CHAPTER TWENTY FOUR

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"È così sexy," si lagnò Jimin, sbirciando dal minuscolo finestrino della porta della palestra. Yoongi stava facendo riscaldamento e Jimin era particolarmente desideroso.

"Che stai facendo?"

Jimin si girò velocemente, sbattendo contro la porta. Namjoon era davanti a lui e Jimin grugnì silenziosamente, sforzando il collo per guardare il ragazzo.

Perché questo tipo era così fottutamente alto?

O magari era lui ad essere basso, ma in entrambi i casi non voleva essere pestato per sbaglio.

"Ciao, Namjoon," sorrise Jimin.

"Sai che puoi entrare, vero?"

"Uh... no, non posso," disse Jimin e Namjoon rise.

"Sciocchezze."

Dopodiché il più alto afferrò Jimin per le spalle e lo trascino dentro la palestra. Lo accompagnò alle tribune, dov'era seduto Hoseok. Il ragazzo stava facendo i compiti tranquillamente con le cuffiette.

In seguito si fermò cercando di corteggiare Taehyung. Non stava funzionando. Hoseok aveva perlomeno creduto che Taehyung fosse un minimo interessato a lui, ma si sbagliava: Taehyung non prestava mai attenzione all'attrazione di Hoseok nei suoi confronti. Quelle di Hoseok erano avances sottili, un tentativo di fargli sapere di più, ma Taehyung lo interpretava solo come sua natura amichevole.

Jimin si tirò le ginocchia al petto, osservando subconsciamente l'allenamento di basket.

"Dunque, come sta il piccolo fidanzato di Yoongi?" chiese Namjoon, accarezzando la testa di Jimin. Quest'ultimo si guardò le mani.

Senza dire altro, Jimin si voltò a guardare la partita, vedendo Yoongi un po' distratto. Le sue ferite furono sostituite da delle nuove e il sangue di Jimin stava bollendo.

Hoseok e Namjoon si accorsero in fretta di com'erano diventate rosse le orecchie di Jimin.

"Tutto bene?"

"Le sue ferite," sibilò Jimin.

"Ah sì, ha detto che delle persone lo hanno assalito e cose così," disse Namjoon e Jimin si girò a guardarlo.

"Cosa?"

"È quello che ci ha detto," Hoseok alzò le spalle.

Jimin si rese conto che Yoongi non li aveva informati riguardo a suo padre o che questo aveva scoperto che fosse gay. Jimin chiuse la bocca, mentre continuava ad osservare Yoongi, che si stringeva il fianco ogni qualvolta pensava che nessuno guardasse. Era come se gli mancasse il fiato ancor prima di correre.

Forse era la combinazione della troppa corsa e il fatto che venisse picchiato in casa dal proprio padre, ma Jimin non poté trattenere un urlo quando vide quello che successe.

Gli occhi di Yoongi rotearono all'indietro e il ragazzo crollò per terra. Jimin fu il primo ad alzarsi e a correre da lui.

Raggiunse Yoongi prima che potesse farlo qualsiasi altro giocatore, cullando la sua testa.

"Oh merda," disse Namjoon con gli occhi spalancati, e insieme a Hoseok si fece strada dalle tribune. L'intera squadra era radunata intorno al ragazzo.

bad side ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora