Possibili origini iniziatiche della sessualità tra maschi
La forma più comune di relazioni omosessuali tra maschi in Grecia è stata la paiderastia, col significato di amore nei confronti dei ragazzi; era una relazione intrapresa tra un maschio più anziano ed un giovane adolescente e quest'ultimo veniva considerato un "ragazzo" fino a che non gli cresceva la prima barba. L'uomo più anziano si definiva erastes ed era colui in grado di educare, proteggere, amare e fornire un modello di virtù per i suoi eromenos, i cui maggiori valori erano la bellezza e la gioventù.
Le radici della pederastia greca si possono intravedere nel passato tribale della Grecia, precedentemente all'ascesa delle città-stato polis, come unità di organizzazione politica; queste comunità tribali sono state da subito organizzate per fasce d'età: quando giungeva il momento per un ragazzo di abbracciare la fascia d'età degli adulti e di diventare un uomo a tutti gli effetti, avrebbe dovuto lasciare la propria tribù di appartenenza in compagnia di un uomo più anziano per un periodo di tempo che veniva a costituire un rito di passaggio. L'uomo già adulto sarebbe stato tenuto ad educare i giovani nelle vie predisposte dalla vita greca e soprattutto alle responsabilità della vita adulta. Tutto questo s'intravede già ben compiuto nell'arcaica pederastia cretese.
Il rito di passaggio subito dai giovani greci nella preistoria tribale della loro Nazione si è, come detto, evoluto nella forma comunemente nota della pederastia greca, questo dopo l'ascesa delle città-stato. I ragazzi greci non lasciavano i confini della comunità, ma piuttosto si appartavano con uomini più anziani entro i confini stessi della polis; questi uomini, come i loro omologhi in precedenza, hanno svolto un ruolo educativo ed istruttivo nella vita dei loro giovani compagni. Allo stesso modo, proprio come in passato, hanno condiviso un rapporto sessuale con i loro ragazzi. Il sesso penetrativo comunque, è bene sottolinearlo, è prevalentemente stato visto come umiliante per il partner passivo e fuori delle norma socialmente accettata, si attuava di preferenza quindi il sesso intercrurale (tra le cosce).
Un codice sociale assai elaborato ha governato la meccanica della pederastia greca. Era dovere di un uomo adulto far conoscere in pubblico il ragazzo che aveva colpito la sua fantasia, d'altra parte era visto come socialmente appropriato per il più giovane fare per un certo periodo di tempo il ritroso prima di capitolare ai desideri del suo mentore. Questo periodo di attesa permetteva al ragazzo di garantire che il suo corteggiatore non fosse semplicemente interessato a lui per meri scopi sessuali, ma di intenderne l'aspetto più genuino ed emozionante per lui prima che gli venisse assunto il ruolo di mentore assegnatogli nel paradigma pederastico.
Il limite di età per intraprendere la pederastia in Grecia sembra essere quello dei dodici anni. Intrattenere rapporti sessuali con un bambino di età inferiore era considerato del tutto inadeguato, ma nessuna prova esiste di eventuali sanzioni penali collegati ad un tal tipo di pratica. Tradizionalmente, un rapporto pederastico poteva continuare fino alla crescita diffusa di peli sul corpo del ragazzo, momento in cui cominciava ad essere considerato un uomo adulto anch'egli; pertanto, il limite di età per il membro più giovane di un rapporto pederastico pare essere esteso dai 12 ai 17 anni di età all'incirca.
Gli antichi greci, nel contesto pederastico delle polis, sono stati i primi a descrivere, studiare, sistematizzare e stabilire la pederastia come istituzione sociale ed educativa, prova ne è data dai vari tipi che si erano diffusi. V'era difatti la pederastia spartana, lapederastia tebana e la pederastia ateniese tra le sue forme più importanti. È stato un elemento importante nella vita civile, militare, filosofica ed artistica. C'è infine un certo dibattito tra gli studiosi sul fatto che la pederastia fosse diffusa in tutte le classi sociali o invero limitata in gran parte all'aristocrazia. Anche se si potrebbe parlare più correttamente di pratica dis-educativa, cioè condizionatoria, che associa alla sottomissione ad una forma di pedofilia ricattatoria, come pagamento di una educazione comunque impartibile in modo asessuato. E allo stesso modo si potrebbero ipotizzare i danni psicologici da associazione mentale tra l'atto di sottomissione sessuale ed un eventuale prima esperienza di piacere o sconvolgimento dei sensi comunque ricavato, e successive devianze sessuali o tentativi di ripetere l'atto pedofilo contro altri minori. Plausibile quindi che qualche raro singolo afflitto da tendenze di prevaricazione, ma ricco di potere, abbia innescato questa pratica, che sia poi evoluta su basi di replicazione psicologica, fino a tentare di darle una legittimazione su basi sociali o psicologiche meritorie invece di chiamarla plagio, circonvenzione, ricatto, induzione ad una forma di prostituzione gay (sesso in cambio di istruzione, presentazione sociale, etc.).
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Curiosità LGBT
De TodoCuriosità LGBT Vari avvenimenti che hanno fatto parte della storia LGBT. Approfondimenti sull'Antica Grecia, sulla Bibbia, sui poeti gay o che si suppone che lo fossero e che lo sono, episodi di omofobia, coming out mai fatti ecc... Buona lettura. ...