1° capitolo

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Pov. Francisca
Sono nel mio studio per organizzare una sorpresa a Tristan. Domani sarà il suo compleanno e non vedo l'ora di festeggiarlo insieme e di fare una festa. Ho già mandato gli inviti, persone che conosce Tristan e conoscenti di entrambi. Di nascosto già ho organizzato il menù, è tutto pronto ora devo solo pensare a come far indossare a Tristan un vestito un po' elegante. Esco dallo studio e lo vedo seduto di schiena a me che legge. Mi avvicino a lui e gli copro gli occhi.
<madre ancora con questi giochi?>
Mi dice sorridendo. Gli sorrido anch'io e gli do un bacio sulla guancia. Grazie a lui sono tornata una donna che non pensa molto alle vendette, per me esiste solo lui.
<come va?>
Gli chiedo sedendomi vicino a lui.
<tutto bene, a voi? Vedo che siete felice.>
<domani compie gli anni il mio bambino, come faccio a non essere felice?>
Mi fa una piccola smorfia e io rido divertita.
<non mi dite che per voi sono ancora un bambino?>
<e invece si, sei il mio bambino.>
Mi sorride e mi abbraccia, gli voglio un mondo di bene.
<domani siccome è il tuo compleanno ti vesti un po' elegante?>
Gli chiedo dopo un po'.
<che cosa avete in mente madre?>
<io? Io niente, dai per favore.>
<ok ok, come volete voi.>
Gli sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia per poi prendere un libro anch'io e mettermi a leggere.

Pov. Raimundo
Sono su un treno diretto a Puente Viejo. Penso a Sebastian e alla nostra situazione, che non è per niente rosea. Sto tornando a casa e non so neanche perché. Mi serve denaro e di sicuro non posso chiederlo ad Emilia dopo essere stato lontano da casa per sedici anni. Ho lasciato lei, Alfonso e Tristan... Tristan... Francisca!! Come ho fatto a non pensarci, lei... Potrei risolvere i miei problemi. Per tutto il viaggio penso se sarebbe la cosa giusta da fare, ma non trovo altre soluzioni. Finalmente sono arrivato ed è notte. Prendo la valigia e cammino verso il paese. Mi fa uno strano effetto rivedendo i lunghi in cui sono cresciuto dopo tanto tempo. Arrivo in paese e vado alla locanda, che trovo ovviamente chiusa. Entro dal retro e vado in camera mia per disfare i bagagli, domani mattina farò una bella sorpresa ad Emilia e Alfonso. Dopo aver sistemato tutto mi stendo sul letto pensando a cosa devo fare, devo decidere... Si sarà Francisca ad aiutarmi, non trovo altre scelte. Mi addormento con la decisione ben presa.

La mattina dopo...
Mi sveglio tutto intronato e assonnato. Vedo che ormai sono quasi le dieci e mi vesto. Scendo al piano di sotto e vedo Emilia e Alfonso indaffarati con il registro delle prenotazioni. Busso su una colonna di legno e alzano gli occhi.
<qualcuno qui è tornato.>
Dico sorridendo vedendo le loro facce.
<padre!>
Emilia lascia la penna di mano e corre ad abbracciarmi, la mia bambina mi è manca tantissimo.
<ciao Emilia.>
Le accarezzo la guancia e mi da un bacio sulla guancia incredula.
<ma... Ma quando siete tornato? Com'è andato il viaggio? E Sebastian?>
Rido per tutte le domande che mi fa e poi viene verso di me Alfonso.
<ben tornato suocero.>
<sono felice di rivederti Alfonso.>
Ci abbracciamo e poi Emilia prepara la colazione per tutti e tre.
<allora padre?>
Mi dice impaziente di sapere tutto.
<il viaggio è andato bene e sono tornato questa notte, non volevo svegliarti.>
<non mi dispiaceva che mi svegliavate voi.>
Mi dice immediatamente e sorrido.
<suocero e Sebastian?>
Con quella domanda ripenso a quel che è Successoe il fatto che ha bisogno di me.
<lui è voluto restare in America io invece...>
Non so che dire, o come giustificarmi per il mio ritorno.
<credo perché vi mancava il paese con tutti gli abitanti e per il compleanno di Tristan.>
<si è vero.>
Dico subito non pensando bene a quel che ha detto. Compleanno? È vero!! Oggi è il compleanno di Tristan, andrò da lui oggi così avrò l'opportunità di vedere Francisca.
<comunque non so se sarete il benvenuto oggi alla Villa.>
Mi dice Emilia risvegliandomi dai miei pensieri.
<non lo sono mai stato e poi è sempre mio figlio.>
<non intendo quello, intendo che oggi pomeriggio ci sarà una festa a sorpresa alla Villa.>
Una festa a sorpresa? Tipico di Francisca. Se è a sorpresa lei come lo sa?
<se è a sorpresa come fai a saperlo?>
<ho delle persone che hanno prenotato una stanza e sapete che poi tra una chiacchiera e un'altra, si sa qualcosa.>
<è vero, comunque andrò.>
<se volete far arrabbiare la Montenegro andate.>
La vedo inritata e capisco perché.
<Emilia io vado per Tristan, non per Francisca.>
<scusate.>
Le do un bacio sulla fronte e sto un po' alla locanda con le persone che non vedevo da tipo, per chiacchierare un po'.

Ciao a tutti, eccomi con una nuova storia, spero che anche questa vi piaccia😊❤

Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci AmiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora