La presentazione di Megan andò a meraviglia, ora toccava a noi. Eravamo tutti seduti sui divani del salotto. Sfortunatamente i genitori di Meg avevano avuto un impegno, e non erano potuti venire. Sul divano vicino al camino ci eravamo seduti: io, Cameron e i suoi genitori. A sinistra Meg e Nash davanti a noi mamma e Anthony.
-Allora mamma lui è il ragazzo di cui ti ho tanto parlato, Cameron, e loro sono i suoi fantastici genitori: Gina e Dan.
-Molto piacere.
-Non ne hai parlato con me Allison, ma comunque passiamo al dunque, dove vi site conosciuti? Disse Anthony.
Ignorai la prima parte e risposi alla domanda.
-Ci siamo conosciuti a scuola.
-Fai rispondere lui. Disse Anthony alzando di poco la voce.
-Ci siamo conosciuti a scuola, come le ha detto Allison. Disse sorridendomi e stringendomi la mano.
-Quanti anni hai?
-17.
-Quando vi siete conosciuti?
-Esattamente otto mesi fa.
-Come vi siete conosciuti?
-Ci siamo conosciuti fuori da scuola, mentre tornavamo a casa. Disse semplicemente,non aggiunse altro, lo ringrazio mentalmente per aver tralasciato i dettagli.
-Quando ha conosciuto la tua famiglia?
-Sei mesi fa.
-Non ero al corrente di questa cosa, non me lo ha detto. Disse guardandomi.
-Non c'era bis-...stavo per rispondere ma Cameron mi guardò e rispose anche per me.
-Se lo sarà sicuramente dimenticato. Può capitare.
-E scusa la domanda dove dormirai questa notte?
Io e Cam ci guardammo imbarazzati e mio fratello ci salvò appena in tempo.
-Che ne dite di posare le vostre cose su in camera?
-Si tesoro saliamo così potremmo riposarsi un pò. Suggerì mia madre cogliendo la palla al balzo.
-Ok come volete. Disse Anthony scomparendo dietro la porta. Mi affrettai chiudere la porta del soggiorno e a sedermi sul divano imbarazzata.
-S-scusatelo. Dissi dispiaciuta.
-Tranquilla tesoro ci sono molti genitori apprensivi.
-Ah ma lui non è "apprensivo" ci vuole mettere i bastoni tra le ruote ecco tutto. Sei stato bravissimo Cameron te la sei cavata alla grande.
-Grazie bambinetta. Disse avvolgendomi la vita con le braccia.
Gli accarezzati il viso.
-Ho paura che ci voglia dividere. Dissi a bassa vice a Cam.
-Tranquilla non succederà. Non lo permetterò. Disse stringendomi tra le sue braccia.
-Tesoro, ti abbiamo acquistato un regalo,è piccolo ma spero ti piaccia, lo abbiamo messo sotto l'albero.
-Gina, non dovevate disturbarvi. Dissi sedendomi sulle gambe di Cam.
-Non dirlo nemmeno Allison, è stato un piacere.
-Anche io vi ho preso dei regali, ma vorrei che li apriste domani mattina insieme agli altri.
-Certo cara, ti ringrazio in anticipo, non avresti dovuto prenderci nulla,davvero.
-Ma stai scherzando Gina, siete la mia seconda famiglia, è stato un piacere. Dissi sorridendole.
-E a me cosa hai preso? Disse Cameron curioso.
-È una sorpresa, non dirò nulla fino a domani. Dissi facendo finta di chiudermi la bocca con una chiave.
-E dai Allison, lo sai che sono curioso. Ti prego dimmelo.
-Nada.
-Uffa... Disse facendo il musetto.
-Ti prego non fare il musetto. Dissi mordendomi le labbra per trattenere un sorriso.
-Andiamo a mangiare su. Disse Gina alzandosi, seguita da Dan.
Cameron mi tirò dal polso e mi diede un bacio. Io risi e lo guardai.
-Non te lo dirò lo stesso lo sai vero? Dissi guardandolo divertita.
-Lo so. Disse ridendo anche lui.
Andammo in cucina a pranzare e tutto andò a meraviglia. Eravamo tutti felici, e contenti, Cameron era stato molto gentile con i miei, aveva persino aiutato mia madre con le portate da servire. A lei piaceva molto il mio ragazzo, non si poteva dire lo stesso di Anthony, lui odiava Cameron quasi quanto odiava me. Il pomeriggio decisi di andare a prendere un dolce per la cena, così salì sopra a cambiarmi. Misi un paio di jeans blu e una maglia a maniche lunghe ad incrocio un pò scolltata (ma pochissimo) davanti; ai piedi le mie bellissime vans e via. Mentre scendevo per andare alla pasticceria dietro l'angolo, mi fermò Anthony.
-Dove penso di andare vestita così?
-Che hanno di male i miei vestiti?
-Sono scollati, ah capisco è il tuo fidanzato che ti fa vestire così?
-Non provare a coinvolgere Cameron in tutto questo. Ringhiai.
-Certamente, ora che sei "grande" pensi di poter fare quello che vuoi vero? Ti sbagli sei sempre sotto la mia tutela, quindi vai su e cambiati. Mi sgridò pensando di avere la meglio su di me, intanto dalla cucina uscirono mamma, Nash, Meg e Cam per vedere cosa stava succedendo.
-Non ti azzardare a dirmi cosa devo fare tu NON SEI MIO PADRE, e tu non provare a seguirmi. urlai con le lacrime agli occhi al mio ragazzo, dopo di ché tirai una spallata ad Anthony ed uscì sbattendo la porta.
Corsi, non lo so per quanto tempo. Corsi senza pensare a nulla, poi mi fermai in un parco e ripresi fiato, mi avvicinai ad una panchina e mi sedetti. Vidi una bambina correre verso un uomo alto che l'aspettava vicino ad un camioncino dei gelati. Mi venne in mente mio padre, quando giocavamo in giardino con la mamma, quando io e Nash ci nascondevamo dietro la tenda, e lui faceva finta di non vederci, oppure quando tornato dal lavoro ci portava dei dolci appena sfornati dalla pasticceria.
Adesso vedo una bambina mano nella mano con un signore adulto, e li sento parlare:
-Papà, papà vieni a vedere il mio disegno!
-È bellissimo tesoro che ne dici di appenderlo al frigo?
-Sì ma con la calamita rosa però! Disse la bambina con le mani suo fianchi.
-Così va bene? Chiese l'uomo.
-Va benissimo papà.
Tutto scompare e vedo una ragazzina, ancora troppo piccola per questo. Troppo. Corre, corre via da una stanza d'ospedale, si nasconde in uno stamzino scoppia a piangere, sperando che arrivi il padre a "trovarla" ma il padre non arrivò. Ne quel giorno quando tornò a casa. Non tornò più. Delle lacrime scesero sul mio viso insieme alla neve, mi azai e camminai verso un bar. Le poche cose che ricordo sono: la musica, le luci, persone sconosciute, e l'alcool, forse troppo...
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HURRICANE|C.D|
Fanfic-perché cavolo mi vieni dietro, mi stai pedinando?! -perché sei forse l'unica ragazza della scuola che non è caduta ancora ai miei piedi, e non riesco a spiegarmi il perché piccola. -non chiamarmi piccola! -ti chiamerò così fino a quando non trover...