(3/8) Ha inizio la persecuzione

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10 maggio 1933, i nazisti bruciano opere di autori ebrei e la biblioteca dell'Institut für Sexualwissenschaft oltre ad altre opere considerate undeutsch, "non tedesche"

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10 maggio 1933, i nazisti bruciano opere di autori ebrei e la biblioteca dell'Institut für Sexualwissenschaft oltre ad altre opere considerate undeutsch, "non tedesche".

Alla fine di febbraio 1933 l'influenza in certo qual senso moderatrice di Röhm s'indebolisce, il partito può così dare il via in grande stile alla "pulizia" della capitale dai club di omosessuali e "omofili"; mette fuorilegge qualsivoglia pubblicazione inerente ad argomenti sessuali e vieta l'attività a tutti i gruppi ed associazioni gay e lesbiche esistenti.

Il 6 maggio 1933 la gioventù hitleriana della "Deutsche Studentenschaft" compie un attacco organizzato contro l'Institut für Sexualwissenschaft (L'Istituto per la ricerca sessuale istituito nel 1919 da Hirscheld); pochi giorni dopo la biblioteca raccolta in 35 anni di lavoro l'intero archivio vengono dati pubblicamente alle fiamme lungo le strade attorno all'Opernplatz: 20 mila tra libri e riviste e più di 5 mila immagini sono così andate irrimediabilmente distrutte. Ma vengono anche sequestrate lunghe liste di nomi e indirizzi di veri o presunti omosessuali che erano conservate al suo interno.

Inizialmente Hitler protesse Röhm dagli elementi estremisti del partito nazista che vedevano nella sua omosessualità una grave violazione delle norme profondamente omofobe del partito. Nel tempo però Hitler rivide questa posizione quando sentì minacciato il proprio potere da parte di Röhm. Nel 1934 durante la Notte dei lunghi coltelli, un'epurazione da coloro che lo minacciavano, egli ordinò l'uccisione di Röhm e sfruttò il pretesto della sua omosessualità per compiere ulteriori azioni contro le SA al fine di renderle innocue e docili al suo potere. Dopo aver consolidato il suo potere ed essere diventato Cancelliere, Hitler incluse la categoria degli omosessuali tra coloro che dovevano essere inviati nei campi di concentramento durante la Shoah.

Himmler era stato inizialmente un sostenitore di Röhm, ed obiettò che le accuse di omosessualità che gli erano rivolte fossero state costruite dagli ebrei per gettare discredito sulla figura del comandante delle SA. Quando però l'epurazione portò alla ribalta le SS comandate da Himmler in contrapposizione alle ormai domate SA egli divenne molto attivo nella campagna di soppressione dell'omosessualità. Egli esclamò: "Dobbiamo sterminare la radice e i rami di questa gente... gli omosessuali devono essere eliminati!".

Venne creata una sezione della Gestapo che aveva l'ordine di compilare speciali liste di individui omosessuali. Nel 1936, Heinrich Himmler, comandante delle SS, creò l'Ufficio centrale del Reich per la lotta all'omosessualità e all'aborto. Il decreto costitutivo di questo nuovo ufficio recitava:

« [...] Le attività omosessuali di una non trascurabile parte della popolazione costituiscono una seria minaccia per la gioventù. Tutto ciò richiede l'adozione di più incisive misure contro queste malattie nazionali. »

Ovviamente i rapporti omosessuali, considerati «sterili» ed «egoistici» vennero visti come un tradimento alle politiche demografiche di potenziamento del popolo non essendo i gay in grado di riprodursi e perpetuare così la «razza ariana» destinata ad essere padrona del mondo. Per la stessa ragione anche la masturbazione venne considerata dannosa al Terzo Reich, seppur trattata con minor severità:

« Gli individui più vili sono all'opera per intossicare la nostra gioventù, nel periodo più importante per il suo sviluppo. E lo Stato è incapace di reagire. Perché? [...] Perché tutti i partiti dai quali escono i Ministri, devono scendere a patti con i capibanda pederasti, che sono i loro amici politici [...] Questa contaminazione [...] è la prova della collusione irremovibile tra marxismo, pederastia e intossicazione sistematica della gioventù [...] tedesche, donne del popolo lavoratore, marciate con noi nazionalsocialisti e mandate al diavolo i vostri corruttori! »

(Il quotidiano nazista Volkischer Beobachter (Osservatore Popolare))

Quegli omosessuali che non dissimulavano il proprio orientamento sessuale o che non erano disposti a fare matrimoni di convenienza hanno cominciato così ad essere "raccolti" ed inviati a tempo indeterminato - come metodo curativo - a duri campi di lavoro in campagna. Più di un milione di tedeschi sospettati di "attività omosessuali" sono stati presi di mira, di cui almeno 100 mila sono stati arrestati, interrogati e processati, e non meno di 50 mila condannati alla carcerazione. Altre centinaia di uomini sono stati sottoposti a castrazione o sterilizzazione obbligatoria dietro ordine diretto dei tribunali.

Poco dopo l'epurazione dei vertici omosessuali (oltre allo stesso Röhm vi appartenevano anche Edmund Heines e Karl Ernst) delle SA nel 1934 effettuata durante la notte dei lunghi coltelli viene modificato in senso restrittivo il paragrafo 175, ampliandola così da poter perseguire anche i tentativi acclarati di seduzione sessuale, oltre alla masturbazione reciproca e gli scambi di lettere d'amore tra uomini: tutte queste potevano essere ragioni legittime che davano alla polizia il potere di procedere ad un arresto.

Hitler supponeva che l'omosessualità fosse un "comportamento degenerato" che rappresentava una minaccia alla capacità demografica dello stato e ne che danneggiava il "carattere virile". I gay vennero denunciati come "nemici dello stato" ed accusati come "corruttori" della moralità pubblica che mettevano in pericolo il tasso di natalità della Germania. Circa un milione di omosessuali divennero vittime del regime nazista anche se non venivano da subito trattati alla stregua degli ebrei; come componenti, seppur "deviati", della "razza padrona" si preferiva "convincerli" ad una "corretta" sessualità e e ad una "dignitosa" socialità. I gay che rifiutarono di conformarsi e modificare il loro orientamento sessuale vennero deportati nei lager dove vennero sterminati attraverso il duro lavoro imposto.

La persecuzione nazista degli omosessuali venne portata a termine principalmente attraverso l'inasprimento delle leggi omofobiche, il tristemente conosciuto paragrafo 175, in nome del quale 100.000 gay vennero arrestati, 60.000 condannati a pene detentive e un numero sconosciuto internati in ospedali psichiatrici.

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