Il buongiorno, si vede dal mattino - seconda parte

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La mia Best, non esiste distacco tra me e lei. Non abbiamo confini,  segreti o peli sulla lingua.
Nonostante le stupidaggini che spesso ci fanno scontrare, nessuna forma di odio. Solo incazzature gratuite ogni tanto, quando ci parte la testa.
Tipo oggi.
Donne.
Passeggiamo per circa due ore, chiacchierando di cose più o meno importanti. Chiariamo comunque ogni dubbio, e nel frattempo ci raggiungono anche Jessica ed Ele.
Fa tanto la tragica, ma poi si ammorbidisce appena scoppiamo a ridere per la minima sciocchezza.
Con le mie Best, ho condiviso le risate più incontrollabili e le follie più stravaganti.
Come quella volta in cui ci scolammo una bottiglia di vodka in quattro sul prato di Parco Dora. Volevamo entrare al Kappa Futurfestival senza documenti e soprattutto senza biglietto.
Sse... infatti andò a finire con Jessica che teneva i capelli ad Eleonora e viceversa.
Perché? Credo non ci sia nemmeno il bisogno di spiegarlo.
Io e Dada facevamo le fighe.
Sto bene di qua, sto bene di la...poi è bastato l'odore del paninaro per mandare in tilt il suo stomaco.
A me bastò vedere lei, per poi riprendermi dopo mezz'oretta con la fronte sudata e le gambe che tremavano.
Riprendermi, una parola.
Non abbiamo mai più toccato la vodka.
La realtà di oggi? Congeliamo una mezz'oretta, tutte e quattro su una panchina. Strette dai borsoni stracolmi che ci portiamo dietro, quasi come se il mondo dovesse finire.
Proviamo a scaldarci dondolando come delle pazze, ma ciò che risolve la situazione. Una bella cioccolata calda da Carlos, il briosciaro. Ci scaldiamo un po', e la giornata passa fin troppo in fretta.
Organizziamo una bella uscita tutti insieme, dopodomani. Non vedo l'ora di dirlo a Kevin, il quale sicuramente mi avrà già scritto.
Arrivo a casa, e la mamma è incazzata perché sono le sette e mezza. Sarei dovuta arrivare mezz'ora fa.
Ovvio, la giornata non poteva chiudersi diversamente da come è iniziata.
Corro in camera, e stacco il telefono dalla carica. Farei uno screenshoot, talmente sconvolgente è la situazione. Una trentina di notifiche su facebook di gente varia. Solo ventisei chiamate senza risposta, una di mia madre, e le rimanenti di Kevin. Sedici messaggi su WhatsApp, tutti suoi.
14:01 : "Buongiorno amore, come va?"
14:05 : "Hei ho visto che eri online prima, ci sei?"
14:11 : "Tataaaaaaa"
14:45 : "Ma che fai?"
15:30 : "Sei a casa? Passo un attimo a salutarti"
16:05 : "Ma che fai dormi? ...Dove sei?"
16:11 : "Sto iniziando ad incazzarmi, oltre che a preoccuparmi."
E cosi via...non finisco nemmeno di leggerli tutti, che gli rispondo.
"Buonasera cucciolo scusami tanto, ma avevo il telefono scarico e l'ho lasciato a casa. Sono uscita con le Best. Tu che hai fatto di bello oggi? "
Mentre digitavo l'sms lui era già online.
"Hei ti dirò, ho passato tutta la giornata a dannarmi, e a chiedermi dove cazzo eri, tutto qua. Ecco cosa ho fatto di bello. "
Che esagerazione penso.
Però è anche vero che se avesse fatto lo stesso, anche io mi sarei fatta un po' di viaggi mentali.
"Scusa tato... non volevo che ti spaventassi, sono uscita con le ragazze, tutto qui. Non preoccuparti, va tutto bene. La prossima volta ti scrivo, così sei più tranquillo."
"Si, come minimo direi. "
"Si ok, però non continuiamo per favore perché a te nessuno ti viene a dire niente, ok? Io ne ho già tanti addosso. "
"Cosa vorresti dire scusa? "
"Nulla, che non voglio litigare. Ho già dato abbastanza oggi con Dada e con mia madre, non ti ci mettere pure tu, grazie! E a proposito di Dada. Ho organizzato una bella uscita con le altre, e qualche altro amico del gruppo, che ne dici? "
Non risponde più fino al giorno dopo.
"Ciao, ieri mi ero addormentato.  (grandissima cazzata)
Sarà divertente, faccio venire qualche mio amico, ok ? "
Devo ammetterlo, sono rimasta un po' scioccata dalla valanga di messaggi.Ma ripeto, forse avrei fatto lo stesso.
Più o meno.

(Giorni affollati di pensieri, messaggi e fatti)

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