Era una vita che ti stavo aspettando-Ermal Meta- Wattys 2017

Capitolo 40

POV ERMAL
Non avrei mai immaginato di stare così male, di provare tanto dolore. Il mio fisico è in piena salute, ma il mio cervello è sopraffatto dai pensieri e il mio cuore è a brandelli.

Sono il promotore del " vietato morire " , ma adesso è come se fossi morto e sinceramente non ho nessuna voglia di tornare a vivere se lei non è con me. A volte penso che vorrei non averla mai incontrata, ma poi inizio a ricordare ciò che lei è e ciò che mi ha fatto provare e ringrazio di aver avuto questo miracolo.

Io la amo. Le ho detto che la amo. Lei non ha ricambiato, anzi, mi ha lasciato. Ed ecco di nuovo quella fitta al cuore. Mi ha lasciato perché per colpa mia lei non è stata fedele a sé stessa. A questo punto non credo mi ami, ma credo che mi odi con tutta se stessa.

Però non mi spiego molte cose. Tipo l' armonia che c'era tra noi prima del matrimonio, l' intesa e la notte, anzi i momenti trascorsi come una persona unica, legati anima e corpo. Valeria mi ha donato la sua parte più intima e questo non lo capisco.

Marco non c'è, è in viaggio di nozze e sono felice per lui, ma vedere le foto felici che mi manda, mi fa venire voglia di spaccare tutto, perché so che non sarò mai più così felice. Ora trascorro le mie giornate su divano, steso a guardare la tv, bere birra e a provare qualche accordo senza successo.

Tutti quei programmi sulla riabilitazione personale dicono che il primo passo per andare avanti è ammettere di avere un problema, il mio è quello di aver perso l' amore della mia vita e fonte della mia ispirazione. Poi dicono di iniziare a pensare di andare avanti ed è quello che sto provando a fare, ma poi c'è il punto più difficile. Devo capire come risolvere il problema.

Come faccio a risolvere il problema se non ho il potere di farlo? Non posso costringerla a perdonami o ad amarmi, deve partire da lei. Dal momento in cui ha messo piede in Italia, l' ho seguita, ho trascorso ogni minuto della mia vita con lei, le ho fatto dei regali e so che se ha preso la sua decisione, non cambierà idea.

Il telefono inizia a squillare, ma non lo trovo e non ho voglia di cercare sotto tutta questa pila di vestiti e cartoni di pizza. Gli squilli sono tremendamente insistenti, così decido di buttare tutto all' aria e finalmente lo trovo.
-" Pronto?! "
-" Ehi amico, calma! "
-" Ciao Dino, dimmi... "
-" Senti, esci da quella fogna e vieni a pranzo con me e Andrea."
-" Guarda, non ne ho proprio voglia!"
-" Guarda che vengo a prenderti di peso. Anche io ho i miei impegni, ma per te sono disposto a metterli da parte un pochino."
Respiro profondamente.
-" OK va bene, ma non aspettarti che mi cambi."
-" No tranquillo, la tua tenuta da barbone dell' alto borgo ci sta bene. A tra poco cantante. "

Devo iniziare a immaginare di poter andare avanti. Devo sforzarmi. I miei amici arrivano subito a casa e insieme andiamo a mangiare un boccone in uno dei miei posti preferiti.
-" Ehi Ermal, l' altro giorno ho finito di rivedere la canzone che mi avevi portato."
-" Q-quale canzone? "
-" Quella senza titolo e senza ritornello. La musica era già molto bella, ho solo aggiustato alcune sbavature. Per il testo credo che debba vedertela tu."
-" Ah si! Bellissima, l' ho sentita anche io, mentre Dino la strimpellava un po', dì la verità... L' hai scritta per lei?"
-" Ragazzi io non ricor..."

Improvvisamente nella mia mente riaffiora il ricordo di quella canzone e con esso anche quelli sulla mia dottoressa. Stavo scrivendo quella canzone per lei.
-" Ermal...io..."
-" Ehm ehm..."
-" Io e Andrea, insomma, noi...crediamo che tu non debba ancora rinunciare a lei. Valeria è solo spaventata, impaurita. Questa non era la vita che aveva immaginato, tu non sei l' uomo che aveva immaginato. La prima volta che l' ho vista, ho capito che non era come tutte le altre e che quello che provava per te, non era solo semplice amicizia. "
-" Qui vi sbagliate! Lei non mi ama! Mi odia e me lo ha detto! "
-" No amico, ti sbagli tu. Tu ci hai detto che il motivo di tale odio è il fatto di essere andata contro i suoi principi...ma dove erano questi principi quando ha scelto di uscire con un paziente?" Resto stupefatto, non ci avevo pensato. " Lei ha scelto fin da subito di infrangere le regole per te e una amica, per quanto cara, non lo farebbe mai. Magari queste decisioni le ha prese il suo cuore senza comunicarle al cervello..."
-" Allora perché mi ha lasciato?"
-" Perché questa unica decisione l' ha fatta il cervello, senza comunicarla al cuore."

Per la prima volta da giorni vedo una luce in fondo al tunnel. È stupenda, chiara e luminosa e ha il volto della donna che amo. Per la prima volta da giorni sento che non devo arrendermi, sento che devo provare perché lei è stupenda e perché ne vale la pena. Lei la varrà sempre.

-" Ragazzi scusate...non posso restare, devo andare via!"
-" Ma come?! Non hai neanche ordinato!"
-" Andrea, lascialo andare...va Ermal, va!!!!!"

Scatto in piedi e inizio a correre. Nonostante tutto chiedevo ancora di lei,so che sta lavorando al policlinico, quindi devo correre lì. Sembra che tutto si stia ripetendo. Lei che scappa, io che corro per impedirle di andare via, ma questa volta non permetterò che mi abbandoni. Non importa se ci vorranno uno, due, cento giorni o tutta la vita, ma lei tornerà da me.

La canzone che ho scritto sei tu, sono io, siamo noi. Non posso perderti solo perché abbiamo paura. Credo in ogni singola parola che ho scritto devo solo farti capire che sono più forti di qualsiasi principio o timore.

Guarda il cielo sopra la città, sembra un mare infinito...c'è una stella che bagna il tuo viso, mentre ridi prendendo mi in giro. Sei bellissima anche quando sei incazzata col mondo... Mentre ti guardo sognare io penso.... Era una vita che ti stavo aspettando.

Però ora devi aspettarmi tu. Aspettami. Sto arrivando da te.

L' angolo di Melissa
Salve lupeeee! Grazie per tutti i voti e le letture, sto raggiungendo traguardi che nemmeno immaginavo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Pronte a sapere come proseguirà?? Vi aspetto per il prossimo
😘😘😘😘😘😘