Capitolo 21

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-" Alla prossima Bariiiiiiii! Siete stati un pubblico favoloso, come sempre!"
Ermal è in mezzo alla band, per i saluti finali. Concede ancora pochi secondi alle sue fan e poi si dirige verso gli scalini del palco.

Nel momento in cui scende il primo, si gira e fa uno strano cenno con la mano, che solo dopo alcuni secondi capisco essere destinato a me. Spingendo e pressando le povere ragazze vicino a me, riesco finalmente a tornare dietro il palco.

Tutti gli artisti di questo grande gruppo si stanno abbracciando, mentre Marco stappa una bottiglia di spumante appena agitato e la versa su Ermal. La scena è talmente bella ed esilarante che scoppio in una potente risata sonora.

-" Dottoressa! Questo è anche merito suo, vanga qua..."
-" No, Marco...pure tu noooooo."
In pochi istanti mi ritrovo completamente zuppa di ottimo spumante.
-" Ahhh vabbe, a questo punto... Un applauso alla band!"
Prendo una seconda bottiglia e ripagò Marco con la stessa moneta.

-" E chi si aspettava una tale reazione da te?"
-" È perché non mi conosci ancora bene, signor Meta..."
Ermal viene verso di me con un asciugamano al collo, mentre io tento di asciugare quello che posso con dei fazzoletti.
-" È inutile fidati... Quelli non risolveranno niente."
-" Non posso tornare a casa così Ermal!"
-" Tranquilla, passa da me e scegli qualcosa tra la roba di Cassandra."
-" Dici sul serio? Non si arrabbierà? "
-" Ora siete amiche no? E poi le ha così tanti vestiti che una maglietta in meno non la noterà mai... "
-" grazie... E grazie ancora per tutto questo."

Il cantante mi si avvicina e mi abbraccia, sollevandomi da terra. Entrambi abbiamo i rispettivi volti tra i capelli dell' altro e questo ci permette di restare perfettamente incastrati per alcuni minuti.
-" Già che ci sono e che il concerto di oggi ti è piaciuto, a casa ti faccio ascoltare una cosa particolare. "
-" Cosa, cosa?!?"
-" Vedrai."

Mano nella mano usciamo dal locale e una volta in macchina, mi accuccio vicino a lui, nel tentativo di trovare un pochino di calore in una serata fresca come questa. Lui non ci mette tanto a capirlo,così mi vede la sua giacca e mi circonda le spalle con un braccio.

Ormai quasi addormentata, Ermal mi annuncia che siamo arrivati, quindi raccolgo tutte le forze che mi sono rimaste e salgo nel suo appartamento. Non si stacca da me neanche per un secondo e la cosa mi piace.

-" Chiudi gli occhi!" mi dice prima di entrare.
-" Perché? "
-" Chiudiliii."
Faccio come mi dice, ma poi sento le sue mani sul mio viso e io d' istinto, ci poggio sopra le mie, sperando di non cadere.

Ermal mi conduce nella stanza, dopodiché sento scostare la tenda.
-" Apri gli occhi."
Resto completamente esterrefatta dalla vista della città. Posso vedere tutto il lungo mare e le sue meravigliose luci.
-" È, è bellissimo!"
-" Sapevo che ti sarebbe piaciuto."
Mi incollo al vetro, mentre lui si allontana.

Da qui mi sembra di toccare il cielo con un dito.
-" Ermal, era questa la sorpresa?"
-" No... No è ancora meglio, almeno lo spero."
Torna da me con due calici di spumante in mano.
-" Non credi che abbia avuto abbastanza spumante per oggi? Anzi... Per la vita?"
-" Magari la tua maglietta si, ma tu no."
-" Comunque, cosa vorresti farmi vedere?" dico accettando il calice.
-" Cin cin! Ma come siamo impazienti.. "

Ermal scompare per l' ennesima volta e io vado a sedermi sul divano.
-" Taaaa daaaaan!"
-" Un gira dischi? Ermal, mio zio ne ha 4..."
-" Tu farti stupire no eh? Sciocchina! La sorpresa è questo..."

Ermal tira fuori un disco in vinile da dietro la schiena e io per poco non inizio ad urlare, ma per adesso mi limito a coprirmi la bocca con le mani.
-" Sono c- canzoni tue?"
-" Dicono abbia un suono migliore... Così ho provato a incidere qualcosina..."
-" Ti prego, ti pregoooo mettilo!"
-" Aspetta, metti queste, altrimenti il vicinato si lamenta."

Indosso le cuffie che mi porge, mentre lui inserisce il disco e poggia sopra la puntina. Dopo pochi secondi la musica parte. Riconosco subito le note. " Lettera a mio padre" la sua canzone più cruda, più nuda, più sentita, di conseguenza la più bella.

Ascolto con attenzione parola per parola, nota per nota. Apprezzo ogni pausa, ogni fraseggio con gli occhi chiusi, fino a quando qualche lacrima non scende a bagnarmi il viso.

Il riccio le asciuga con i pollici, fermando le sue mani, a coppa, sotto il mio mento, facendomi battere il cuore ancora di più.
-" Non piangere ti prego, anche se fosse una stella a bagnare il tuo viso..."
-" C-come faccio a non piangere. È talmente bella, è talmente forte...è talmente te!"
Ci fissano per dei secondi che sembrano minuti. Al buio, illuminati solo dalle luci della città che entrano dalla finestra, tutto sembra perfetto.

I suoi occhi, così profondi, sembrano scavare nella mia anima. Le sue mani, che mi accarezzano prima i capelli, poi il viso e infine le braccia, mi provocano dei brividi pazzeschi.

La mia mano va dritta al suo petto, dove si ferma per apprezzare i battiti del cuore e poi piano piano risale, fino ad arrivare sulla sua guancia. Ermal si avvicina e posso sentire il suo fiato sul mio collo. È caldo e mi fa un po' di solletico.

Le sue labbra sono vicinissime al mio orecchio.
-" Tu sei bellissima. Non posso più stare senza di te. Non voglio."
Dopodiché mi bacia il lobo, poi scende sul collo per poi risalire sulla guancia, sull' angolo della bocca e infine sulle labbra.

Il primo contatto è dolce, delicato, quasi impercettibile e non mi basta. Mi sollevo leggermente e mi avvicino a lui, sedendomi a cavalcioni sulle sue gambe. A quel punto la sua lingua dischiude le mie labbra e inizia una dolce e passionale danza con la mia.

Io non lo fermo, ma ricambio. Ormai non desidero altro che lui. I miei sensi sono tutti annebbiati, annebbiati completamente da lui. Mi hanno sempre insegnato che un uomo si ama sia con l' anima che con il corpo e visto che la mia anima è già sua, adesso voglio che si prenda anche il mio corpo.

Voglio donare a lui la mia parte più intima, il mio io più nascosto, voglio darlo all' uomo che amo, perché non voglio che l' abbia nessun altro.
Così quando Ermal mi sfila la maglietta, io gli slaccio i pantaloni e la camicia, come se sapessi già cosa fare.

Infine lui mi solleva e mi porta in braccio in camera da letto, dove mi poggia delicatamente sul letto, senza far mai staccare le nostre labbra. Finisce anche di spogliarmi e di spogliarsi.

Ormai rimasti senza nessuna barriera fisica a separarci, posso ammirare il suo magnifico corpo sotto una luce diversa, mentre lui si precipita a baciarmi ogni centimetro di pelle, scendendo sempre di più, insinuandosi tra le mie gambe...

Quando la sua bocca risale e sento il suo essere uomo premere contro di me, capisco che è giunto il momento. Il momento di unire il mio corpo al suo,di amarlo senza riserve. Così con un colpo secco, ma contemporaneamente estremamente delicato, Ermal ci unisce, lasciando che uno ami l' altro con tutto sé stesso.

Questa è la notte più bella della mia vita.

L' angolo di Melissa
Buon ferragosto tesori miei! Vi avevo  detto che sarebbero iniziati i veri colpi di scena...spero che il capitolo vi sia piaciuto! Mi raccomando, oggi mangiate, divertitevi e relaxatevi😘😘😘🐺🐺💕 p.s. per oggi vi ho concesso il capitolo qualche ora prima ahah non abituatevi💕

Era una vita che ti stavo aspettando-Ermal Meta- Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora