Dopo la discussione avuta con Erik, sono tornata a casa nel più totale sconforto.
"Hey scimmietta"~"Mag"~"hai intenzione di startene su quel divano fino alla data del parto?"~"non ho voglia di fare niente"~"questo l'avevo capito,ma non puoi startene su quel divano ancora in eterno,hai preso la tua decisione adesso basta"~"tenerlo fuori dalla vita del bambino credo sia troppo,dopotutto è suo figlio"~"vuoi davvero che ti ricordi il motivo di tutto questo casino?"~
Ma non faccio in tempo a replicare che il mio telefono inizia a squillare.
"Dovresti rispondere"~"è un numero che non conosco"~"magari è importante"~
Prendo il telefono e rispondo.
~pronto~*~Savi,sono Ben~*~Ben,se hai chiamato per dirmi che Erik è in piena disperazione non mi riguarda~*~non è per questo che ti ho chiamata~*~allora che succede?~*~Erik ha avuto un incidente~*~cosa?e come sta?dove si trova adesso?~*~è in ospedale,non so come sta perché il medico non è ancora uscito dal pronto soccorso~*~in che ospedale siete?~*~al Boston Hospital~*~arrivo.
Dico,per poi chiudere la chiamata.
"Savi che succede?"~"Erik...Erik"~"Erik cosa?"~"ha avuto un incidente,io devo andare da lui"~"aspetta Savi,non puoi guidare in questo stato sei troppo agitata"~"devo andare da lui"~"dico a Josie di controllare Charlotte,e vengo con te"~"va bene,ma sbrigati"~
Arrivati in ospedale, mi precipito subito dentro alla ricerca di Ben,finalmente dopo pochi minuti lo trovo.
"Ben"~"Savi"~"dov'è?come sta?"~"Savi calmati,non ti fa bene agitarti in questo modo"~"dimmi dov'è?"~"ho parlato con il suo medico circa dieci minuti prima che arrivassi tu"~"il suo medico?"~"si,Savi c'è una cosa di cui Erik non ti ha parlato"~"è malato?sta per morire?"~"no tranquilla non sta per morire"~"e allora?"~"credo che dovrebbe parlartene lui,comunque ora sta riposando, per fortuna l'incidente non è stato violento,se l'è cavata con un paio di costole inclinate un leggero trauma cranico e qualche livido"~"lo posso vedere?"~"si,è in quella stanza"~"tu va pure,io ne approfitto per chiamare le ragazze e vedere se è tutto ok"~"tua sorella ha ragione,noi ti aspettiamo qui"~"grazie"~
Dico,per poi entrare nella stanza di Erik e chiudere la porta alle mie spalle.
Mi avvicino a lui e gli sfioro il viso con il dorso della mano,sembra così indifeso, prendo una sedia e la posiziono accanto al suo letto ma senza accorgermene mi addormento.
Tutt'a un tratto sento qualcuno chiamarmi,ma quando apro gli occhi mi rendo conto che Erik è sveglio.
"Piccola"~"sei sveglio?"~"ho aperto gli occhi e ti ho vista addormentata accanto al mio letto"~"come ti senti?"~"ammaccato,non ricordo nulla"~
Ma mentre parliamo nella stanza entra il dottore.
"Ciao Erik,allora come ti senti?"~"dott. Patton,mi sento molto confuso"~"è normale,hai un leggero trauma cranico"~"posso sapere cosa è successo?parli pure tranquillamente dottore,lei è la mia fidanzata"~"molto bene sarò chiaro,stai peggiorando purtroppo i tuoi valori sono instabili"~"cosa intende fare?"~"cambiare terapia,mireremo a qualcosa di più pesante"~"e crede che funzionerà?"~"lo spero,tranquillo noi non ci arrenderemo.
Ora devo tornare in reparto"~"quando posso tornare a casa?"~"se i tuoi valori sono buoni,tra qualche giorno"~
Dice,per poi uscire.
"Mi dici che succede?"~"siediti così posso raccontarti tutto"~
Faccio come mi dice,e inizio ad ascoltare.
"Sono stato adottato quando avevo tre anni,la mia madre biologica era una puttana,fui concepito durante uno dei suoi incontri con uno dei suoi clienti.
Vivevo con lei in una squallida stanza in affitto,una sera il suo protettore si presentò in casa nostra con un gruppo di uomini russi a cui la diede in pasto,la violentarono prima a turno è poi tutti insieme.
Per tutto il tempo restai nascosto, ma riuscì comunque a vedere ogni cosa.
La lasciarono sul pavimento sanguinante e senza vita,quando finalmente se ne andarono uscì dal mio nascondiglio e mi avvicinai a lei,ricordo ancora il suo sangue sulle mie mani,avevo solo tre anni.
Per fortuna dopo qualche mese passato in orfanotrofio,venni adottato da Jim e Sofia.
Ma i problemi iniziarono quando compii sette anni,ero a scuola iniziai a sentirmi la testa pesante è uno strano formicolio alle mani,quando i miei genitori mi portarono in ospedale i medici mi diagnosticarono una rara malattia,un infezione batterica che colpisce il sangue,prima di perdere conoscenza sento la testa pesante e un forte formicolio alle mani.
Ho provato più di una terapia,e questa sembrava andare bene ma a quanto pare ci sbagliavamo,non è il primo incidente quello avuto stasera,ne ho già avuto uno circa otto mesi fa nel quale ho rischiato di perdere la vita.
Piccola,ora sai tutto"~
Ho le lacrime agli occhi,non so cosa dire.
"Io...io"~"Savi non fare così,non piangere ti prego"~"perché non me l'hai detto prima,oh mio Dio sono...sono"~"tranquilla,tu e il bambino siete al sicuro "~"tu come l'hai contratta?"~"il medico che si occupa del caso, ha detto che è stato a causa di una ferita curata male che si è infettata"~"quali sono i rischi?"~"se non riesco a trovare una terapia adatta, la cosa potrebbe peggiorare"~"potresti morire?"~"Savi"~"dimmelo"~"si,potrebbe accadere"~
Mi prendo la testa tra le mani e scoppio a piangere".
"Non fare così piccola"~"tu rischi di morire,cosa vuoi che faccia?non dirmi di non piangere"~"hey,non ho alcuna intenzione di lasciarvi,proverò qualsiasi terapia che il medico mi ordinerà di fare.
Io devo chiederti scusa,non avrei dovuto aggredirti,non avrei dovuto chiederti di fare quello stupido test"~"non ne voglio più parlare,tu sei il padre di mio figlio ed io ti amo"~"mi stai perdonando?"~"no,ma voglio provarci un ultima volta"~"piccola,anch'io ti amo"~
Dopo circa due ore,in camera entrano Ben e mia sorella Mag.
"Amico,come ti senti?"~"sto bene grazie,ciao Mag"~"mi dispiace per quello che ti è successo,ma ti avverto se fai ancora del male a mia sorella non te la farò passare liscia"~"Mag"~"no Savi,voglio che capisca"~"credimi Mag,so di aver sbagliato ma questa volta giuro che non intendo farle alcun male"~"ho già sentito queste parole,sta attento.
Savi,ora dobbiamo andare le ragazze sono sole da troppo tempo"~"io resto qui,tu va pure"~"cosa?Savi hai bisogno di riposare"~"tua sorella ha ragione,io starò bene"~"non se ne parla"~"è inutile parlare con te tanto fai sempre di testa tua,verrò a prenderti domattina"~"ok"~"vado anch'io amico,devo chiamare anche un taxi per tornare a casa"~"posso darti un passaggio se vuoi"~"accetto volentieri,allora a domani"~"Savi,non strapazzarti troppo"~"tranquilla,ora andate"~
Finalmente Ben e mia sorella sono andati via,Erik sembra molto stanco.
"Dovresti dormire un po'"~"anche tu,perché non sei tornata a casa?"~"posso dormire anche qui,mia sorella ha fatto portare questo letto affinché io riposassi,tu stai tranquillo e dormi"~
Dopo circa un'ora di battibecchi su chi doveva addormentarsi prima,ho vinto io,Erik è crollato ora sta riposando.
La sua confessione sulla malattia mi ha scossa un po',ma non intendo abbandonarlo assolutamente.
Lui è mio ed io sono sua...Ragazze eccomi qui...scusate il ritardo,spero vi piaccia buonanotte ❤❤❤
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Quando meno te l'aspetti
RomanceSavannah Storm ragazza di appena venticinque anni,dolce e con un cuore grande, si è trasferita a Boston da circa un'anno dopo essersi laureata in letteratura inglese,la sua è una vita semplice,casa,amici e lavoro. Ha perso sua madre due anni fa a ca...