Capitolo 17

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Non faccio in tempo a fermare mio fratello, che gli si scaraventa addosso. Forse non avrei dovuto dirgli tutta la verità nei dettagli di questa " storia " con Ermal, ma lui è il mio fratellone e a lui non posso nascondere nulla.

-" Gio! Ma sei impazzito? "
-" Il bastardo ti ha fatto stare male!"
-" Ma sei scemo? Anche tu saresti dovuto tornare qualche sera fa e invece non ti sei fatto neanche sentire! Hai idea di come mi sia sentita? Oppure vogliamo parlare del fatto che ti sei arruolato nell' esercito? E di quando hai partecipato a quella missione? Tutti mi fate soffrire, ma non per questo vado in giro a picchiare la gente."

Vedere Ermal, senza sensi, disteso per terra, mi fa ridere un po', sembra un bambino addormentato, peccato che gli si stia gonfiando l' occhio. Chiedo aiuto a degli infermieri, che lo sollevano e lo portano in una stanza, dove mi consigliano di poggiare del ghiaccio sul gonfiore.

Vorrei che dormisse più spesso, quando è con me. Almeno non parla e non mi confonde. Gli avevo chiesto di non seguirmi e lo avevo anche sgridato in malomodo, ma invece lui ha fatto di testa sua e mi ha seguito fin qui. Sento le lacrime solcare il mio viso, sono un mix di felicità per i sentimenti verso quest'uomo e di tristezza per la storia di mia zia.

Non riesco a trattenermi oltre,così inizio a lasciargli una scia di piccoli e delicati baci sul viso, finendo inevitabilmente per bagnargli di lacrime la maglietta. Poggio la testa sul suo petto e indirizzo il mio sguardo verso di lui, così posso continuare a tenergli il ghiaccio mentre ascolto i battiti del suo cuore.

-" Che dolce risveglio... "
-" Ehi! Come ti senti?"
-" Come se mi avessero buttato un sacco di pietre sull' occhio. Vale, ti prego non piangere, ci sono io."
-" È...è tutto sbagliato, niente doveva andare così. "
-" Nessuno merita di stare male. Ma è tanto grave?"
Mi limito ad annuire e lui apre le sue forti braccia, per permettermi di ributtarmici dentro.

-" M- mi dispiace,ma Giovanni è estremamente geloso. Perdonalo." riprendo il discorso dell' occhio.
-" Non credo possa esserci amicizia tra noi."
-" E perché? "
-" Perché anche io sono geloso di te e non voglio che nessun altro ti abbracci."

Prima di rispondere resto lì, ferma a fissarlo negli occhi.
-" Ermal... Ma che hai capito? Lui non è un ragazzo qualunque, lui è mio fratello maggiore!"
Ermal mi guarda con una strana espressione che piano piano cambia.
-"Ahahahahahahah sono un perfetto imbecille."
-" In effetti, per una volta hai ragione."

Per l' ennesima volta ci riabbracciamo e questa volta non voglio staccarmi, ma devo, devo tornare di là, da mio fratello e attendere notizie dell' intervento di mia zia. Pare che le abbiano trovato un tumore al fegato, uno di quelli brutti che aveva iniziato a sanguinare e per questo lei aveva dei forti dolori.

-" Vale, finalm..."
Non volevo lasciare Ermal, così l' ho preso per mano e l' ho portato in corridoio con me.
-" Ehm...Ermal, lui è mio fratello Giovanni. Giovanni, lui è Ermal Meta."
-" S-senti amico, scusa per il pugno, ma sai, quando c'è di mezzo mia sorella e una situazione così... "
-" Tranquillo, nulla di grave, ho le occhiaie che maschereranno l' occhio nero. Comunque bel gancio!"
-" Esercito italiano, quindicesima divisione, reparto speciale."
-" Fidati...in quel pugno lo speciale si sentiva."

Ci sediamo tutti e tre nella sala d' attesa e i minuti e le ore sembrano interminabili.
-" Aspetta Vale, ti avevo preso dei fiori!"
-" Si, li ho visti, grazie...ma le inservienti hanno portato tutto via, dopo che sei svenuto."
-" Ah..."
-" Comunque erano stupendi."
Gli lascio un bacio sulla guancia e poi poggio la testa sulla sua spalla, dove per la stanchezza mi addormento.

-" Sorellina, sveglia... "
-"mhm?"
-" Zia Margherita è uscita, è andato tutto bene, anche se la convalescenza sarà dura."

Scatto in piedi e corro in terapia intensiva per vedere mia zia. La saluto di dietro un vetro, come sempre ormai, in lacrime e solo adesso posso tirare un respiro di sollievo.

-" Vale, dovresti mangiare o bere qualcosa. Ora sta meglio, ti prego, mangia qualcosa. "
-" Tuo fratello ha ragione...venite, vi porto io in un posto qua vicino."
-" No tranquillo, io ho mangiato di recente, porta lei..."

Non ho voglia di discutere, quindi seguo Ermal senza troppe storie.
-"Ehi Mimmo"
-" Tu vedi chi c'è! Fatti abbracciare "
-" Lei è Valeria."
-" Bella di zio, ti vedo sciupata, cosa posso offrirti?"
-" U-un cappuccino andrà più che bene. Grazie"
-" Non puoi prendere solo quello Vale."
-" No, tranquillo, mi basta."

Sono ancora stanca e sinceramente non ho molta fame, volevo solo prendere un pochino d' aria. Ci sediamo ad un tavolo sul retro, questa è la pecca del mio cavaliere, non può farsi vedere in pubblico.
Ermal mi prende la mano e l' accarezza, io mi limito a guardarlo, con la testa poggiata sulla mano, lasciando che il vento movimenti i miei capelli.

-"Non voglio che in questi giorni resti da sola..."
-" Non sarò sola, Giovanni resterà un po' di tempo."
-" E quando lui uscirà o farà i turni in ospedale?"
-" Ermal, so badare a me stessa per qualche ora."
-" Non sono tranquillo."
-" Da domani riprendo ambulatorio, ci vedremo lì e capirai se sto bene o no."
-" Per esempioooo... Io per colpa tua sto taaanto male, quindi magari potremmo recuperare i giorni di riabilitazione persi!"
-" Colpa mia? Sei tu che giri senza stampelle, spesso e volentieri. "
-" Tu dovresti mettermi sulla retta via... E invece..."
-" Cosa potrei fare per farla stare meglio signor Meta?"
-" Secondo me, delle lezioni extra e private potrebbero servire..."
-" Secondo te..."
-" Esatto."

Per la prima volta, dopo tanto, penso di poter stare più tranquilla, quindi decido di assecondare la richiesta di Ermal, dopotutto non succederà nulla di male.
-" Va bene signor Meta, ma ad una condizione... "
-" Quale?"
-"Che lei soddisfi un mio desiderio!"

L'angolo di Melissa
Quale sarà il desiderio della nostra Valeria? Voi come vorreste che proseguisse la storia? Io ho già tutto nella mia testa, ma vorrei vedere se qualcuna di voi ha un' idea di cosa accadrà in futuro 😘🐺💕

Era una vita che ti stavo aspettando-Ermal Meta- Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora