Questa è l' atmosfera che avrebbe dovuto esserci tra di noi fin dall' inizio. Stasera è tutto perfetto, sembra quasi una favola. Io, Ermal, Lucia e Marco. Saremmo stati proprio una allegra combriccola, senza contare Andrea, Dino e mio fratello.
Stiamo ballando come non abbiamo mai fatto prima, come se il veleno di qualche animale ci avesse ormai sopraffatto. Ridiamo, scherziamo e cantiamo come bambini. Inizio ad avere dubbi sulla scelta di due anni fa. Avrò fatto bene ad andare via? Forse avrei dovuto lottare almeno per la nostra amicizia.
Ermal mi prende per mano e mi sussurra qualcosa all' orecchio, ma io non lo capisco e alzo le spalle. Così lui si limita a tirarmi fuori dalla folla e a portarmi al tavolo.
-" Uuuuuuf! Che fatica...non ballavi così da..da ..."
-" Da anni ahahah!"
-" Esatto. Comunque ti stavo dicendo che avevi sete e che volevo andare al tavolo a prendere l' acqua. "
-" E c' era bisogno di portarmi con te?"
-" Voi ragazze andate in bagno in due e io non posso portarti a bere l' acqua?"Il riccio è seduto comodamente sulla sedia, con il sedere praticamente al bordo della seduta, le gambe distese, un braccio dietro lo schienale e uno a mantenere il bicchiere. La sua camicia è leggermente sbottonata sul petto e il sudore gli ha imperlato tutta la pelle. Devo cacciare via ogni cattivo pensiero.
-" A- allora...dici che abbiamo fatto un buon lavoro con i preparativi? "
Lui ride, come se avesse capito il mio imbarazzo. Si asciuga la bocca con il pollice, poi si gira verso di me e mi guarda dritto negli occhi.
-" Io direi di si... Ma piuttosto, cosa c'è tra te e l' inglesino?"
-"Andrew? Nulla, siamo solo amici."
-" A me non pareva proprio..." si lecca il labbro inferiore.Ma che sta facendo? Ci sta provando? No, no, ti prego. Già sto trattenendo il respiro, se si avvicina ancora credo che sverrò. Mi prende le mani tra le sue e le accarezza, poi torna a guardarmi.
-" Vale è da tempo che vorrei dirti una cosa, ma preso da tutto questo, non trovavo mai occasione."Il mio cuore inizia a battere ad una velocità spaventosa, sembra come impazzito e spero che lui non si accorga che le mie mani stanno iniziando a sudare.
-" S-si siamo stati molto molto impegnati. Matrimonio, cena, anelli, fiori..."
-" Shhhhh... Non sai chiudere la bocca per cinque minuti?" si avvicina pericolosamente alle mie labbra. " Lucia mi ha detto che avete incontrato Cassandra e mi ha anche detto come si è comportata... Io e lei...vedi...non...."
-" Valeeee! Eccoti."
-" A-andrew..."
-" Non vedi che stiamo parlando? " Ermal si gira stizzito, la l' inglese lo ignora.
-" Vale, mi stavo domandando se volessi ballare con me questo lento?"I suoi occhi mi dicono qualcosa e io non posso ignorarlo, così quando mi porge la mano, io l' afferro.
-" Ci vediamo dopo Ermal."
Andrew mi porta sulla pista con aria soddisfatta.
-" Dimmi che sono un ottimo amico! Ti ho salvata" mi dice mentre iniziamo a danzare.
-" Si, sei un ottimo amico. ". Ma mi ha salvata veramente? O mi ha solo strappata a lui?
-" Di cosa parlavate?"
-" Della cerimonia, di stasera e mi stava parlando di Cassandra."
Sento il suo corpo irrigidirsi.
-" Cosa ti ha detto?"
-" Nulla, sei arrivato tu ahah."Lego le braccia intorno al suo collo e poggio il mento sulla sua spalla. Per tutta la canzone non faccio che guardare dietro di lui, dove c'è Ermal. È come se i nostri sguardi fossero due calamite che si attraggono. Niente ci impedisce di guardarci. Penso solo a quanto vorrei che al posto di Andrew ci fosse lui.
-" Guarda è arrivata la torta!"
I due sposini tornano al centro dell' attenzione e dopo il brindisi di buon auspicio la festa si conclude.
-" Vale, domani puntuale! Ho bisogno di te da subito!"
-" Certo Lu. Ci vediamo domani...e dormiteeee!"
Prendo le mie cose e raggiungo mio fratello e Hanna, che sono spariti per tutta la serata.-" Andiamo?"
-" Certo Andrew "
-"Fermi fermi...dove vai damigella d' onore?"
-" Ermal, sto andando a casa a dormire... Dovresti farlo anche tu sai?"
-" non ricordi che dobbiamo finire di sistemare le fedi?"
-" Uhhhh è vero! Ragazzi, voi andate, poi vi raggiungo."Ermal mi prende per mano e il suo volto si ricopre di aria soddisfatta.
-" Smettila di gongolare..." gli dico mentre apre la porta del suo appartamento.
-" Non sto gongolando....anzi si solo un po' odio quell' inglesino sai?"
-" Ahahah ma non mi dire!"Rientrare nel suo appartamento, dopo tutto questo tempo, fa uno strano effetto. È tutto come ricordavo.
-" Ecco gli anelli, i nastrini e il cuscino.. "
-" Perché me li stai dando? Devo farlo io?"
-" Le donne sono più brave con la decorazione no? Io vado a farmi una doccia."
-" Maschilistaaaaaaa"Inizio a comporre il cuscino con le fedi, concrentrandomi al massimo, fino a quando non sono soddisfatta.
-" Sapevo di potermi fidare di te!"
-" Ah!!!!! Mi hai spaventata Ahahah. "
Il riccio mi si butta vicino e mi strappa il cuscino dalle mani.
-" Ehiiii fai attenzione!"Per riprenderlo gli casco proprio sul petto, ancora scoperto e umido per la doccia. I nostri visi sono ad una distanza troppo pericolosa, ma inalando il suo profumo, non riesco proprio a staccarmi.
-" Si si.. Proprio bello!"
Nello spostare una mano, mi rendo conto che ha una cicatrice sul fianco, che prima non aveva.
-" Ermal, ma questa?"
L' accarezzo solo con l' indice, troppo freddo rispetto alla sua pelle calda.Quasi lo sento gemere al mio tocco, fino a quando la sua mano non si posa sulla mia. Sono come un burattino sotto le sue mani. Lascia che gli accarezzi il corpo, mentre l' altra mano è ormai tra i sui ricci. Il suo sguardo non mi abbandona un secondo e i suoi occhi si sono accesi.
So bene cosa sta per capitare. Ci siamo già passati. Ma non riesco ad impedirlo. Si avvicina al mio collo dive lascia una scia di piccoli baci, provocando mi la pelle d' oca, più sussurra il mio nome all' orecchio. Io gli butto le braccia al collo e lo tiro più vicino a me.
Mi tiro su e vedo il terrore nei suoi occhi. Però io non vado via. Mi metto avanti a lui, sgancio i bottoni del tutone e lo lascio scivolare a terra, restando solo in intimo. L' ultima cosa che sento è un suo " wow" poi mi prende in braccio e mi porta in camera sua, dove si libera dei suoi pantaloni.
Perdo di nuovo il controllo e lascio che ancora una volta i nostri corpi si uniscano, lascio che le sue mani accarezzino il mio corpo, lascio che i suoi baci riempiano la mia bocca. Solo quando arriviamo al culmine capisco che gli sono mancata almeno quanto lui è mancato a me. E vedere il suo corpo, completamente nudo, illuminato dalla luna, amare il mio è un' emozione sempre nuova.
L' angolo di Melissa
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Era una vita che ti stavo aspettando-Ermal Meta- Wattys 2017
FanficChiamatelo come volete, destino, incontro casuale, chissà... ma una cosa è certa: da quel giorno nulla non sarà più lo stesso, loro non saranno più gli stessi. Cosa succede quando il cuore di un meraviglioso artista come Ermal Meta incontra la picco...