bad side ; yoonmin

CHAPTER TWENTY SIX

"Andremo al ballo insieme," sorrise trionfante Yoongi, il che fece sollevare un sopracciglio a Namjoon.

"Come?"

"Cosa intendi con come?"

Namjoon sospirò, aprendo la borsa e tirando fuori il volantino.

"Devono essere una ragazza e un ragazzo."

"Stronzate," sbuffò Yoongi, agguantando il volantino. Gli diede un'occhiata, aggrottando la fronte per la confusione.

"Non possono farlo, non è giusto."

"Mi dispiace, hey, avevo comunque in mente di saltarlo, non andarci e basta," puntualizzò Namjoon e Yoongi scosse la testa.

"È l'unico modo che Jimin ci possa andare, ora non può. Era così emozionato," grugnì Yoongi, lanciando uno sguardo al suo ragazzo che era dall'altra parte della mensa. Stava ascoltando con attenzione qualcosa che gli stava dicendo Jin.

"Faresti meglio a dirglielo adesso," suggerì Jungkook, mangiando le sue carotine baby.

Yoongi si alzò involontariamente, incamminandosi al tavolo di Jimin.

"Hey, Jimin, devi dirti una cosa," disse Yoongi, picchiettando la spalla del ragazzo. Il minore sollevò lo sguardo e sorrise all'istante.

"Torno subito," disse ai suoi due amici. Jimim si alzò, permettendo a Yoongi di trascinarlo fuori dalla mensa.

"Tutto bene?"

Yoongi annuì, portando Jimin alla loro classe. "Che succede?" indagò Jimin, incrociando le braccia e appoggiandosi alla cattedra dell'insegnante.

"Senti, a proposito del ballo..." incominciò Yoongi e solo il suono della parola fece saltellare Jimin.

"Sono così eccitato! Hyung, sarà divertentissimo, stavo guardando e ho trovato dei completi carini e tutto!" sorrise Jimin, buttando le braccia attorno al maggiore per la felicità. Era felicissimo anche al solo menzionare del ballo. Yoongi non voleva dirglielo, ma sarebbe stato meglio farlo prima che dopo.

"Jimin, devono essere una ragazza e un ragazzo, mi piacerebbe tantissimo portarti, ma non posso," lo informò Yoongi, impassibile.

Jimin si fermò immediatamente e abbassò lo sguardo, le sue braccia caddero ai fianchi. "Oh... okay, non fa niente, non è un problema."

Yoongi sollevò il mento di Jimin "hey, non devo andarci, Namjoon non ci andrà."

"No, no, va bene," sorrise Jimin in modo rassicurante.

"Perché dovrei passare il mio tempo quando posso stare con te?" sussurrò Yoongi, baciando il naso di Jimin.

"Non è niente di che," sospirò Jimin.

"Ma-"

"Vai," insistette Jimin, e un sorriso forzato si fece strada sulle she labbra.

"Ci penserò," cedette Yoongi.

"Voglio che tu ti diverta con i tuoi amici, è il tuo ballo di fine anno, è il tuo momento."

"Ma anche tu sei mio, quindi perché non posso optare per la mia cosa preferita, potremmo fare... non lo so... qualcosa di molto più eccitante," ghignò Yoongi, tirando Jimin al proprio petto. Jimin spalancò gli occhi.

"Sporco," rise.

Yoongi annuì, ma Jimin scosse la testa, prendendo tra le mani il viso di Yoongi e utilizzando il pollice per tirare in basso il labbro inferiore di Yoongi. "Che ne dici se..." disse Jimin, avvicinandosi impossibilmente vicino al suo ragazzo.

"Ti diverti al ballo e poi passi da me e ci divertiamo ancora di più," bisbigliò Jimin.

"Mi piacerebbe," acconsentì Yoongi con voce roca e Jimin ridacchiò.

"Ci vediamo più tardi, okay?" chiese Yoongi e Jimin fece di sì con la testa, sentendo le labbra del maggiore contro la propria fronte. Dopo di ciò, uscì di soppiatto dalla classe senza dire una parola. Jimin sorrise leggermente prima di mettere il broncio.

Non vedeva veramente l'ora di andare con Yoongi, però ora non poteva.

Lasciò l'aula, trascinando i piedi sul pavimento. Non avrebbe mentito, si sentiva depresso al sentire che non potesse andarci.

"Jimin! Eccoti qui! Ho visto Yoongi entrare nella mensa, ma tu non c'eri!" esclamò Taehyung, trascinando Hoseok dietro a sé mentre si faceva strada verso il suo amico.

"Oh, sì, ehm... non andrò al ballo," lo informò Jimin e Taehyung lo guardò con un'espressione confusa.

"Perché no? Eri così emozionato."

"Se fossimo una ragazza e un ragazzo, potrei andare, ma non sono una ragazza."

"Che cattiveria," si accigliò Taehyung, incrociando le braccia, è Jimin annuì.

"Lo è." Hoseok stava in piedi accanto a Taehyung buttando il braccio intorno alle sue spalle e Jimin strinse gli occhi.

"Cos'è questo?" chiese, puntando i due. Taehyung e Hoseok si scambiarono un'occhiata prima di staccarsi velocemente, Hoseok si passò la mano sul retro del collo, imbarazzato.

"Non è niente."

"Mi piace, è gay," rise Jimin, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Taehyung.

"Non mi piacciono i ragazzi."

"Stare con un ragazzo è divertente," frignò Jimin.

"Questa è una tua preferenza, perché vuoi così tanto che mi piacciano?"

Jimin gettò le braccia intorno al suo amico per la disperazione. "Così possiamo parlare di ragazzi insieme," si lamentò.

Hoseok era lì, impacciato, non sapendo cosa fare al momento. Nel migliore dei casi sarebbe fuggito.

"Torno alla mensa," disse Hoseok prima di correre via.

"Tae, gli piaci," constatò Jimin, picchiettando sul fianco dell'amico.

"Anche lui mi piace, come amico. Non mi piacciono i ragazzi," rispose Taehyung in modo impassibile. Jimin si arrese, rinunciando a discutere con l'amico. Era già abbastanza triste che si sarebbe perso l'occasione di trascorrere una notte speciale con Yoongi.

Sapeva che Yoongi molto probabilmente sarebbe passato a casa sua dopo il ballo, ma sarebbe stato un grande rischio. Con i suoi genitori al piano di sotto e le pareti sottili della sua stanza, il sesso ovviamente era da lasciar perdere perché non avevano intenzione di correre il rischio di venire beccati.

E se Jimin fosse stato beccato?

Cosa avrebbe pensato di lui suo padre se l'avesse scoperto?

Scosse la testa, non sarebbe successo. Non prima del momento giusto.

"Hey, sei ancora triste per la questione del ballo?" domandò con fare preoccupato Taehyung e Jimin si strinse nelle spalle.

"Lo aspettavo davvero con impazienza."

Taehyung gettò il braccio intorno alle spalle di Jimin.

"Su col morale, che ne dici se ci divertiamo, anche Jin sarà al ballo, perché tu, Jungkook ed io non ci vediamo?"

Jimin annuì con un sorriso.

"Non sembra niente male."