Capitolo 8

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-Hey dimmi Cam.

-Non credi che la maglia sia un pó corta?

-No, tanto non mi guarda nessuno.

-Che ne sai? Disse facendo avvicinare i nostri volti.

-So chi mi guarda, e chi no. Dissi mettendogli un dito sul naso.

-Se ne sei sicura tu. Disse roteando gli occhi e portandomi per mano in soggiorno.

Ci separammo lui andò sul divano con i ragazzi, ed io sul divano di fronte a loro, vicino a Meg.

-Allora come va con Cameron?

-Eh? Tu piuttosto con Nash.

-Io benissimo ci stiamo per mettere insieme. Ora rispondi.

-Bene credo, siamo amici.

-Amici? Nash mi ha detto che sta mattina sei scesa in cucina in braccio a lui, avete dormito insieme, e prima vi tenevate per mano; Ti piace si o no?

-Si tantissimo.

-Sono contenta per te. Oddio guarda! Disse indicandomi i ragazzi.

-Hai mai dormito con una ragazza in questa stanza? Disse Taylor davanti alla telecamera.

Solo Cameron e Nash alzarono la paletta. Cam mi guardò e mi fece l'occhiolino. Diventai tutta rossa e nascosi la faccia nel cuscino.

Dopo la registrazione del video.

Pov's Cameron

Andai dalla mia principessa sul divano e la chiamai.

-Hey Meg posso rubarla un secondo?

-Certo fai pure.

Presi Alli dal polso e la portai vicino alla porta.

-Sei diventata rossissima prima ahahahaha.

-Certo tu mi fai gli occhiolini davanti a tutti, poi con quella domanda...

-Era falso?

-No.

-Eh allora non preoccuparti bambinetta. Dissi abbracciandola da dietro e dandole un bacio sulla guancia, facendola sorridere. Rimanemmo così fino a quando andammo in cucina. Stavamo preparando uno spuntino, quando bussarono alla porta. Nash si alzò e andò ad aprire.

Pov's Nash

Avevano appena suonato alla porta andai ad aprire, non pensavo di trovarmi davanti proprio lui. Rimasi fermo davanti alla porta impassibile. Non poteva venire a casa mia, come se non fosse successo nulla. Sentì Allison arrivare insieme a Cameron.

-Chi è tesoro? Mi chiese mia sorella.

Mi girai, era sbiancata, Cameron la stava tenendo stretta, tra le braccia, gli feci cenno di portarla nel soggiorno.

Pov's Allison

Cosa ci faceva lui lì!? Non era possibile, era tutto un sogno anzi un incubo.

Pov's Cameron

Non c'era bisogno che sapessi, avevo già capito tutto. Cosa voleva? Pensava di riprendersi Allison? Aveva fatto un viaggio al vuoto. Abbracciai strettissima Alli, cercando di non farle male.

-Andiamo di là bambinetta.

Ci sedemmo Allison non parlava. Era seduta affianco a me. Ovviamente ancora la stavo tenendo con il mio braccio. Era fragile, ed io non avrei permesso che le facesse del male, men che meno che me la portasse via!

Pov's Nash

-Cosa cazzo vuoi Derek?!

-Sono venuto a vedere come stavate senza di me, in particolare tu. Disse guardando diritto verso Allison.

-Vivo benissimo senza di te. Le rispose mia sorella con sorpresa di tutti.

-Ah tesoro, sempre questo bel caretterino. Disse alzandole il mento. Guadagnandosi un pugno in faccia da Cameron. Derek si rialzò e sorrise.

-Sono venuto a riprendermi quello che è mio. Disse tirando per il polso Allison che volò via dalla presa di Cameron.

-Non toccarla. Disse Cameron lanciandosi addosso a Derek e sferrandogli pugni a ripetizione, chiamammo subito la polizia; Cameron aveva qualche ferita sul viso e sul torace. Allison si precipitò a medicarlo, mentre io parlavo con i poliziotti.

Pov's Allison

Corsi verso Cameron in cucina. Lui appena mi vide mi abbracciò fortissimo ed iniziò ad ispezionarmi.

-Ti ha toccato? Ti ha fatto male al polso non è vero? Io lo ammazzo!

-Cameron io sto bene, vieni con me. Dissi prendendogli la mano.

Cameron mi seguì lo portai nel bagno di sotto. E lo feci sedere sul piano del lavandino.

-Togliti la maglia.

-Subito. Disse sorridendomi e facendomi l'occhiolino.

-Non pensare a male idiota. Dissi girandomi a prendere il cotone e il disinfettante per le ferite.

-Eh no, quello fa male. Disse indicando il disinfettante.

-Non fare il bambino Cameron.

-No! Non lo voglio. Disse agitandosi.

-Cameron Alexander Dallas stai fermo, ora ti brucerà un pó. Iniziai a tamponargli i graffi sul torace, poi quelli su il viso. Mi fermai al graffio sul labbro. Lo sfiorati. E lì successe l'inaspettato mi avvicinai e distrussi la distanza che c'era fra di noi. Le nostre labbra si unirono in un bacio desiderato da entrambi. Ci staccammo senza fiato. Lo guardai...

Pov's Cameron

-Va meglio? Disse guardandomi dolcemente.

-Molto meglio bambinetta. Dissi prendendola per mano. Solo ora mi concentrai sul suo polso, era gonfio e viola.

-Tu mi hai curato, ora tocca a me. Dissi prendendola per mano.

-Cameron la maglia...

-Ah si giusto. Mi infilai la maglia e uscimmo fuori. La portai in cucina e la feci sedere sul divano.

-Riesci a muoverlo?

-Si.

-Ottimo, ora ti metto questo. Dissi portandole delle bende, del ghiaccio ed una pomata.

-Posso metterlo da sola.

-No, io mi prenderò cura di te. Dissi posandola sulle mie gambe. Le presi delicatamente il polso, e gli misi la pomata, fasciai la zona interessata e gli misi un pó di ghiaccio.

-Hai avuto paura prima?

-Non avevo paura per me, perché comunque c'eravate tutti voi, avevo paura per te, che ti facesse male, per colpa mia. Potevi feriti, e romperti qualcosa; se ti fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato...

-Hey non lo dire neanche per scherzo ok? Bambinetta non è colpa tua. È quello che è schizzato, ti giuro che appena ti ha tirato dal polso, gli avrei voluto staccare la testa con le mie mani. Ti fa male piccola?

-Un pó...



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