CATHIE'S POV
Ci trovavamo sulle rive delle Corniche da almeno un'ora e la sensazione di benessere e calore che il sole infondeva al mio corpo era un vero toccasana dopo mesi di inferno.
Avevamo trovato una porzione di spiaggia che sembrava essere stata dimenticata dal resto dei turisti, perciò ci ritrovavamo padroni della nostra piccola area privata di mare.
Ero rimasta affascinata dall'umorismo di Husain e, all'improvviso, la decisione di Jane di lasciare tutta la sua vita per stare con l'amore della sua vita non mi stupiva più.
Erano innamorati, lo si capiva dal modo in cui si cercavano perennemente con lo sguardo, dal modo in cui lui interpellava sempre Jane nelle sue conversazioni, per non farla sentire isolata.
Non erano più solamente due persone, i loro contorni non erano più netti perchè si erano influenzati a vicenda, le loro anime si erano mescolate, i loro cuori battevano all'unisolo e, mentre scorrazzavano sulle rive del mare cristallino, bagnandosi e ridendo a gran voce, mi chiedevo se, un giorno, tutta quella felicità, tutto quel sentimento, così puro e vero, sarebbe potuto capitare a me.
"E' illegale che una ragazza così bella stia tutta sola e triste durante una vacanza"
Husain mi aveva fatto conoscere suo cugino Chad il giorno stesso del mio arrivo in Egitto, nonostante i suoi trent'anni e la nostra evidente differenza d'età, mi era stato impossibile sentirmi a disagio con lui, il cui cervello, non ancora del tutto maturo, lo rendeva un eterno adolescente inserito in un corpo da adulto.
Era uno scapestrato instancabile, ci conoscevamo da appena ventiquattro ore ed ero riuscita ad evitare di essere baciata da lui almeno tre volte.
"Si chiama relax, Chad, e tu me lo stai rovinando" scherzai riponendo gli occhiali da sole sul mio naso.
Non rispose, si guardò intorno pensieroso, afferrò la crema protettiva dalla mia borsa e me la sventolò sotto il naso, entusiasta.
"Vuoi che te la spalmi sulla schiena?" domandò ammiccando.
"Me l'ha già messa Jane" feci spallucce e scoppiai a ridere quando lo vidi imprecare sottovoce.
"Cathie" esordì prendendo un respiro ed addolcendo il tono della sua voce "Ti invito a cena, questa sera e non puoi dire di no perchè Jane e Husain andranno fuori città e tu non hai nessun'altro con cui stare"
Sapeva di avermi in pugno, lo capii dal sorriso sfacciato che sfoderò senza pudore.
"Non è un appuntamento, vero?" indagai assottigliando lo sguardo.
"Questo non te lo posso garantire" alzò le mani in segno di resa.
"D'accordo" cedetti alla fine "Ma se provi a baciarmi un'altra volta me ne scappo e ti faccio pagare il conto"
"L'avrei pagato comunque io" replicò Chad stendendosi al mio fianco sulla sabbia fine.
Afferrò una conchiglia dai riflessi color ambra ed iniziò a posizionarmela sul mio ventre, facendo arrossire prepotentemente le mie gote.
"Stai ferma" bisbigliò mentre metteva in fila, una dopo l'altra, una serie di conchiglie lungo tutto il mio busto.
Le sue dita mi solleticavano la pelle e, insieme ai granelli di sabbia che rotolavano sul mio corpo, provocarono alcuni brividi che fecero irrimediabilmente cadere tutte le conchiglie che Chad aveva precedentemente posizionato.
"Mi dispiace è che soffro terribilmente il solletico" bisbigliai posizionandomi seduta e rabbuiandomi.
Dylan era l'unico che conosceva alla perfezione ogni mio punto debole, le sue dita erano pura magia, puro fuoco, a contatto con la mia pelle che, al suo passaggio, diventava sempre più sensibile.
"A cosa pensi?" soffiò piano Chad inchiodandomi con i suoi occhi neri e brillanti.
"Niente" lo rassicurai con un sorriso "Vecchi ricordi"
"Allora? Questa scintilla è scoccata?" intervenne Husain uscendo dal mare grondante d'acqua, seguito a ruota dalla mia migliore amica.
"Non c'è nessuna scintilla!" replicò indignata Jane "Chad, tieni le mani a posto se non vuoi che te le ingessi io personalmente"
"Jane" la guardai di sottecchi e la vidi mettere il broncio.
Non c'era bisogno di essere così aggressiva con Chad, in fondo non era cattivo ed ero sicura che, tempo massimo due giorni, e avrebbe finalmente placato i suoi ormoni per permettermi di instaurare con lui una sana relazione d'amicizia.
"Cathie" replicò lei con lo stesso tono cantilenante "Sai che farò sempre il tifo per te e Dylan"
"Non sei d'aiuto, così" alzai gli occhi al cielo e mi ritrovai la sua presa salda sul mio braccio mentre mi attirava sempre di più a lei.
***
Erano passate da poco le otto di sera e Jane ed Husain avevano ormai imboccato la strada statale per recarsi a Tanta, per l'ultima cena con i parenti di lui prima dello sposalizio della cugina.
Avevo indossato un vestito di un verde brillante ricamato sui bordi che mi arrivava sulle ginocchia, avevo lasciato i capelli mossi lungo la schiena ed avevo vinto la mia pigrizia truccando esclusivamente le mie labbra di un rosso scarlatto.
L'unico motivo per il quale avevo deciso di utilizzare il rossetto era quello di scoraggiare qualsiasi idea di Chad nel provare a baciarmi, ero consapevole del ribrezzo che ogni uomo provava nel dover baciare le labbra colorate di una donna e speravo davvero che, con quella cena, potessi finalmente chiarire le cose con lui.
Quando il campanello d'ingresso trillò allegramente ridestandomi da ogni pensiero, non avevo alcun dubbio di ritrovarmi di fronte il viso bronzeo e perennemente allegro di Chad.
Abbassai al volo la maniglia della porta per poi correre velocemente verso il salone per afferrare la borsa e la giacca, nel caso le temperature si fossero abbassate durante il corso della serata.
"Sono pronta, Chad" esclamai controllando un'ultima volta che il vestito non avesse pieghe.
Fu un totale shock alzare lo sguardo e ritrovarmi di fronte due occhi color nocciola che la mia mente aveva rifiutato durante lunghi mesi di oblio.
Lui era lì, di fronte a me, sul ciglio della porta.
Lasciai cadere istintivamente a terra la borsa mentre un dolore acuto ed un forte calore invadevano il mio petto provocando un forte annebbiamento alla mia vista.
Indossava una camicia nera le cui maniche erano state alzate lungo gli avambracci, i suoi capelli erano un completo disastro, sparati in tutte le direzioni, le sue labbra, rosee e leggermente secche, erano piegate in un sorriso stanco ma felice.
Lui era lì e tutto il dolore che mi aveva provocato mi investì d'un colpo per poi sparire per sempre.
Tutto ciò che riuscii a formulare fu il suo nome e ad ogni sillaba il mio cuore cedeva un po' di più.
"Dylan"
***
Okay, niente panico.
Questo ritorno di scena non era stato assolutamente previsto però mi mancavano troppo Dylan e Cathie insieme, anche solo come amici, perciò ho deciso che era anche ora di sistemare un po' di cose.
Quindi, cosa ne pensate del ritorno di Dylan?
Cosa è successo, secondo voi, tra lui ed Holland?
MA, soprattutto, cosa farà Cathie? Lo perdonerà o lo manderà via?
Aspetto con ansia le vostre risposte ♥
(Se vi va seguitemi su Twitter, dove sono perennemente attiva : @ runningtoashton )
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Seven minutes 《Dylan O'Brien》
Fiksi PenggemarDal capitolo : 'acqua e sposalizi' 'L'amore si fa in due, non in uno solo' ~~~ È una storia d'amore come tante, una storia d'odio come poche.