Diciamo che le cose non erano mai migliorate per la ex coppia. Le loro vite erano miserabili. Erano passate un paio di settimane, la fine dell'anno scolastico era vicina e le cose stavano andando a rotoli.
Il padre di Yoongi era ammalato, si scoprì che aveva problemi di alcolismo, Yoongi non era mai nei paraggi quando c'era suo padre, perciò non avrebbe potuto sapelo. Sapeva che effetto aveva sulle persone, alta pressione sanguigna e malattie cardiache e molti altri problemi di salute, aveva il potere di danneggiare a tal punto le persone.
L'unica cosa che sembrava positiva per Yoongi era la borsa di studio che si era guadagnato per mezzo del basket.
D'altra parte, Jimin, beh...
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Yoongi cambiò canzone sul telefono, mentre camminava sul marciapiede verso casa. Era passata l'ultima settimana di scuola e lui ne era più che felice.
Quando sollevò lo sguardo il suo cuore finì quasi per balzargli fuori dal petto. All'inizio non riuscì nemmeno a capire cosa stesse succedendo.
"Jimin," disse Yoongi sottovoce quando vide il minore camminare per strada, mano nella mano con una ragazza più minuta. Yoongi digrignò i denti e gli occhi di Jimin incontrarono i suoi.
Jimin gli regalò un piccolo sorriso, ma Yoongi ringhiò a bassa voce e, quando lo oltrepassò, si assicurò di sbattere leggermente la spalla contro quella di Jimin.
"Hey!" si lamentò Jimin, lasciando la mano della ragazza per girarsi e fronteggiare Yoongi. "È stato piuttosto sgarbato," scattò Jimin.
"Il marciapiede non è stato fatto per farci camminare tre persone fianco a fianco, sbaglio giustificato," Yoongi fremette di rabbia.
"Non pensavo che potessi essere così rancoroso."
Yoongi rise.
"E io non pensavo che potessi trovarti la ragazza," rispose Yoongi, lanciando un'occhiata alla ragazza.
"Jimin, possiamo andare, per favore?" si imbronciò lei e Jimin si voltò nuovamente da lei.
"Certo."
Jimin riservò uno sguardo a Yoongi, il quale si stava già dirigendo dalla parte opposta dopo aver sentito parlare la ragazza. Jimin si morse il labbro e la ragazza fece scivolare la mano nella sua, tirandolo dietro a sé.
Yoongi girò l'angolo della sua via e Jimin si fermò. "Ci vediamo lì," le disse prima di correre verso la direzione di Yoongi.
Non appena raggiunse il maggiore, che era sul punto di imboccare il suo vialetto, gli saltò addosso. Lo aveva praticamente atterrato sul prato.
"Che cazzo!" urlò rabbiosamente Yoongi, cercando di liberarsi da Jimin.
Jimin afferrò le mani di Yoongi, bloccandole sopra la sua testa. "Toglimi le mani di dosso, moccioso, vai dalla tua fidanzatina," sibilò Yoongi.
Jimin lo contemplò dall'alto. "Mi manchi così tanto," confessò Jimin a corto di fiato.
"Eri tu che non volevi stare con me. È colpa tua," disse Yoongi, spingendo via Jimin.
"Io lo volevo, ma non potevo."
"Allora perché cazzo mi hai buttato per terra?"
"Io... non ne sono sicuro. Volevo fare qualcosa quando ti ho visto e sono andato nel panico."
Jimin si spostò per sedersi accanto a Yoongi, il quale, invece, cercò di svignarsela.
Jimin afferrò Yoongi per la maglietta, tirandolo verso di sé. Fece scontrare le labbra di Yoongi con le sue, ma piagnucolò quando Yoongi si staccò.
"Ho bisogno di te," frignò Jimin.
"Tu hai bisogno di Gesù," rise in modo beffardo Yoongi e Jimin si accigliò.
"È ridicolo, Jimin. Alzati e vai dalla tua ragazza."
"Non la amo."
Yoongi sospirò, rimettendosi in piedi. "Non posso farci niente, ti stai comportando da idiota sconsiderato, proprio come quando hai fatto la prima mossa con me quella prima notte. Un errore," si strinse nelle spalle.
"Possiamo solo parlare? Mi dispiace per tutto," supplicò Jimin. Yoongi grugnì e involontariamente si sedette sull'erba accanto a Jimin.
"Ho sentito che tuo padre è malato," bisbigliò.
"Già..." biascicò Yoongi.
"Quando parti per l'università?" indagò il minore, curioso.
"A fine estate."
"Questa conversazione è fredda."
"Principalmente perché non c'è più nulla di cui parlare. Riserva l'imbarazzo per quando riceverai il premio per aver recitato il ruolo dell'uomo più etero del mondo," sbuffò Yoongi, alzandosi di nuovo. Entrò in casa, lasciando Jimin seduto sul prato, in uno stato di shock.
"Stronzo!" gridò Jimin e la porta si aprì leggermente, spuntò la testa di Yoongi.
"Moccioso."
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"Ha una fidanzata," sospirò Yoongi, crollando sul letto.
Jungkook era seduto alla scrivania, mangiando uva e Yoongi percepì una folata di nostalgia.
Tornando a parlare di Jimin nella sua stanza, la cotta che Yoongi aveva per lui, tutto da capo. Solo che invece di sbavare dietro a Jimin, sentiva come se questi lo avesse distrutto.
"Intendi una vera fidanzata? Jimin è piuttosto gay," Jungkook tirò su col naso.
"So perché lo sta facendo," disse Yoongi, gli occhi fissi sul soffitto.
"Perché?"
"Per compiacere suo padre, e non vuole che gli altri pensino che lui sia diverso."
"Hey, pensala così, ci sono un casino di persone all'università. Mr. Borsa di studio, ci saranno tante persone curiose che vorranno sperimentare cose nuove, quindi avrai un bel po' di culo," rise fastidiosamente Jungkook.
"Oh Dio, proprio non vuoi saperne di stare zitto, vero?"
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bad side ; yoonmin
Fiksi PenggemarForse io sono il peccatore e tu il santo. ©MILKLIPS translated by parkfect