N\A : Vi consiglio di leggere l'avviso a fine capitolo! Ho una sorpresa per voi! :)
" You called me up again tonight
But this time I'm telling you
We are never ever getting back together "Taylor Swift
"Non l'ho mai vista lavare i piatti in tutta la sua vita, dici che è preoccupante?"
"Sta pulendo quel cucchiaio da almeno dieci minuti, non sta affatto bene"In tutta risposta alzai il volume della televisione e lasciai cadere violentemente il cucchiaio nel lavello colmo di schiuma.
"I carcerati hanno molta più privacy di me in questo momento" alzai gli occhi al cielo sfilandomi i guanti gialli.
Era passata una settimana esatta dalla mia ultima conversazione con Dylan e non avevo ancora dato alcun segno di cedimento, forse perché io stessa ero la prima a coltivare un minimo di speranza.E più i giorni passavano, più quella speranza moriva, bruciandomi nel petto e lasciando dietro di sé una scia di cenere, di quello che era rimasto del mio cuore fortemente provato.
Era vero, mi ero date alle pulizie di stagione alla disperata ricerca di una distrazione alla quale aggrapparmi.
Ogni sera studiavo fino a quando gli occhi non si seccavano, per poi ricominciare il mattino successivo.
Era un ciclo infernale continuo che stremava all'inverosimile il mio corpo, con l'unico scopo di non permettere al cervello di realizzare ciò che Dylan mi aveva detto."Tesoro"
Tutti in quella casa provavano pena per me, me ne accorgevo dai loro sguardi perennemente preoccupati, da come cambiavano argomento ogni volta che entravo nel salotto.
"Perché non vieni con noi dai Monroe? Dovresti proprio vedere i gemelli come sono cresciuti" mamma mi accarezzò il braccio come se, al mio posto, ci fosse un cane zoppo in fin di vita.Odiavo vedere quell'espressione di compassione sul suo volto.
Non ero malata, non c'era alcun motivo di preoccuparsi di me, eppure, tutti loro sostenevano il contrario, come se, da un momento all'altro, sarei potuta andare fuori di testa."Passare la serata a fare da baby-sitter a Caleb e due gemelli piccoli non è molto allettante, mamma" risposi con un sorriso tirato.
Annuì comprensiva, in fondo, sapeva che avevo ragione.
"Spero di tornare prima di mezzanotte, se hai fame ti ho lasciato un toast nel frigo"***
Cara Jane,
qui va tutto bene, Dylan è tornato da Holland e la sua nuova famiglia, diventerà padre di un figlio non suo e la colpa è solo mia.Accartocciai il foglio di carta scarabocchiato e lo scaraventai contro una parete.
D'improvviso percepii tutta la rabbia di quei giorni affiorare come un uragano e spazzare via ogni mia riserva.
Fu come ricordare ogni cosa dopo mesi di amnesia, fui travolta dal dolore, dalle sue parole che si ripetevano e si susseguivano nelle mie orecchie fino a farle scoppiare.Mi dovetti appoggiare allo scaffale per non cadere, e lì la vidi, la foto che avevamo fatto il primo giorno di liceo e che poi Dylan aveva incorniciato, regalandomela.
I nostri volti così vicini erano smaglianti e luminosi, il mio volto era rivolto verso di lui mentre il suo braccio era stretto intorno alle mie spalle.Eravamo felici.
Eravamo insieme.Lanciai un urlo quando lasciai la presa sulla cornice, facendo sì che cadesse al suolo, crepandosi.
Adesso era lo specchio vivente del mio cuore, ferito e senza più alcuni pezzi.
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Seven minutes 《Dylan O'Brien》
FanfictionDal capitolo : 'acqua e sposalizi' 'L'amore si fa in due, non in uno solo' ~~~ È una storia d'amore come tante, una storia d'odio come poche.