CAPITOLO DIECI - Dolore.

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NOVEMBRE

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Lunedì: Non ti ho visto.

Martedì: É venuta mia madre a trovarmi.

Mercoledì: Diana mi ha chiesto di uscire noi due.

Di te non si é vista neppure l'ombra.

Giovedì: Ti ho visto, eri con un dottore. Non ci siamo detti niente.

Venerdì: É venuta Eleonor, voleva parlarmi del suo ragazzo e sapere qualcosa di più su di te.

Con lei non mi vergognavo affatto a mostrare il mio lato "diverso".

Tuttavia, dal giorno della mano a quello il mio entusiasmo era andato diminuendo...

Sabato: Mi sono fatto coraggio e sono venuto a cercarti in stanza ma tu non c'eri.

Domenica: É venuto nuovamente il parroco.

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Lunedì: La mia infermiera preferita ha detto di averti visto poco e tutte le volte eri in balìa dei medici. Mi ha detto che forse avevi una ricaduta.

É stato in quell'istante, solo in quello, che ho realizzato seriamente che anche tu avessi un problemi, che anche tu fossi "malato" e che avessi bisogno di cure. Fino ad allora eri stato solo un Dio della perfezione ai miei occhi mentre in quel momento sei diventato umano.

Martedì: Ho pensato a quale potesse essere il tuo "problema", un brutto passato alle spalle ce lo dovevi avere per forza.

Mercoledì: Ho dormito tutto il giorno.

Giovedì: Ho giocato a carte con il tuo compagno di stanza.

Venerdì: Ho chiacchierato al telefono con Eleonor.

Sabato: Ti ho finalmente rivisto. Sei venuto a cercarmi. 

Domenica: Siamo stati insieme. Non era una bella giornata.

Il gesto della mano pareva essere anni luce da quel pomeriggio.

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Lunedì: Mi hai parlato di tutte le visite che ti hanno fatto ma non ti sei mai tradito, non hai mai svelato niente del tuo vissito o dei tuoi problemi.

Martedì: Abbiamo riniziato a venirci tutti e quattro: io, tu ed i nostri compagni di stanza.

Mercoledì: Il tuo compagno di stanza ha chiesto a me di vederci in cortile per giocare a calcio, ho accettato. 

É stato divertente, é bravo lui ma ho vinto io.

Ci siamo rimessi d'accordo per il giorno dopo.

Non so cosa tu abbia fatto.

Giovedì: Diana mi ha chiesto quali fossero i miei programmi, le ho detto della partita e mi ha sorriso tutta contenta. 

Mi ha lasciato perplesso.

Quando siamo scesi in cortile ci siamo resi conto di quanto freddo facesse cosiì abbiamo deciso di rimandare la partita. Mentre lui é andato dritto a mensa, io sono venuto su a chiamarti... non lo avessi mai fatto! Tu e Diana eravate in stanza tua, seduti su un angolo del tuo letto. Lei aveva le mani sul tuo volto, tu una sotto il suo mento. Vi baciavate. 

Non so se abbiate sentito oppure no un gran fracasso ma ti garantisco che il mio cuore é caduto a terra e si é rotto in mille pezzi, come un vaso di cristallo.

Non so se mi abbiate visto o no ma io c'ero e subito dopo sono corso via e mi sono rifugiato sotto quella famosa tettoia in cortile dove le nostre mani si sono sfiorate. Ho iniziato a piangere. Dai miei occhi sgorgavano due piccoli torrenti.

Ho avuto una crisi.

Sono venute delle infermiere a raccattarmi.

Venerdì: Sono rimasto a letto a piangere tutto il giorno.

Sabato: Ho pensato al suicidio per la prima volta. So che ti sembrerà fuori luogo ma pensa ad un povero "frocio", perché é così che mi chiamerebbero, che si eé sempre sentito fuori luogo e che finalmente scopre il perché. Questo ragazzo si illude di aver trovato l'anima gemella e poi...

Domenica: Mi sono chiesto seriamente se fossi come me o no. « No » mi sono risposto, ma allora perché quel gesto?

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Lunedì: Diana é andata a far visita alla sua famiglia, non l'avrei avuta fra i coglioni per una settimana.

Martedì: Ho pianto.

Mercoledì: Ho avuto una crisi, non sono mai stato così depresso.

Giovedì: Mi hanno sedato.

Venerdì: Ho trovato quel vecchio foglio che avevo nascosto sotto al materasso, quasi quasi me lo ero dimenticato... Quando ho letto quella parola scritta al centro mi sono sentito morire. 

Non ho avuto il coraggio di buttarlo.

Sabato: Ho pianto tutto il giorno, ho vomitato e ho digiunato.

Domenica: É venuta mia madre, era stato l'ospedale a chiamarla. 

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L'ANGELO CADENTE // Larry Stylinson AU (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora