Io sono Gay

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Io sono Gay

DI THOMAS · PUBBLICATO 17 OTTOBRE 2009 · AGGIORNATO 4 NOVEMBRE 2010

Io sono gay.

Ho un lavoro. Una casa. Una famiglia. Degli amici.

Io sono gay.

Pago le tasse. Le bollette. I contributi. Pago il mutuo, compro a rate.

Mangio.

Mi vesto.

Faccio la spesa, leggo un libro, ascolto una canzone.

Io che sono gay vado in bicicletta. E l'estate vado al mare. E torno dai miei genitori. Ogni Natale.

Io sono gay e ho la mia squadra del cuore, ho l'auto e il cellulare.

Ho dei colleghi, un capoufficio, sono gay e ho la lavatrice, il frigo, il forno, la lavastoviglie.

Sono gay e ho l'assemblea di condominio ogni tre mesi, vado dal dottore se sto male, prendo l'aspirina e lo spray nasale se ho il raffreddore.

Sono gay e devo dire che non posso fare a meno di studiare.

Vado a scuola sin da bambino e proseguo finchè ce la posso fare.

Mi laureo e divento dottore, avvocato, architetto. Oppure mi fermo prima e comincio a lavorare.

E sono gay.

Mi piace il sesso.

Mi piace darlo e riceverlo. Scambiare baci, carezze e... penetrazioni.

Sono gay anche tra le lenzuola.

E capita che mi innamoro. Capita che uno sguardo, un sorriso, una frase mi tocchino dentro; e che qualcuno diventi per me la cosa in più importante proprio in quel momento.

E a volte non sono ricambiato. Allora non dico nulla, resto in silenzio e soffro da lontano.

Altre volte invece è come una magia. Ci riconosciamo. Ci prendiamo per mano.

E viviamo insieme, nella stessa casa, dividiamo tutto, sempre, affrontiamo uniti ogni giornata, che sia bella o brutta, che sia gioiosa o sfortunata, che piova o ci sia il sole. Per anni.

Io sono gay e invecchio col mio amore.

Io sono gay e guardo la televisione. Il telegiornale.

Sono gay e mi fa schifo la mafia. Sono gay e credo fermamente nelle idee di Falcone e Borsellino, nei loro valori.

Credo in Dio.

E sono gay.

Credo che esista una onnipotenza incommensurabile, un amore senza confini, che mi ha dato la vita, mi ha donato il respiro, mi ha fatto persona in mezzo ad altre persone.

Credo in Dio e recito il Padre Nostro, la prima preghiera che mia madre, da bambino, mi ha insegnato.

Io sono gay e qualche volta guardo il mare. Chiudo gli occhi e ascolto lo schiaffo dell'onda sugli scogli, poi la carezza colma della risacca.

E mi siedo un po' distante per stare a un passo dal vento. E se laggiù c'è un enorme disco rosso a galleggiare... mi commuovo.

Sono gay e mi sento solo. Davvero. Per la strada, tra la gente, impazzando, a destra e a manca, come facciamo sempre, tutti insieme... Mi sembra di vedere un solo uomo.

Sono gay e vado a votare. Guardo manifesti di volti che promettono e non manterranno mai; sono gay e passo, come diceva Gaber, la mia vita a delegare.

Sono gay e penso a gruppi di maiali che mi insultano e mi ammazzano di botte.

Perchè sono diverso.

Ma mentre bastonano

Non spiegano mai

diverso da che

©Thomas Pistoia

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