Il battaglione degli amanti

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IL "BATTAGLIONE SACRO" TEBANO, 
detto anche
"Battaglione degli amanti di Tebe"
[ca. 378 - 338 a.C.].

(giovannidallorto.com) Quella del Battaglione sacro di Tebe (ieròs lòchos), noto anche come "Battaglione degli amanti"; "Falange sacra tebana"; "Armata di amanti ", è una delle poche vicende storiche adavere assunto una dimensione "mitica" nell'immaginario collettivo del mondo omosessuale contemporaneo.

Per questo solo fatto merita quindi d'essere esaminata in dettaglio.

Cos'è il "battaglione sacro"
 

Il "Battaglione sacro" è un corpo militare greco antico (del quarto secolo avanti Cristo) della città di , composto da militari professionisti , cittadini di Tebe e non mercenari.  
Nella Grecia classica quella del militare di professione non mercenario era una professione meno familiare che ai nostri giorni, dato che nelle città greche l'esercito era costituito dall'insieme dei cittadini, che in caso di guerra dovevano abbandonare le loro professioni e armarsi.  
In qualche caso, come a Sparta, l'intera vita dei cittadini era scandita dalle esigenze dell'addestramento militare, che non si arrestava nemmeno in tempo di pace. La pratica stessa degli sport, diffusissima nel mondo greco, aveva fini militari, come rivela una serie di giochisopravvissuti fino ai nostri giorni: la lotta, l'equitazione, il tiro con l'arco, la scherma, il lancio del giavellotto...

I componenti del "battaglione sacro", invece, non esercitavano altre attività ma, in quanto professionisti, erano mantenuti a spese pubbliche.  
E in quanto professionisti, dimostrarono appunto una "professionalità" e un'efficacia in guerra che contribuì alla breve egemonia militare tebana, sotto  ed , i quali approfittarono della condizione di prostrazione in cui si trovavano le due superpotenze greche, Atene e Sparta, dopo la disastrosa e interminabile "Guerra del Peloponneso", per far emergere Tebe quale potenza regionale dominante.

Questo dominio fu però spezzato dalla monarchia dei macédoni, che sconfissero i tebani nella battaglia di  [338 a. C.], ed arrivarono poi, con Alessandro Magno, a sottomettere oltre alla Grecia anche l'immenso impero persiano.

Questo è il contesto storico della vicenda. 
 
La leggenda

Secondo la leggenda, assai diffusa nel mondo gay e non solo, un aspetto particolare di questo corpo militare era che i suoi componenti sarebbero stati tutti legati, a due a due, da rapporti amorosi di coppia.  
I componenti delle coppie erano tutti d'età diversa, e in ciascuna il più adulto, l'amante (l'erastés), proteggeva, istruiva e sorvegliava il più giovane, l'"amato" (l'eroménos).

Aggiungiamo (questo non lo sappiamo dalle fonti che ci parlano di questa istituzione, ma lo ricaviamo dal contesto della cultura greco-classica relativa all'omosessualità) che al più adulto era riservato il ruolo sessuale dell'"attivo", e al più giovane quello del "passivo", con però un cambiamento di ruolo nel passaggio all'età pienamente adulta e al ruolo dell'erastés.

Sempre secondo la leggenda, fu l'amore reciproco a dare ai combattenti una foga speciale, che rese  imbattibile la "falange sacra" fino a Cheronea. Ognuno dei trecento militari era disposto a tutto, anche a dare la vita, per salvare nei pericoli della battaglia colui che amava.

L'eromenos era inoltre stimolato dal sentimento di emulazione nei confronti dell'erastés, avendo la necessità di dimostrarsi, ai suoi occhi, all'altezza delle sue aspettative, mentre l'erastés aveva l'esigenza di dare sempre l'esempio di comportamento eroico e valoroso, se non voleva rischiare di scadere nella considerazione dell'eromenos, perdendone l'amore.

 Le fonti

Le fonti storiche sui cui si basa questa leggenda sono in realtà "la" fonte, dato che i tre documenti antichi che ce la tramandano sono tre versioni diverse dello stesso racconto, opera della stessa persona, delle quali una sola versione parla esplicitamente di questo argomento.

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