particolarmente bello e che Eleonor é stata la prima persona dopo di te a comprendere il mio essere contorto, solo che lei, a differenza tua, non si é fatta problemi a dirmelo schiettamente.

Quando l'ho accompagnata all'auto ha aperto il portabagagli e mi ha mostrato ciò che i Tomlinson volevano che io avessi: parte di te. In quel bagagliaio infatti c'era di tutto: da CD a magliette, uno skateboard, una felpa che ti avevo visto indossare, il lettore che Gem ( che, a proposito, é mia sorella ) ti aveva regalato. E poi c'era una foto, una fotografia che non avevo mai visto prima; tua madre ci aveva immortalati di nascosto quel giorno in cui me l'hai presentata, nella foto siamo seduti sul tuo letto, io sto sorridendo e ho il mio braccio intorno alla tua spalla mentre tu sorridi guardando le tue gambe. Era da tanto che non vedevo il tuo volto e quella tua tipica espressione mi era mancata molto! Non sapevo dell'esistenza di quella foto. Avrei voluto ringraziare tua mamma per avermi concesso di prendere una parte di te ma non ho avuto il coraggio, temevo potesse avercela con me per non essere mai stato vicino a loro in un momento tanto critico. Che coglione che sono stato!

Eleonor mi ha aiutato a caricare tutto da me e poi ci siamo salutati promettendoci di vederci presto e di non perderci, almeno noi!

Quando ho iniziato la lettera erano le sei e mezza, ora sono le sette e dieci. Ho perso davvero troppo tempo, chi la sente mia madre ora! Tra venti minuti dovrei essere in macchina! Prima di lasciarti ci tengo a dirti che ho dormito con una tua T-shirt questa notte e che é stato bellissimo, mi sono sentito terribilmente vicino a te! Peccato che mi vada leggermente stretta e che sia un po' corta...



Harry

L'ANGELO CADENTE // Larry Stylinson AU (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora