CHAPTER SIX

3.9K 391 58
                                    

"Jimin, fermati," disse Yoongi, mentre Jimin cercava di sbottonare la sua camicia dell'uniforme. "Oh, andiamo," si lamentò Jimin, scendendo da Yoongi.

"Solo penso che sia una cattiva idea, quando tuo padre potrebbe entrare da un momento all'altro. Tra l'altro se ci vedesse così disordinati, saprebbe subito che sta succedendo qualcosa," cercò di ragionare Yoongi, e Jimin sbuffò, tirandosi le ginocchia al petto.

"Non è giusto," piagnucolò.

Il maggiore annuì, guardando in basso sul proprio grembo, accigliandosi leggermente. Il ragazzo più piccolo accanto a lui si sdraiò con fare drammatico, lasciandosi uscire un sospiro quando la sua schiena colpì il letto. "Il sesso ha depravato gli adolescenti, i veri problemi della gioventù oggigiorno," ridacchiò leggermente Jimin, mettendosi il braccio sugli occhi.

Yoongi rise "è tutto quello di cui si interessano tutti al giorno d'oggi, chi si veste meglio e chi fa sesso." Jimin si scoprì gli occhi per osservare l'alyto. Si mise di nuovo a sedere, posando la mano sulla spalla di Yoongi. "Facciamo qualcosa della serie 'non dovremmo farlo'," suggerì Jimin, i suoi occhi che si riducevano a piccole mezzelune all'idea che gli era venuta in mente.

"Sei davvero qualcosa di unico," Yoongi emise una risatina e Jimin scosse la testa, picchiettandosi il naso.

"Non sono un concetto, sono un enigma."

"Beh, qualsiasi cosa tu sia o non sia, penso che tu sia davvero eccezionale," si complimentò Yoongi con un sorriso, mentre Jimin si spostava per avvicinarsi ancora di più a Yoongi.

"Davvero?" chiese, mordendosi il labbro.

Yoongi fece di sì con la testa, i suoi occhi che balzavano sulle labbra del minore. Il ragazzo si protese leggermente in avanti, ma Yoongi lo fermò. "Dovresti chiudere la porta a chiave," propose, facendo annuire Jimin "astuto."

"Direi logico," Yoongi alzò gli occhi al cielo.

Jimin si alzò e si fece strada verso la porta, girando velocemente la chiave nella serratura prima di risedersi affianco a Yoongi.

Era la volta giusta. Yoongi era finalmente sul punto di raccogliere la propria mascolinità e baciare Jimin come si deve. Questa volta non si sarebbe tirato indietro. Fissò le labbra lucide di Jimin e il ragazzo sorrise. "È al gusto di fragola," sussurrò Jimin, accarezzando la nuca di Yoongi.

Quest'ultimo si avvicinò, strofinando delicatamente le proprie labbra contro quelle di Jimin. Il più piccolo fu colui che fece il passo successivo, premendo completamente le sue labbra contro quelle di Yoongi, cogliendolo di sorpresa. Quel minuscolo bacetto sulle labbra che gli aveva dato Jimin non era niente in confronto a questo. Le sue labbra erano soffici e il lucidalabbra aromatizzato sapeva di fragola sulle sue.

Jimin posò le mani su entrambi i lati del viso di Yoongi, le loro labbra che si muovevano in sincronia. Jimin spinse le labbra di Yoongi con la lingua, e, prima che Yoongi potesse acconsentire, sentirono bussare alla porta. "Ragazzi?"

Si separarono velocemente, le guance di entrambi colorate di rosso, e Jimin si alzò. "Arrivo!" Gettò un'occhiata al maggiore, il quale aveva il lucidalabbra sparso sulle sue labbra, e rapidamente lo pulì via al posto suo con la manica, prima di dirigersi alla porta. Girò la chiave e aprì leggermente la porta per vedere suo padre. "Hai chiamato?" domandò Jimin e suo padre sorrise. "Siete affamati?" si interessò e Jimin si voltò verso Yoongi seduto timidamente sul letto. "Hyung, vuoi mangiare qualcosa?"

"È meglio che vada a casa, magari un'altra volta," rifiutò gentilmente Yoongi, mettendosi in piedi. Jimin si accigliò con un cenno della testa. Il ragazzo salutò il signor Park e Jimin prima di uscire dalla casa, tirò fuori il telefono e chiamò Jungkook, sapendo che il ragazzo avrebbe voluto conoscere i dettagli su tutto.

bad side ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora