"Taehyung... che ci fai qui?" domandò Jimin, spingendo Yoongi il più lontano possibile.
"Hai saltato il consiglio della fraternità, ho sentito la tua voce nella palestra quando stavo uscendo," si accigliò Taehyung, squadrando i due che erano accoccolati assieme solo qualche secondo fa.
"Da quant'è che sei qui?" chiese Jimin, mentre Yoongi si guardava i piedi.
Sperava che Taehyung non avrebbe detto nulla a nessuno di quello che aveva appena visto.
"L'ho visto, mentre ti insegnava come lanciare la palla... e quel bacio sul collo," disse Taehyung, corrucciando la bocca.
"Tae- per favore non dire niente a nessuno di quello che hai appena visto, ti prego," supplicò Jimin, camminando verso il suo amico. Allungò il braccio per toccare quello di Taehyung, ma il ragazzo lo tirò indietro rigidamente. "Non toccarmi," sibilò prima di mordersi il labbro.
Jimin ritrasse la mano, lasciandola cadere lungo il fianco. Yoongi stava in piedi in lontananza, in uno stato di shock, con il contributo dei suoi nervi. Lui veramente non voleva che nessuno lo scoprisse. Avrebbero dovuto essere più prudenti.
"Tu non sei... o sì?" domandò Taehyung, non sapeva cosa dire o pensare.
"Per favore non odiarmi," pregò Jimin con voce spezzata. Lasciò cadere in basso la testa.
Non voleva che Taehyung lo venisse a sapere, non voleva che uno dei suoi migliori amici lo odiasse per essere quello che era. Non poteva cambiare chi fosse o cosa gli piacesse.
Taehyung chiuse gli occhi, scuotendo la testa.
"N-non potrei mai odiarti, Jimin," sussurrò Taehyung.
Jimin fece un cenno con la testa, sentendosi le mani umidicce. Non credeva che Taehyung intendesse quello.
"Non dirlo a nessuno. Soprattutto non dirlo a Jin hyung o ai miei genitori, Jin hyung mi odierebbe e i miei genitori mi ripudierebbero," disse Jimin, solo pensarci gli faceva venire un nodo alla gola. Gli angoli dei suoi occhi si fecero leggermente acquosi.
"Io... lo prometto," annuì Taehyung.
Jimin distese le braccia per abbracciare Taehyung, che indietreggiò.
"Non toccarmi," intimò Taehyung, facendo un passo indietro prima di girare sui tacchi e allontanarsi da lì.
Jimin era sotto shock, mentre Yoongi gli veniva lentamente incontro. Il ragazzo strinse silenziosamente la mano di Jimin, e quest'ultimo congelò al tocco. "Jimi-"
Dopo di che il ragazzo ritirò velocemente via la mano, i suoi pensieri su quello che era appena accaduto che lo perseguitavano.
"Dice di non odiarmi, ma io so che è così," balbettò Jimin, scoppiando improvvisamente in lacrime e scappando via.
Yoongi era scioccato al vedere Jimin scappare tutto d'un tratto. Il ragazzo aveva lasciato la sua borsa e Yoongi afferrò velocemente la propria borsa di lana e lo zaino di Jimin, pensando che avrebbe potuto benissimo fare i compiti l'indomani mattina, poiché l'avrebbe trovato nel suo armadietto della palestra. Trovare Jimin era la sua priorità assoluta in quel momento.
Uscì per strada, indossando ancora la sua tuta da basket, mentre cercava Jimin sulla strada che conduceva verso entrambe le loro vie. Si fermò quando scorse un moro familiare, seduto, curvo si se stesso sul cordolo con il viso tra le braccia.
Yoongi poggiò silenziosamente le borse e si sedette accanto a lui. Spostò delicatamente i capelli di Jimin dal suo viso, e il ragazzo lo guardò, le guance rigate dalle lacrime.
STAI LEGGENDO
bad side ; yoonmin
FanfictionForse io sono il peccatore e tu il santo. ©MILKLIPS translated by parkfect