Capitolo 18

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POV ERMAL
" Ho visto da non vederci per tutte quelle botte." Credo di non aver mai apprezzato tanto i miei stessi testi, la prossima volta farò attenzione a ciò che scrivo, inizio a pensare siano dei presagi. Quel Giovanni ha veramente un gancio pesante,devo ricordarmi di non farlo mai arrabbiare.

Però il risveglio ne è valso la pena. Dopo essermi spaventato per averla vista tra le braccia di un altro, sono al settimo cielo per essermi risvegliato con lei, sul mio petto, a mantenermi il ghiaccio sull' occhio. Aveva un' espressione così angelica, in realtà la stavo osservando da diversi minuti, più o meno da quando ha iniziato a baciarmi e sarei rimasto a guardarla per ore, se non fosse che ha iniziato a piangere.

Vederla con le lacrime a rigarle il viso, mi spezza sempre il cuore, io voglio renderla felice. Ora sono qui, seduto a chiacchierare con lei, vorrei dichiararle tutto il mio amore, ma so che devo andare per gradi. Per questo mi limiterò a chiederle di passare più tempo insieme.

Il discorso prende una bella piega, ma alla fine lei mi spiazza con una strana richiesta.
-" Va bene signor Meta, ad una condizione..."
-" Quale?"
-" Che lei soddisfi un mio desiderio."
Cosa potrebbe volere da me? Fino ad ora non mi ha mai chiesto niente.

Mentre mi fissa, con aria vittoriosa, noto un particolare che prima mi era sfuggito. Al collo porta la collana che le ho regalato. Sorrido, perché nonostante avessimo litigato, quando è uscita di casa, ha preso d' istinto il mio regalo. Non so perché, ma la cosa mi tranquillizza.

-"Che cosa vuole la mia dottoressa?"
-" Voglio vedere un tuo concerto dalla prima fila e poi entrare nel back stage, sia del pre che del post concerto!"
Me lo dice tutto d' un fiato, come se fosse la cosa più assurda di questo mondo e capisco che lo fa per non perdere il coraggio che aveva preso. Non so perché, ma ha sempre timore di chiedermi qualcosa.

-" Tutto qui?"
-" Si!"
-" Credevo volessi un bracciale di diamanti o chissà cosa...che spavento!"
-" Vedi che per me vale tanto! E poi... Non dirmi che non me lo avresti preso."
-" In effetti ti avrei preso qualunque cosa...maaaa, tornando al concerto. Ne ho uno tra due settimane, stampella o non stampella io lo farò! "
-" Ehi caro, ma per chi mi hai presa? Sappi che tra due settimane sarà come se non fosse successo nulla. Sbaglio o già te ne Sbatti delle stampelle?"
-" Eh si, sono inutili... "
-" Sono un VALIDO SOSTEGNO per la tua caviglia, che già è in salute, per merito della MIA terapia."
-" Allora la ringrazio dottoressa... Sarò felice di accoglierla sul mio palco."

Valeria scatta in piedi e viene a sedersi sulle mie gambe, abbracciandomi.
-" Grazie grazie grazieeeeee."
Mi lascia un bacio in fronte, proprio come io avevo fatto poco prima con Marco, evidentemente siamo più simili di quanto crediamo.

Senza farmi prendere troppo dal momento, riaccompagno Valeria all' ospedale.
-" Sei sicura che posso lasciarti?"
-" Ermal, te l' ho detto, stai tranquillo e poi adesso c'è Giovanni con me." Mi da un secondo bacio sulla guancia " grazie di tutto, grazie di essere così... Così come sei."

No Vale, tu non hai capito niente. Grazie a te di essere come sei, sei tu che mi fai svegliare con il sorriso, sei tu che mi fai essere una persona migliore, sei... Sei tu che mi fai nascere l' ispirazione. Improvvisamente nella mia mente si affolla una serie di note, unite ad una marea di parole. Ho bisogno subito di un foglio, di una penna e della mia chitarra.

-" Tom!! Alla Meta caverna!"
In pochi minuti sono a casa, dove trovo Cassandra sul divano a chiacchierare al telefono.
-" Ermal, sei t..."
Non le lascio finire la frase, come spesso succede ormai, che prendo la chitarra e mi chiudo nella stanza magica. Qui seduto sulla mia poltrona, con la giusta atmosfera e il mio amato strumento butto giù l' abbozzo di una canzone.

-" Metaaaaaa!"
-" Ehe?
-" Saranno 10 minuti che sono entrato in questa stanza e tu neanche mi hai notato."
-" we  Dino, che ci fai qui?"
-" Passavo da queste parti. Ma sai che la tua donna è di là in un mare di lacrime?"
-" Cassandra sta piangendo? Ma se stava parlando al cellulare come sempre! "
-" Ohi, bella questa canzone...  Era una vita che ti stavo aspettando."
-" Grazie. Mi è venuta di getto."
-" Come sempre... Scommetto che è per quella dottoressa."

Non rispondo, ma mi limito ad abbassare lo sguardo e a sorridere, il suo pensiero mi fa sorridere.
-" Ci avreiiii giurato! Quella sera vi ho osservati bene. State bene insieme sai?"
-" Dinoooo taci, Cassandra non sa nulla e non sospetta nulla."
-" Un menage a troi .... Mhm, interessante. Però fratello, devi essere corretto con Cassandra."
-" Ma quanto sei scemooooo! Ma hai ragione, Cassandra non merita le mie bugie.

Dopo una chiacchierata con fratello Dino, ci salutiamo e io parto subito alla ricerca di Cassandra, per chiederle scusa del mio comportamento. Entro in ogni stanza, ma di lei neanche l' ombra. Provo a chiamarla e a mandare messaggi, ma nessuna risposta.

Inizio ad essere preoccupato, quando lei si arrabbia è come se scoppiasse la terza guerra mondiale. Chissà dove sarà andata, qui a Bari non ci sono le sue amiche o la famiglia. Decido di non farmi prendere dal panico e di uscire, se lei qui non c'è, io posso andare a vedere come sta Valeria.

Ancora una volta chiedo al povero Tom di accompagnarli, a fine mese gli aumenterò lo stipendio. Arrivo in ospedale e facendo attenzione a non farmi vedere dalla famiglia, chiamo Giovanni. Purtroppo lui mi dice che Valeria si è appena allontanata e che è andata in clinica per sistemare alcune cose in agenda.

Il cuore inizia scalpitare, sarà sicuramente andata ad aggiungere appuntamenti per la mia riabilitazione. Non ha aspettato neanche domani, è corsa subito. Stampelle in spalla, corro il più veloce possibile verso gli ambulatori, ansioso di rivedere il suo sorriso.

La vedo subito, seduta su una panchina sul viale antistante il fabbricato. Purtroppo tra me e le c'è un albero, che mi impedisce di vedere con chi sta parlando, posso solo osservare le sue labbra muoversi e le sue mani gesticolare, ma dalla sua faccia direi che non è una discussione felice.

Mi avvicino di più e se prima il mio cuore batteva troppo forte, adesso rischia di fermarsi. Vicino a lei c'è Cassandra in un mare di lacrime.

L' angolo di Melissa
Nuovo tramonto, nuovo capitolo😝 stavo pensando ad una cosa... Siamo al capitolo 18, poi ci sarà il 19... Ecco, succederanno una marea di cose dal 20 in poi, quindi tenetevi pronteeeee😘

Era una vita che ti stavo aspettando-Ermal Meta- Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora