Capitolo 2

1.3K 70 19
                                    

-"Dove sarà nei prossimi giorni signor Meta?"
-" Dalla sua espressione e dal suo tono... Direi che starò qui, vicino vicino a lei."  risponde alzando le spalle e con il suo meraviglioso sorriso.

Non ci avevo pensato. La sua fisioterapia durerà come minimo un mese. Quindi lo vedrò per almeno 30 lunghi giorni! Improvvisamente mi sento avvampare e capisco che ho la necessità di uscire da questa stanza.

-" Scusate, vado a prendere i moduli da firmare."
-" Dottoressa, non si preoccupi, vado io."
-" No infermiera, insisto io! Tu aiuta il paziente a scendere dal lettino."

Come Spidi Gonzales esco e una volta chiusa la porta e girato il corridoio, mi posso finalmente accasciare al muro per riprendere fiato.
Ancora non ci credo di aver incontrato Ermal Meta! Io sono una sua grande fan, conosco ogni sua canzone a memoria e seguo più concerti che posso. Mai e poi mai avrei immaginato che potesse diventare mio paziente.

Una marea di pensieri affollano la mia mente, ma come sempre c'è sempre il cerca persone a svegliarmi. Dal codice capisco che si tratta del mio nuovo paziente, quindi sempre scappando, prendo i moduli di dimissione e quelli di partecipazione alla tesi e torno da lui.

-" Scusate l' attesa... L-la fotocopiatrice non stampava."
-" Si sbrighi, c'è bisogno di un comunicato stampa!" mi sgridano dei signori
-" Calma ragazzi, fate fare il suo lavoro alla dottoressa." Sentir uscire quelle parole dalla sua bocca, mi fa imbambolare.
-"Ehm...ehm...si si, scusate. Signor Meta, il suo caso è proprio quello che mi serve per la stesura della mia tesi di laurea, le dispiacerebbe firmare questi documenti per partecipare allo studio clinico?"
-" Nooo non se ne parla! Il suo nome non può comparire su una tesi!" inizio ad odiare questi scimmioni in nero.
-" Senta, io qui non voglio speculare su nessuno! Su una tesi i pazienti compaiono in forma ANONIMA, capito? Di lui si saprebbe solo età e sesso. " Gli rispondo a tono.
-" A me sta bene... Se il mio corpo serve alla scienza, è tutto vostro."

Senza aspettare altri pareri, Ermal firma i documenti e dopo avergli assegnato un appuntamento per discutere del piano terapeutico lo saluto.
-" Buona giornata a tutti."
-" Buona giornata a lei."

Quel sorriso... Quel benedetto e santo sorriso!! Come faccio a non sciogliermi? Devo calmarmi.
Prima di andare a casa comunico alla dottoressa Rinaldi  ogni dettaglio e infine scappo a prendere il treno, come se non avessi già corso abbastanza.

Seduta nel mio vagone, in preda alla stanchezza più assoluta, indosso i miei amati auricolari e senza indugi faccio partire una sua canzone...

...Siamo su un treno che va, ma sembra di stare fermi 200 all'ora e chissà, perché ci sentiamo lenti. 
E pochi sanno com'è avere il fuoco negli occhi, che carbonizza i pensieri e accende i sogni...

I sogni. Sto diventantando ciò che ho sempre voluto, ho conosciuto il mio mito... Cos'altro mi devo aspettare domani? Forse dopo tutto il buio che mi ha circondato fino ad adesso, riesco a vedere la luce, forse finalmente tutto sta girando a mio favore.

                             ⭕⭕⭕

Questa mattina mi sono svegliata davvero felice. È una bella giornata e sento un dolce profumino provenire dalla cucina.
-" Buongiorno mamma."
-" Buongiorno tesoro, visto? Ti ho fatto i pancake!"
-" Vedo, vedo...e adesso assaggio!"
-" Ieri ti sei addormentata di botto. Solitamente ti giri e rigiri."

Non posso dire di aver incontrato Ermal, lei è una donna dolce, quanto pettegola, sicuramente lo direbbe a mezza città.

-" N-no mamma, t-tranquilla, ieri ho solo corso più del solito, poi inizia anche a fare caldo..."
-" Sei sempre stata di pressione bassa, quindi oggi fai una bella colazione! "
-" Ohhh si puoi contarci."

Finito di abbuffarmi corro in bagno a sistemarmi. Finisco il mio " rituale di risveglio " con abbondante acqua fredda sul viso e infine mi lavo, mi trucco e mi vesto. Allo specchio non sembro male, ho un bel fisico e un viso carino e pulito, peccato che mi devo cambiare con quella orribile divisa rosa- salmone.

-" Tesoro, sbrigati o perderai il treno!"
-" Si mamma, ho finito."

Prendo velocemente la borsa e noto che mi cade qualcosa. Avrei preferito non accorgemene. Ogni volta che vedo un suo ricordo sto troppo male, lui mi ha fatto troppo male. Tra le mani stringo una nostra foto, che credevo di aver messo da parte, ma forse mi è sfuggita.

Ammetto che un piccolo sorriso è spuntato sul mio viso. Questa ci è stata scattata quando siamo andati al mare in Sicilia. Lui mi ha presa di peso e buttata nell' acqua fredda, non so quanto ho gridato. Però, allo stesso tempo sento la rabbia salire e impossessarsi di me, quindi l' appallottolo e la butto via.

-" Ciao mamma, ci vediamo stasera!"
-" Si tesoro, anche tuo fratello sarà di ritorno per cena."

Quando arrivo al policlinico di Bari sento sempre il fiato mancarmi. Il suo ingresso monumentale è veramente stupendo, soprattutto la sera, ma anche al mattino fa la sua figura. È immenso, come se fosse una città nella città e fortunatamente i miei ambulatori sono vicinissimi all' ingresso.

-" Buongiorno a tutti!"
-" Salve dottoressa"
-" Mariaaaa, di chi sono questi dolcetti?" dico, assaggiandone uno.
-" La figlia di Michele si è laureata."
-" Uh che bello, fagli  tanti auguri. Maaaa, a me che spetta oggi?"

Senza aprire bocca, mi rifila un' altra pila di scartoffie da riempire, una serie di messaggi della dottoressa Rinaldi e degli appunti con i miei pazienti di oggi.

-" Maria, qui c'è un errore, il signor Meta lo avevo inserito per domani, non per oggi."
-" La dottoressa ha ritenuto più opportuno iniziare da oggi."
-" Da oggi?? M- ma..."

Miseria! Poteva almeno avvisarmi, non ho fatto neanche un piano di trattamento. Mi sa, che anche oggi non sarà una giornata tranquilla.

Per prima cosa faccio il giro delle visite, scatto alcune foto delle caviglie dei miei pazienti, raccolgo dati e mi aggiorno su come stanno i loro gattini e figli... Bello il contatto con il pubblico... Si...

Poi compilo tutte queste carte e infine, con un bel cornetto ai frutti di bosco e con il sostegno dei miei libri, faccio un piano per il mio nuovo paziente.

Uni dei miei più grandi difetti è quello di lasciarmi trasportare dai momenti e adesso, pensando a Ermal, ho solo voglia di sentire le sue canzoni.

-" Vale!!!! " Maria compare avanti a me, muovendo energicamente le braccia.
-" Dimmi"
-" Il tuo...paziente ti aspetta nell' ambulatorio 4"
-" Ma che ore sono? Quanto tempo sono stata qui? Ohhh miseriaaaa"

Scatto in piedi, prendo l' occorrente e lo raggiungo. Prima di entrare prendo un bel respiro e cerco di calmarmi.
-" Buongiorno. "
-" Salve dottoressa "

È seduto sul lettino, con un pantalone scuro e una camicia bianca arrotolata sui gomiti. Il fatto che sia sbottonata sul petto, mi impedisce di pensare, ma devo concentrarmi. Poi quei ricci...

-" Allora signor Meta, ha avuto fastidi diversi rispetto a ieri?"
-" No, direi di no."
-" O-ottimo, prego, ho stampato delle copie del programma insieme, così tutti sarete aggiornati."
-" Efficiente questa dottoressa. "
-" Grazie, signor Meta, è il mio lavoro"

Infine mi tende la mano.
-" Sarà un piacere lavorare con lei".

L'angolo di Melissa
Ammetto che scrivere questa storia mi sta venendo spontaneo e mi sto divertendo! Voi che ne dite?
Baciiii😘

Era una vita che ti stavo aspettando-Ermal Meta- Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora