Anche a scuola è caccia ai gay
Nonostante l'allarme per i suicidi, nelle classi di tutta Italia aumenta l'intolleranza, tra pestaggi e bullismo. Nelle grandi città si concentrano le storie più tragiche, di emarginazione e violenza. Ma le istituzioni non intervengono
DI TOMMASO CERNO
06 giugno 2014
Scritta omofoba all'ingresso del Liceo ''Scotti/Einstein'' di Ischia
"Se sei frocio, non venire a scuola... vai a battere!". Così, inciso col gessetto bianco sulla lavagna, mentre in classe se la ridevano dietro i libri alzati sui banchi. Succede in Italia, nel 2014, quello che l'Arcigay ha definito "annus horribilis" dell'omofobia, ma che sulle cronache e nel dibattito politico è stato un anno qualunque. Quella scritta contro un ragazzino è stata cancellata pochi minuti dopo da un professore. Ma il caso è rimasto confinato nei corridoi dell'istituto tecnico lombardo, senza trapelare. «Mi raccomando», ha detto il preside, «la cosa finisce qui». Non per Marco, però, 15 anni ad agosto, che ha raccolto libri e quaderni, si è rimesso lo zainetto in spalla e se ne è andato via. Ora se le trova scolpite nella mente, quelle parole, proprio come sono incise sul porfido davanti all'istituto Galileo Ferraris di Roma gli insulti a un altro gay: "Frocio", hanno dipinto in strada pochi giorni fa, seguito dal cognome del ragazzo. E non basta certo una spugna per lavare un insulto, quando arriva dritto dai coetanei, dal suo stesso, piccolo mondo di amici che, all'improvviso, sono diventati i suoi aggressori. Quelli con cui fino a poche settimane fa giocava a pallone o alla play station, quelli che lo facevano ridere e all'improvviso si divertono a vederlo piangere: «Io amo la vita», racconta Marco a "l'Espresso", «ma da quel giorno non faccio altro che ripensare a quelli che si sono uccisi, gettandosi nel vuoto». Un vuoto interiore, un vuoto che la scuola italiana fa fatica a colmare. Perché nelle nostre classi l'omofobia è una piaga che nessuno cura. La violenza più nascosta e insidiosa. Un allarme inascoltato che sale dai banchi, forte quanto i calcinacci che cadono dai tetti, le aule diroccate, gli impianti che non funzionano.
Un allarme ignorato dalle istituzioni, censurato dai genitori e spesso anche dagli insegnanti . E così, anno dopo anno, sono sempre di più i casi che emergono grazie a Facebook. Gay giovanissimi che, alla faccia del silenzio dei grandi, sfilano al Pride, a partire da quello di sabato 7 giugno a Roma, per far sentire la propria voce. Sono studenti delle superiori, vittime di insulti e violenze, in marcia fianco a fianco ai loro coetanei che, già a 14 o 15 anni, hanno fatto invece il "coming out". Una nuova generazione di omosessuali e lesbiche che vive più apertamente. E, nel farlo, finisce per scoperchiare l'omofobia rimasta sotto il muro dell'omertà.
ha collaborato Simone Alliva
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Diviso in 5 parti. Buona lettura.
-C
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Curiosità LGBT
De TodoCuriosità LGBT Vari avvenimenti che hanno fatto parte della storia LGBT. Approfondimenti sull'Antica Grecia, sulla Bibbia, sui poeti gay o che si suppone che lo fossero e che lo sono, episodi di omofobia, coming out mai fatti ecc... Buona lettura. ...